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Visualizzazione dei post con l'etichetta consumo di suolo

Brugherio e il Parco della Media Valle del Lambro

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Mercoledì 9 ottobre: viaggio verso un parco metropolitano. La firma del protocollo d’intesa Dopo le richieste di adesione, di Milano e di Monza, al Parco Media Valle Lambro,  il tavolo di lavoro congiunto delle cinque Amministrazioni Comunali, coordinato dal  Parco , ha elaborato il testo di un Protocollo d’Intesa che è stato approvato dalle  Giunte Municipali nel corso del mese di luglio 2013. Per la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa per gli ampliamenti del PMVL è stata  organizzata una staffetta: il giorno mercoledì 9 ottobre 2013, una rappresentanza  delle GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) del Parco porterà nei cinque municipi il  documento per la firma. Il programma prevede le seguenti tappe:  ore 8.30 Brugherio firma il Sindaco Marco Troiano ore 9.30 Cologno Monzese firma il Sindaco Mario Soldano ore 10.30 Milano firma il Vice-Sindaco Ada Lucia De Cesaris ore 11.30 Monza firma il Sindaco Roberto Scanagatti ore 12.30 Sesto San Giovanni firma il Sindaco Monica Chittò La

“Caro Governo, dopo il voto dai voce all’Ambiente”

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Fare dei temi ambientali una priorità per l'Italia che uscirà dal voto la prossima settimana, indipendentemente da chi vincerà le elezioni. E' questo il senso dell'appello che il WWF lancia al futuro Governo italiano . Quattro video appelli, sul tema della biodiversità , del consumo di suolo , della green economy e dei delitti ambientali , lanciati da quattro protagonisti: Fulco Pratesi , presidente onorario del WWF Italia; Mario Tozzi , Geologo CNR; Edo Ronchi , Presidente Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile; Gianfranco Amendola , magistrato. I quattro spiegano perché i temi ambientali sono una priorità per il Paese e perché debbano essere inseriti nell’agenda politica della prossima Legislatura . “Pensare all’Ambiente conviene. A tutti!”: questo slogan con cui si aprono i video , che si chiudono con la richiesta di inserire l’ambiente tra i principi fondamentali della Costituzione. Una conclusione che anticipa quella che sarà una delle prime richieste del WWF I

Grazie a Monza si amplia il PLIS della Media Valle del Lambro

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l'area della Cascinazza a Monza foto di Fabrizio Radaelli da www.ilcittadinomb.it Ne avevamo parlato lo scorso 5 dicembre qui sul blog, con il post che potete rileggere qui . Il Parco della Media Valle del Lambro allarga i suoi confini e punta al raddoppio . Infatti, dopo la scelta del Comune di Milano (che avevamo proprio presentato nel post del 5 dicembre), ieri la Giunta di Monza, guidata dal Sindaco Roberto Scanagatti, ha deciso di inserire nel parco l'area della Cascinazza e altre aree libere, verdi e agricole ad est e a ovest del fiume Lambro che si trovano nella zona sud del Comune di Monza . In totale si tratta di circa 800mila metri quadrati (circa 80 ettari), di cui l'area della Cascinazza rappresenta più della metà. La storia della Cascinazza di Monza è nota: l'area verde più grande di Monza (ovviamente dopo il parco della Villa Reale) ha rischiato per anni di essere trasformata in un mega centro residenziale, come da richiesta dei proprietari de

Le vostre idee per Brugherio: lo sviluppo delle aree agricole

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Continuano ad arrivare mail e segnalazioni dei cittadini, dopo il lancio dell'iniziativa "Ho un'idea", che stiamo raccontando qui , passo dopo passo. Una nuova mail ci parla di agricoltura. Ci scrive un cittadino: A mio avviso c'è la necessità di dare spazio all'agricoltura . In un contesto come la Brianza, dove le aree ad essa destinate si sono ridotte notevolmente a favore dell'industria, penso sia arrivato il momento di dare impulso al vecchio settore primario, investendo sulla difesa dei suoli ancora vocati a tale destinazione e contestualmente dare impulso alla formazione che indirizzi i giovani verso questo modello di sviluppo, magari con una scuola di agraria. Il tema dello sviluppo delle aree agricole incrocia, inevitabilmente, il lavoro in atto sul Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune, per il quale siamo in attesa delle controdeduzioni del commissario straordinario alle osservazioni presentate dai cittadini. Di agrico

