Il consumo di suolo in Lombardia


Nei giorni scorsi è stato presentato il Rapporto 2012
sul consumo di suolo in Lombardia.

Esito di due anni di ricerca condotta dal Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo (CRCS), la nuova edizione del rapporto contiene un affondo sugli esiti territoriali delle scelte urbanistiche a livello comunale, ed esplora in particolare l'area centrale della metropoli lombarda, nelle province di Milano, Lodi e Monza e Brianza.

La fotografia effettuata dal rapporto continua ad essere impietosa: la buona terra italiana continua ad essere sepolta e cancellata da espansioni urbane, piastre commerciali, grandi e piccole infrastrutture.

Il rapporto evidenzia dati sconsolanti relativamente alla trasformazione del territorio negli ultimi dieci anni: in Provincia di Milano, ad esempio, dove si è consumato territorio prevalentemente agricolo al ritmo di 20.000 mq al giorno: per intenderci, è come se ogni dieci giorni scomparisse fisicamente il territorio da cui trae sostentamento una azienda agricola di medie dimensioni, in grado di produrre il frumento necessario per farci 150 tonnellate di pane.

Nell'intero decennio, il totale delle nuove urbanizzazioni forma un'estensione pari a una nuova città grande come mezza Milano. Sempre meno alberi, prati, campi coltivati, quindi. Al loro posto, sempre più palazzi, anche se la popolazione, in certi casi, non è affatto aumentata.

Il rapporto richiama costantemente le scelte dei Comuni in relazione all'uso del proprio territorio. Anche per questi motivi è necessario che Brugherio arrivi alla definizione delle sue scelte urbanistiche future con il piano di governo del territorio, che sarà deciso dal commissario prefettizio, viste le scadenze di legge (qui).

Post popolari in questo blog

Metrotranvia, dilettanti allo sbaraglio

Polemiche inutili