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100 giorni e pochi fatti. Alla Lombardia serve altro

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Sono stati infine raggiunti i primi 100 giorni per la Giunta Maroni in Lombardia.  In  Regione sono state finora approvate solo quattro leggi: sui tagli ai costi della politica c’è stato il lavoro dei gruppi consiliari, le altre tre sono rinvii, proroghe, promesse di future riforme. Intanto della macroregione non si sente più parlare e il 75% di tasse da tenere in Lombardia è diventato la madre di tutte le scuse per le promesse non mantenute. C'è davvero poco da festeggiare:  Maroni è ossessionato dalla discontinuità da Formigoni come da Bossi , ma i primi cento giorni di governo in Regione sono in perfetta continuità con il predecessore. I modi sono diversi, ma sui ticket sanitari come sulle nomine   non c’è differenza rispetto al ventennio formigoniano . Proprio per questo vorremmo vedere una svolta che sulle politiche non c’è e che per noi vuol dire partire da subito con la  cancellazione dei ticket sanitari fino a trentamila euro di reddito , con una   politica contr

Finalmente chiusi gli inutili ministeri a Monza

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Alla festa organizzata alla Villa Reale di Monza si sono presentati in pompa magna Umberto Bossi, Roberto Calderoli, Giulio Tremontie Michela Vittoria Brambilla. Quattro ministri in tre stanze “che allo Stato non costano niente”, come aveva detto Bossi il giorno del taglio del nastro, ricordando che a nord “sono tutti contenti” . Era ottobre e la Lega Nord presentava in toni trionfalistici i "Ministeri al nord". E ancora, dal pratone di Pontida il leader della Lega Nord Umberto Bossi rilanciava: «La Brianza è piena di mafia e con i ministeri a Monza diamo un segno di rilancio alla gente brianzola».   La criminalità organizzata in Brianza è rimasta,   (ne sanno qualcosa dalle parti del Pirellone), i Ministeri invece NO. Sul blog ne abbiamo parlato diffusamente fin dalla loro nascita : ci eravamo ormai appassionati alle vicende di quei 140 metri quadrati al piano terra dell'ex Cavallerizza che erano stati destinati nel luglio scorso a uffici dei ministeri del governo

L'hanno salvato loro

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Il voto di ieri alla Camera, che ha salvato il parlamentare del PdL Cosentino, dimostra alcune cose . La prima: la Lega Nord pura e dura è una commedia. La sostanza della Lega di Bossi e del gruppo dirigente che lo attornia ormai è il potere per il potere . A qualsiasi costo. Con qualsiasi compromesso. Per questo ieri la Lega Nord ha votato per la salvezza di Nicola Cosentino, plenipotenziario del Pdl in Campania e accusato dalla magistratura di essere il referente nazionale del Clan dei Casalesi. L’ex ministro Roberto Maroni ha votato sì all’arresto, ma è stato sconfitto. Pld e Lega Nord, più i radicali, ieri hanno dunque salvato Cosentino . Il Pd, l’Idv e il Terzo polo hanno votato a favore delle richieste della magistratura. E bisogna rivendicarlo, lottando contro l’onda dell’antipolitica che punta a coinvolge tutti. Ma c’è anche un altro dato rilevate, che non va sottovalutato e che forse l’intervento del governo di Mario Monti, l’importanza della manovra varata e di qu

Vuoto di fiducia

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Così stamattina Giannelli , sul Corriere della Sera , fotografava la situazione del surreale dibattito della Camera di ieri. Sappiamo com'è andata: il Governo si è salvato per un voto.   Un risultato ampiamente previsto, perchè quando c'è da votare la fiducia i numeri ci sono. Mancano quando c'è da governare, giorno per giorno, un Paese che ha mille problemi da affrontare. Per tutta la mattinata l'esito del voto è stato incerto a causa della decisione di alcuni deputati della maggioranza di voler prendere parte al voto e alla scelta delle opposizioni di non partecipare alla prima 'chiama' ma di votare solo dopo aver verificato che la maggioranza fosse in grado di raggiungere in Aula il numero legale. Oggi Massimo Gramellini sulla Stampa ha, con la consueta ironia che fa pensare, inquadrato magnificamente la situazione (leggi qui ). Scrive Gramellini che " Berlusconi e Bossi , i rivoluzionari che avrebbero dovuto spazzare via la Casta, sono i n

Anche Bossi sbadiglia; stanno addormentando l'Italia!