I Comuni, il consumo di suolo e la partecipazione dei cittadini

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l'attuale Esselunga di via Lecco a Monza Su questo blog abbiamo scritto molto di consumo di suolo. Consumo di suolo come uno dei cardini che costituiscono lo sviluppo sostenibile , ovvero un processo che lega quindi, in un rapporto di interdipendenza, la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali alla dimensione economica, sociale ed istituzionale, al fine di soddisfare i bisogni delle attuali generazioni, evitando di compromettere la capacità delle future di soddisfare i propri. Sempre più spesso, inoltre  leggiamo articoli di giornale sull'Italia che fatica a crescere in cui i cittadini, non coinvolti nel processo decisionale, si associano per impedire alcune operazioni urbanistiche. Per semplificare, si potrebbe affermare che spesso si mettono in gioco i valori dell'ambiente e del lavoro, e molto spesso la coperta è corta. Come sanno anche molti amministratori dei Comuni. Il Comune di Monza, e la nuova giunta di Roberto Scanagatti, in queste

Consumo di suolo: si muove il Governo

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In Italia ogni giorno si cementificano 100 ettari di superficie libera. Dal 1956 al 2012 il territorio nazionale edificato è aumentato del 166%. Prendete l'intera Lombardia, aggiungete la Liguria e la vasta Emilia Romagna e avrete così l'idea di quanto suolo agricolo è stato trasformato in cemento negli ultimi 40 anni in Italia. Tra gli altri effetti di questi provvedimenti, va anche notato che la perdita di superficie agricola, e la conseguente riduzione della produzione, impedisce all'Italia di soddisfare completamente il fabbisogno alimentare nazionale e aumenta la dipendenza dall’estero. Per cercare di invertire la rotta, venerdì scorso il Governo Monti ha approvato un progetto di legge contro il consumo di suolo. La proposta mira anzitutto a garantire l’equilibrio tra i terreni agricoli e le zone edificate o edificabili, ponendo un limite massimo al consumo di suolo e stimolando il riutilizzo delle zone già urbanizzate . Ha inoltre l’obiettivo di promuovere

Agricoltura (anche) in Brianza

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Abbiamo parlato spesso di consumo di suolo. Il tema offre molte chiavi di lettura. Ultima è quella che propone Dario Di Vico sul Corriere della Sera. Scrive Di Vico: "Cominciamo dall'offerta. Secondo lo studio i settori economici più promettenti per il nostro Paese saranno diversi da quelli del recente passato con in primo piano il settore energetico e la manutenzione territoriale e riqualificazione ambientale, diminuirà invece il peso dell'ingegneria civile a causa dell'assenza di investimenti pubblici nelle infrastrutture e del crollo del mercato immobiliare. «L'ingegnere si troverà nell'impossibilità di prescindere dalle questioni etiche e dovrà indirizzare il proprio ascolto verso le problematiche sociali fino al punto che diventeranno parte integrante del proprio business» si legge nella ricerca." Qui l'articolo completo per chi volesse approfondire il futuro dell'ingegneria. Quest'oggi vogliamo tornare anche noi sul tema del co

Riutilizziamo l'Italia

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Pensa insediamenti industriali non più utilizzati e immagina strutture di utilità sociale. Trova zone commerciali sovradimensionate e semivuote e crea nuove destinazioni d’uso a misura d'uomo. Individua aree e infrastrutture inutili e progetta zone pedonali, aree verdi e parchi giochi. E' questa la proposta che lancia il WWF , con il progetto RiutilizziAMO l’Italia , che mira a suscitare un movimento culturale e sociale che serva a reinventare il nostro territorio, riducendo il consumo del suolo. In un nuovo quadro di sviluppo sostenibile, il recupero e riutilizzo delle aree in disuso o degradate può partire dal basso e da iniziative spontanee, e potrebbe avere grandi effetti di incentivazione dell’occupazione giovanile e di freno all’irrazionale e bulimico consumo del suolo che ha caratterizzato lo sviluppo del nostro Paese negli ultimi 50 anni. Qui per saperne di più e mandare le proprie segnalazioni.