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Foto by Il Post Un Berlusconi privo di pathos, che sembrava non credere neanche lui a quello che stava dicendo, quello che ha preso la parola alle 11.00 di ieri alla Camera,   chiedendo la fiducia al suo governo, la numero 56 di questa legislatura. Berlusconi, che ha definito la bocciatura del Rendiconto dello Stato un «incidente grave», garantendo però che «non ci saranno conseguenze sul piano istituzionale» , ha poi spiegato che il governo presenterà un nuovo testo di Rendiconto. Sulla seduta di ieri alla Camera i Giovani Democratici della Lombardia dicono loro, in questo  comunicato DoppiaM Ha sbadigliato anche Bossi. Quello andato in scena oggi alla Camera è stato uno spettacolo visto e rivisto un'infinità di volte, dal 1994 ad oggi. Berlusconi, nel discorso con ha chiesto la fiducia al Parlamento (dopo che il Governo da lui presieduto non era riuscito a superare il voto sul rendiconto del 2010), ha continuato a pronunciare le stesse parole, vuote, che ripete da quasi

Ecco i due ministri della Repubblica che si trasferiranno a Monza

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Domenica 10 luglio, festa della Lega a Besozzo . Il cantante sul palco cita il Tricolore e il leader del Carroccio Umberto Bossi , dimenticando il suo incarico di Ministro per le Riforme istituzionali, e dimenticando di avere giurato sulla Costituzione, mostra il dito medio. Non poteva essere da meno Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione normativa. Qui il video da Repubblica. Confessiamo di non sentire proprio la necessità di avere questi due autorevoli membri del Governo dalle nostre parti... DoppiaM

Gli ultimatum leghisti di Pontida? Due settimane dopo sono già disattesi

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"Can che abbaia non morde". Avevamo titolato così, lo scorso 20 giugno , un post a commento del raduno leghista di Pontida . Qualla domenica, Bossi non solo non aveva rotto con Berlusconi , ma gli aveva lanciato degli "ultimatum" ridicoli, sapendo bene di non poter ottenere nulla . Cosa che è puntualmente avvenuta. Sono passate due settimane da quel raduno, e i primi due impegni che il Governo avrebbe dovuto mantenere non sono stati rispettati . E, naturalmente, non è successo nulla . Facile prevedere che sarà così anche per tutti gli altri. I proclami di Bossi sono già lettera morta , come scriveva ieri La Stampa ( qui ). E intanto arriva una manovra lacrime, tasse e sangue, che già sta generando molto scontento. Ma tanto il Premier può dormire sonni tranquilli, con alleati così...

Ministeri a Monza: quello che la Lega dimentica di dire...

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Sono passate poco più di 48 ore dal raduno leghista di Pontida e la Lega fa già la prima retromarcia . Voleva i Ministeri al Nord? Ora pare si accontenti di semplici sedi di rappresentanza , per non urtare il PDL e non mettere in difficoltà il Governo. E così cade la prima richiesta che era considerata essenziale per garantire la prosecuzione del Governo di Berlusconi. A conferma che can che abbaia non morde, come dicevamo qui ieri. In ogni caso, che siano ministeri o uffici di rappresentanza, ciò che la Lega dimentica di dire è che la Villa Reale recentemente è stata di fatto privatizzata , con un progetto di svendita sostenuto dallo stesso sindaco leghista di Monza e dalla Regione Lombardia. Lo racconta bene oggi Lettera 43, qui . Insomma, come ha fatto notare il PD monzese, il Sindaco di Monza domenica è sembrato ripercorrere le gesta di Totò e Nino Taranto, che vendevano la fontana di Trevi...

Can che abbaia non morde...

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Oggi tutti i commentatori dei principali quotidiani commentano con molto disincanto i "penultimatum" lanciati da Bossi nel tradizionale raduno leghista di Pontida . Come previsto, Bossi non ha rotto con Berlusconi. Questo è il dato di fondo della giornata. Il leader leghista si è mostrato più moderato di di gremiva il sacro prato degli happening padani, che a più riprese hanno urlato "basta" e libertà, libertà". Bossi sa che fare cadere il governo ora significherebbe solo favorire il centrosinistra, quindi rimanda ogni decisione e si tiene stretto a Berlusconi. Il massimo che ha fatto è stato preparare un elenco di cose da fare entro sei mesi , ma tra queste non c'è nulla che possa turbare il sonno di Berlusconi . Tra l'altro, questo elenco è anche interessante, da un certo punto di vista. Perchè pone questioni vere, che finora il Governo non ha voluto affrontare . Non solo: pone questioni che finora anche la Lega aveva negato, sostenendo ne

Non siamo mica qui ad asciugare gli scogli.

ovvero l'estratto dell'intervento di Pier Luigi Bersani alla Conferenza nazionale per il lavoro di Genova organizzata dal Partito Democratico. Perché alla vigilia del raduno leghista di Pontida, previsto per domani, mentre Umberto Bossi chiede tre ministeri al Nord (Riforme, Semplificazione ed Economia) il Pd accoglie la sfida dell’innovazione progressiva, la valorizzare del lavoro come fonte di identità della persona e fondamento della democrazia. DoppiaM

La frase della settimana

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"Guardi, chiunque abbia un po' di buonsenso capisce che la storia della nipotina di Mubarak non sta né in cielo né in terra. Noi leghisti abbiamo votato giocoforza : Berlusconi non doveva fare quella telefonata in Questura, ma siccome l'ha fatta doveva inventarsi una scusa e noi siamo stati al gioco perché pensiamo al federalismo fiscale, altrimenti son sicuro che gran parte dei nostri non avrebbero firmato quella giustificazione". "È il prezzo che stiamo pagando pur di arrivare al federalismo. Il patto tra Bossi e Berlusconi sta in piedi solo per questo, noi diamo a Berlusconi ciò che gli serve ..." Flavio Tosi , Lega Nord, Sindaco di Verona Dall'intervista a L'Unità di ieri

Referendum: io partecipo!

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Ieri, proprio mentre alla Camera si attuava il vergognoso tentativo di affossare il referendum sul nucleare , sono arrivate due importanti dichiarazioni a sostegno dei referendum sull'acqua pubblica . La prima a cura dei Vescovi italiani , con il segretario della CEI, Monsignor Crociata, che ha detto: "L'acqua è questione di responsabilità sociale e bene comune, è necessario che vi sia responsabilità verso i beni comuni e che rimangano e siano custoditi per il bene di tutti" . Poi ha anche spiegato che "i referendum esprimono una delle forme della volontà popolare e per questo sono da apprezzare". Anche Umberto Bossi , interrogato dai giornalisti sui referendum, ha detto: " Alcuni quesiti sono interessanti, come quello sull'acqua. Avevamo chiesto a Berlusconi di fare una legge e noi l'avremmo appoggiata poi si è messo di messo Fitto e alla fine nessuno l'ha fatta". Intanto il comitato brugherese per il SI ai referendum vi aspet