Stasera torna la nostra festa

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Riprende stasera, dopo la pausa di ieri, la nostra festa. La provincia di Monza e Brianza è oggi la più urbanizzata d’Italia, dopo quella di Napoli . Un esempio emblematico del cosiddetto «consumo del suolo», una vera e propria emergenza sempre più attuale che, oltre a caratterizzare negativamente la vita quotidiana di tutti gli abitanti a causa dell’inquinamento e della scomparsa dell’ambiente naturale, mina letteralmente la tenuta idrogeologica del terreno, con tutti i rischi e pericoli che ciò comporta. L’attore Elio De Capitani ci guida così attraverso cittadine come Monza, Triuggio, Desio, Caponago, Seregno o Seveso a capire perché sia quindi fondamentale difendere gli ultimi spazi verdi di questo territorio. E' questo il contenuto di "I 40 passi, la verde Brianza e la città infinita", che proietteremo stasera alla Festa Democratica; con noi Mimmo Guerriero, capogruppo del PD in Provincia di Monza. E parleremo delle nostre proposte per il PGT di Brugherio.

Brianza: i nuovi Sindaci bloccano i PGT

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Monza, Lentate sul Seveso, Lesmo. Sono quattro dei Comuni brianzoli che sono andati al voto recentemente, e che hanno visto un cambio di amministrazione, con il passaggio del governo dal centrodestra al centrosinista. In questi Comuni, una delle eredità più spinose ricevute dalle amministrazioni precedenti erano le approvazioni del PGT, il Piano di Governo del Territorio, strumento che delinea lo sviluppo urbanistico delle città. La Giunta di Roberto Scanagatti a Monza e quella di Rossella Rivolta a Lentate hanno già deliberato per la revoca del PGT, come promesso in campagna elettorale. Nella stessa direzione sta andando Lesmo , che intende accogliere le osservazioni della Provincia ed impedire le costruzioni sulle aree agricole. Una promessa mantenuta e un cambio di passo molto opportuno, rispetto alla lotta al consumo di suolo, del quale, lo ricordiamo, parleremo anche durante la nostra festa democratica, nell'appuntamento di martedì 26 giugno.

Il consumo di suolo in Lombardia

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Nei giorni scorsi è stato presentato il Rapporto 2012 sul consumo di suolo in Lombardia. Esito di due anni di ricerca condotta dal Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo (CRCS), la nuova edizione del rapporto contiene un affondo sugli esiti territoriali delle scelte urbanistiche a livello comunale , ed esplora in particolare l'area centrale della metropoli lombarda, nelle province di Milano, Lodi e Monza e Brianza. La fotografia effettuata dal rapporto continua ad essere impietosa: la buona terra italiana continua ad essere sepolta e cancellata da espansioni urbane, piastre commerciali, grandi e piccole infrastrutture. Il rapporto evidenzia dati sconsolanti relativamente alla trasformazione del territorio negli ultimi dieci anni : in Provincia di Milano, ad esempio, dove si è consumato territorio prevalentemente agricolo al ritmo di 20.000 mq al giorno: per intenderci, è come se ogni dieci giorni scomparisse fisicamente il territorio da cui trae sostentamento una azienda agr

Il consumo di suolo in Brianza

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I 40 passi, la verde Brianza e la città infinita. E' questo il titolo del film-documentario di Andrea Boretti con la partecipazione di Elio De Capitani, che verrà proiettato in anteprima assoluta stasera a Lissone, alle ore 21,00 presso Palazzo Terragni in Piazza Libertà. Il film è il frutto di mesi di lavoro e approfondimento del PD di Monza e Brianza sul tema del consumo di suolo ; un lavoro avviato anche in occasione della redazione del primo piano territoriale di coordinamento della Provincia. E non è un caso che il PD provinciale abbia scelto Lissone per la presentazione ufficiale del film. Ha un alto valore simbolico, perchè Lissone vanta il triste primato di avere una percentuale di consumo di suolo tra le più alte in Brianza e, a livello nazionale, paragonabile solo all'area del napoletano . Ironia della sorte, contestualmente alla proiezione del film , in Consiglio comunale sarà in corso la "maratona" per l'approvazione definitiva del nuovo PG