Alla Camera si parla della Libia

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Comincia tra poco alla Camera il dibattito sulla missione in Libia . La Lega , che all’inizio ha seguito gli umori della base protestando a gran voce nei comizi al Nord, adesso sta cercando di far fruttare la propria capitolazione a sostegno delle scelte di Silvio Berlusconi. In questi giorni lo spettacolo che l’Italia offre al mondo è quello di una maggioranza di governo che discute di politica internazionale per barattare posti e prebende a Roma o a Milano . L’elenco delle garanzie chieste da Bossi è lungo : dalla nomina di Tremonti a vicepremier ad un'intesa per nuovi posti di governo per gli uomini del Senatur, passando per ruoli di primo piano nelle nuove giunte. Oggi, dopo una settimana di chiacchiere, con minacce e schiarite, ultimatum e riconciliazioni , PDL e Lega troveranno il modo di salvare la faccia di Bossi di fronte ai propri elettori, mantenendo al tempo stesso Berlusconi saldamente al suo posto. La posizione del PD in questa vicenda, è stata chiara e

Di lotta o di governo?

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Questa volta la Lega non potrà avere il piede in due staffe , non potrà fare propaganda da opposizione al Nord e fare accordi di governo a Roma. Il PD ha presentato la sua mozione sulla missione italiana in Libia; il voto è previsto per il 3 maggio. E Umberto Bossi dovrà scegliere se stare o no con il governo . Se dice sì , tutte le grida al Nord, comprese le interviste sparate alla Padania e le manifestazioni muscolari di Bossi e Maroni, si riveleranno vuota propaganda anche agli occhi dell’elettorato leghista, già in fibrillazione per i cedimenti, i voti sulle leggi ad personam. Se dice no, mette a rischio il governo . «Se ci fosse un voto differenziato della Lega – ha avvertito ieri il presidente del gruppo PD alla Camera, Dario Franceschini - sarebbe crisi nei fatti ». Anche per questo il PD ha presentato una sua mozione , mantenendo ferma la propria posizione sulla Libia . «Noi sostanzialmente ribadiamo la mozione già approvata dal Parlamento. Nell'ambito dell'azione d

Europa: quando trionfa il populismo

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Scontro diplomatico tra Italia e Francia ieri per gli immigrati alla frontiera di Ventimiglia. Il populismo del governo Berlusconi-Bossi si è dovuto scontrare con il populismo del presidente Sarkozy. La Francia sbaglia . Ma Sarkozy trova facili alibi nell’atteggiamento della Lega e del governo italiano. Bossi che dice "fora d’i ball" è l’alibi per Sarkozy per affermare: "Non li vogliono loro, perché dovrei prendermeli io?". Questa è la dimostrazione che il populismo leghista, utilizzato per solleticare le paure della gente, alla prova di governo fallisce . E danneggia l’Italia. La destra sta portando allo sfaldamento dell’Europa . Ieri in Finlandia le elezioni politiche si sono concluse con l’affermazione come terzo partito dei “Veri finlandesi”, organizzazione di destra che ha trionfato battendosi contro l’ipotesi che i paesi ricchi d’Europa contribuiscano al salvataggio dei paesi indebitati, primo fra tutti il Portogallo. E’ il trionfo dell’egoismo e dell’eur

Lo smemorato di Pontida

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Calderoli avverte: o si riequlibrano i numeri delle commissioni parlamentari, o stacchiamo la spina. Ma can che abbaia non morde Così, sul Corriere della Sera , si commenta oggi l'ennesimo ultimatum lanciato dalla Lega al Governo . Come la scorsa settimana, infatti, il lunedì la Lega ha minacciato , poi ha cambiato idea . L'8 febbraio 1991, esattamente 20 anni fa, nasceva la Lega Nord. Che cosa resta oggi del progetto politico di Umberto Bossi? Al netto di cedolari secche, aliquote, tagli, Ici e altri tecnicismi, ben poca cosa . Il partito dell'ampolla, dei miti celebrati in riva al Po, ha smarrito la sua forza originaria proprio nel momento in cui sembra sul punto di realizzare il sogno federale. Lo scrive proprio oggi Lettera43.it , che dedica un interessante articolo alla Lega. Scriveva ieri Ilvo Diamanti su Repubblica che "La Lega riesce a presentarsi come opposizione nel governo, restando al governo, a gridare contro Roma, con i piedi ben piantati a Roma "