Consumo di suolo: le proposte del PD

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All'inadeguatezza dell’attuale normativa nazionale e regionale sul tema del consumo di suolo, il Pd lombardo risponde proponendo un antidoto i cui pilastri fondamentali sono: - una misura oggettiva del consumo di suolo all’atto della pianificazione , attraverso l’istituzione di un elaborato ad hoc del Piano di Governo del Territorio (Carta del consumo di suolo); - l’introduzione dell’obbligo al riuso delle aree dismesse , degradate o sottoutilizzate preventivamente rispetto all'edificazione su suoli liberi (prevedendo l’incentivazione attraverso la defiscalizzazione degli oneri per la bonifica da trasferire all’ultimo utilizzatore); - la predisposizione di un sistema di incentivi e premialità sui comportamenti virtuosi dei comuni capaci di una progettualità per la manutenzione e cura del territorio e per il recupero ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente. Se parla oggi al convegno organizzato dal gruppo regionale, che si può seguire qui in

Il suolo: un bene comune non recuperabile

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Il prossimo 3 marzo, al Pirellone, il Gruppo del PD Lombardia , con Francesco Prina in prima linea, ha organizzato un convegno sul consumo di suolo, per intavolare una discussione critica sul tema insieme ai nostri amministratori.  A fianco al partito, anche noi Giovani Democratici abbiamo elaborato una proposta concreta e che segna una presa di posizione forte su questo tema. I GD della Lombardia considerano il suolo un bene comune non recuperabile. Siamo convinti che il Partito Democratico debba operare definitivamente come un grande partito ambientalista e che non si faccia scavalcare, su queste tematiche, da propagande populiste provenienti da altre forze politiche .  In passato si sono perse alcune occasioni per dichiarare con forza l’attenzione del PD alle tematiche ambientali; sulla limitazione del consumo di suolo pretendiamo che si faccia un cambio di passo per non farsi sfuggire anche quest’opportunità. Abbiamo elaborato tre proposte attuabili nel breve periodo:

Troppo cemento: la Regione boccia Monza

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Il Pirellone stronca la variante al Pgt di Monza. Con documento di 52 pagine , arrivato sabato mattina sul tavolo della giunta targata Pdl-Lega, i tecnici di Regione Lombardia hanno assestato allo strumento urbanistico adottato lo scorso ottobre fra mille polemiche un colpo durissimo. Sei i poli strategici e 41 gli ambiti di trasformazione individuati dalla maggioranza, 314 gli ettari interessati dal progetto che avrebbe ridisegnato lo skyline del capoluogo brianzolo. Una colata di 4 milioni di metri cubi di cemento per far spazio e 35mila abitanti in più , con il forte comsumo di aree agricole, Cascinazza compresa. L'iter di approvazione della variante, a seguito della stroncatura della Regione, diventa sempre più complicato per la giunta di Marco Mariani, che alla fine del suo mandato non ne sta azzeccando una. Esultano i partiti d'opposizione : Roberto Scanagatti, capogruppo pd e futuro candidato sindaco per le elezioni del 6 maggio, non le ha mandate a dire: «La rel

“I 40 passi. La verde Brianza e la città infinita”

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La quantità di terreno che viene cementificata ogni giorno in Lombardia è di circa 117.000 metri quadrati.  Quasi come 7 Piazze del Duomo. I dati sono contenuti nel rapporto sul consumo di suolo annuale stilato da Legambiente, Istituto nazionale di urbanistica e il Centro di ricerca sui consumi di suolo di Milano. Ci stiamo giocando un patrimonio di ambiente, perdiamo la risorsa naturale più preziosa su cui si costruisce gran parte della ricchezza della nostra Regione. E nonostante la crisi economica, sembra che la costruzione di nuove autostrade, centri commerciali e capannoni non si fermi mai. Mattoni, cemento e asfalto: con tutte le infrastrutture in programma da costruire a Milano e provincia, ancora ne arriveranno. E l'altro dato negativo è che i Comuni costruiscono senza pianificare: solo il 30% dei Comuni lombadi ha approvato il piano di governo del territorio, cioè il disegno strategico di sviluppo della città. Anche la Provincia di Monza non frena consumo di suolo