Federalismo: una legge senza testo

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Il federalismo è più una barzelletta che una riforma. I testi che dovrebbero costituirne l'ossatura compaiono e scompaiono come fossero l'equivalente del coniglio dal cilindro del mago. Un primo decreto, un secondo decreto e ora la promessa di un nuovo testo che rimette le cose apposto ad opera del ministro Calderoli . Ma non basta, adesso cambia anche la data di scadenza del federalismo comunale; peccato solo che del nuovo testo nessuno sa nulla! Pier Luigi Bersani ha replicato a Bossi: " Non chiediamo intese elettorali ma riforma seria. Noi chiediamo un federalismo che non sia una presa in giro ". Il segretario PD ha più volte ribadito che i progetti finora presentati dal governo contengono una “totale svendita dello spirito e del concetto stesso di federalismo. Chi vuole fare davvero la riforma federalista la può fare in realtà solo con noi, ragionando sulle nostre proposte. Abbiamo presentato due testi e 64 emendamenti. Possiamo discutere solo se li accettano.

Nessuna cimice... come previsto

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Ricordate? Era il 3 gennaio quando il leader della Lega Bossi , conversando nella notte con i giornalisti a Ponte di Legno, spiegò che un paio di mesi prima la sua segretaria al ministero si fosse insospettita perché «troppa gente sapeva quello che avevo detto solo a lei». Così erano stati fatti dei controlli «e hanno trovato una cimice nel mio ufficio al ministero e diverse nella mia casa di Roma ». Già il giorno dopo qualcuno avanzò dei dubbi . Nicoletta Maggi , la segretaria particolare di Umberto Bossi è stata interrogata in procura mercoledì scorso . Ma la segretaria in procura non ha confermato . " Io le cimici non le ho viste ", ha dichiarato a verbale. Durante la bonifica a casa Bossi, secondo Nicoletta, la ditta non avrebbe trovato nulla. Così, l'inchiesta aperta d'ufficio dalla procura di Roma corre verso l'archiviazione. Dagli atti istruttori compiuti fino ad ora il corpo del reato non è emerso, l'impressione dei magistrati è che si tratti di una

"Sul gran premio trattare con Roma"

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Abbiamo scritto lunedì della voglia di Roma di avere un gran premio ... e delle tante cose che la capitale ha già fatto per ottenere questo risultato . Ci domandavamo cosa stessero aspettando da Monza per reagire a questa situazione , che rischia di compromettere lo storico GP di Monza. Finalmente ieri sera si è riunito, per la prima volta e molti mesi dopo la sua costituzione ufficiale, il Comitato per l'Autodromo , che ha visto anche la partecipazione di Umberto Bossi. Chi si aspettava dal leader leghista rivendicazioni orgogliose del GP di Monza, corredate magari da minacce di utilizzo delle guardie padane a difesa del circuito brianzolo è rimasto deluso . Bossi ha detto che sul gran premio è bene trattare con Roma , con Alemanno e con Berlusconi... Evviva!

Tornano le cimici

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A proposito delle cimici trovate nella casa romana di Bossi , e da questi denunciate con opportuno ritardo, a bonifica ormai effettuata, e in un clima che vede la Lega in preteso vantaggio pre-elettorale, vale la pena di segnalare che nei primi giorni di dicembre del 1993 il Senatùr fece la stessa denuncia. Anche allora venne tirata in ballo la palude romana che si oppone al grande cambiamento. Dopo qualche giorno Bossi ridimensionò la sua denuncia. Filippo Ceccarelli, Repubblica