Il cemento si mangia le aree agricole

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La Lombardia è scesa sotto la soglia «psicologica» del milione di ettari di territorio agricolo disponibile, che significa che ogni giorno “ci mangiamo” 12 ettari di terreno buono per l’agricoltura. Il dato emerge dall’ultimo censimento 2011 sulle aree rurali del rapporto Ersaf (l’ente lombardo per l’agricoltua e le foreste) sul consumo di suolo . Per fare spazio a infrastrutture, case, capannoni viene consumata terra utile, terra che nessuno potrà restituirci. E uno strumento ci sarebbe per tutelare al meglio l’ambiente e la qualità della vita: il piano di governo del territorio (PGT), ma solo il 40% dei comuni lombardi si è datato di questo importante strumento di programmazione. Anche a Brugherio il PGT manca ancora , come abbiamo già scritto qui . Come ha fatto notare la Coldiretti, il consumo di suolo sta aumentando ma non è giustificato, né dal punto vista residenziale né produttivo. Questi terreni sono spesso occupati da case invendute o da capannoni vuoti e questo c

Cemento di Brianza

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Ogni giorno in Brianza si consumano 4.000 metri quadri di suolo , circa il 20% di Piazza del Duomo di Milano. Il 53% del territorio brianzolo è ormai edificato ; siamo al secondo posto per densità abitativa, dopo la provincia di Napoli. Sono alcuni dei dati, ripresi dalla ricerca di Legambiente della quale avevamo scritto qualche settimana fa . Questa mattina, in Provincia, l'Assessorato al Territorio presenterà il primo lavoro sulle aree agricole strategiche della Brianza , un primo tentativo di porre un freno al consumo di suolo . Interessanti anche le parole dell'Assessore Brambilla, dal Cittadino di sabato scorso, sull'idea di impedire le modifiche al perimetro dei parchi (come, ad esempio, vuole fare Brugherio, per consentire la Decathlon ). Peccato che finora, come ha dimostrato il PD provinciale, alle parole non siano seguiti fatti concreti, anzi, la bocciatura di proposte contrarie al consumo di suolo .

Consumo di suolo: spariscono 7 piazze del Duomo al giorno

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Chi non conosce Piazza del Duomo, a Milano? Avete presente com'è fatta e quanto è estesa, vero? Bene, moltiplicatela per sette volte . Sapete cosa ottenete? La quantità di terreno che viene cementificata ogni giorno in Lombardia . 117.000 metri quadrati di nuovo cemento al giorno Sono i dati contenuti nel rapporto sul consumo di suolo presentato ieri a Milano da Legambiente, Istituto nazionale di urbanistica e il Centro di ricerca sui consumi di suolo di Milano. Ci stiamo giocando un patrimonio di ambiente, perdiamo la risorsa naturale più preziosa su cui si costruisce gran parte della ricchezza della nostra Regione . E nonostante la crisi economica , sembra che la costruzione di nuove autostrade, centri commerciali e capannoni non si fermi mai. Mattoni, cemento e asfalto: con tutte le infrastrutture in programma da costruire a Milano e provincia, ancora ne arriveranno . E l'altro dato negativo è che i Comuni costruiscono senza pianificare : solo il 30% dei Comuni

251 campi da calcio al giorno

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L'Italia è il paese con il più basso tasso di crescita demografica d'Europa, e uno dei più bassi del mondo e contemporaneamente il paese con il più alto tasso di consumo di territorio . Ogni giorno vengono cementificati 161 ettari di terreno. Pari, per capirci, a 251 campi da calcio. Ne parla oggi, sul Corriere , Gian Antonio Stella. L'articolo lo trovate qui .