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Un viaggio elettorale

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Pietro Virtuani, segretario provinciale del partito e consigliere comunale, è candidato alla Camera dei Deputati nel Collegio uninominale di Monza, Lombardia 1-01 numero 5. E' una scelta maturata dal giro di consultazioni del territorio che abbiamo fatto come Federazione provinciale per scegliere le candidature, ma più in generale è una scelta figlia di quello che ho imparato lavorando a fianco a fianco di tanti, in questi anni di politica e in particolare negli ultimi 4 da Segretario provinciale: voglia di combattere per le proprie idee e spirito  di servizio verso una comunità politica e un territorio. Buona e stabile occupazione, stesse opportunità per tutti e un welfare che non lasci indietro nessuno ma che allarghi la sfera delle tutele, formazione durante tutta la vita, investire in innovazione e merito, puntare sulla sostenibilità ambientale, sulla mobilità dolce, continuare la bella stagione di rilancio dei diritti civili nel nostro paese; uno Stato più vicino ai

Gentiloni al Senato: “urgente dare al Paese un sistema di voto”

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“La fiducia che chiedo è basata sull’articolo 94 della Costituzione, ma è anche una fiducia particolare. Chiedo la vostra fiducia e esprimo la mia fiducia nei confronti del Senato e le sue prerogative”. Lo ha detto il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo al Senato in replica alla discussione generale sulla fiducia al governo. “La scelta di Renzi di dimettersi è stata di coerenza e merita il rispetto di chi ha a cuore la serietà e la dignità della politica” , ha sottolineato Gentiloni, precisando: “Non siamo innamorati della continuità, volevamo una convergenza più larga, ma c’è stata una indisponibilità da parte di alcune forze politiche”, ha aggiunto. “Sottrarsi sarebbe stato più facile”, dice il premier, ma “sarebbe stato pericoloso per il Paese. Questo governo si fa carico di questa situazione”. A proposito della legge elettorale, il governo “non sarà attore protagonista”, ma “avrà il compito di facilitare la ricerca di una soluzione e anche di sollecitar

Approvata alla Camera la legge per la prevenzione e il contrasto al bullismo e al#cyberbullismo.

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Questa legge introduce finalmente elementari regole di civiltà e trasparenza, pone in atto strumenti a tutela e protezione di chi è vittima della gogna mediatica, ma soprattutto mette al primo posto il ruolo determinante della prevenzione attraverso l’educazione a un uso consapevole e responsabile della rete.  Questa legge introduce finalmente elementari  regole di civiltà e trasparenza , pone in atto  strumenti a tutela e protezione di chi è vittima della gogna media t ica,  ma soprattutto mette al primo posto il ruolo determinante della prevenzione attraverso l’educazione a un uso consapevole e responsabile della rete, richiamando alle proprie responsabilità anche gli operatori che forniscono servizi di social networking.  Il provvedimento prevede l' ammonimento del questore,  sia per gli atti di bullismo che per il cyberbullismo puniti a querela.   La  disciplina è mutuata da quella,  ormai già collaudata , dello stalking (art. 612-  bis  c.p.)   e risulta finalizz

I primi giorni di lavoro della nuova legislatura

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In questo post vogliamo provare a riassumere quello che sta succedendo in questi primi giorni di legislatura. LE CONSULTAZIONI PER LA FORMAZIONE DEL GOVERNO Dopo l’insediamento del nuovo Parlamento e l’elezione dei presidenti di Camera e Senato, sono iniziate stamattina al Quirinale le consultazioni per la formazione del nuovo Governo . Visti i risultati elettorali, sarà la questione più delicata da risolvere, in questo avvio di legislatura. Napolitano ha già incontrato i presidenti di Camera e Senato e i primi gruppi più piccoli ; il calendario delle consultazioni e l'esito degli incontri si possono seguire in diretta dal sito del Quirinale ( qui e qui ). Al termine delle consultazioni, Napolitano deciderà a chi affidare l’incarico di formare un nuovo governo . La persona incaricata da Napolitano farà le sue consultazioni, poi tornerà al Quirinale e deciderà come "sciogliere la riserva", cioè se presentare al presidente della Repubblica un governo oppure n

Laura Boldrini e Pietro Grasso: due ottimi Presidenti!

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Laura Boldrini, Presidente della Camera Pietro Grasso, Presidente del Senato Se si vuole cambiare, si può! Questo il commento, ieri sera, di Pierluigi Bersani, al termine di una giornata importante, per il nostro Paese, che ha visto l'elezione di Laura Boldrini a Presidente della Camera e di Pietro Grasso a Presidente del Senato. In una giornata iniziata con la lettura di giornali che prevedevano che il Pd si sarebbe "schiantato" contro un muro, il Partito Democratico stesso ed il centrosinistra nel suo complesso hanno proposto alle altre forze politiche le candidature di un uomo e una donna al loro debutto nelle aule del Parlamento, ma già conosciuti per i loro precedenti impegni istituzionali. Eletta nelle file di Sel, Laura Boldrini arriva a Montecitorio dopo essere stata per 14 anni portavoce dell'Alto commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr). E' la terza donna ad essere eletta Presidente della Camera. Pietro Grasso, senatore del Partito De

I figli sono (finalmente) tutti uguali

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Finalmente, dopo anni di discussione, è stata approvata ieri una legge che costituisce un importante punto di innovazione: non esistono più i figli con aggettivi, cioè legittimi o naturali, ma i figli sono tutti uguali. I figli naturali sono ora equiparati a quelli nati all'interno del matrimonio. La legge ora prevede che «la parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione sia all'interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo». Sarà così possibile attribuire anche ai figli nati fuori dal matrimonio una serie di diritti che nascono dal vincolo di parentela, rispetto ai temi dell'affidamento e dell'eredità, ad esempio. Finalmente i figli sono tutti uguali, quindi, in un Paese in cui il 25% dei figli nasce fuori del matrimonio o in cui fino a oggi un minore adottato che perdeva i genitori adottivi tornava in adozione perché non

Una giornata politica importante

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Giornata politicamente molto importante, quella di ieri. SI ALL'ARRESTO DI LUSI L'aula del Senato ha autorizzato, con voto palese, l'autorizzazione all'arresto avanzata dalla Procura di Roma per Luigi Lusi. Che in serata si è costituito nel carcere di Rebibbia, dove ha atteso la notifica dell'ordinanza di arresto per associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita. L'ex tesoriere della Margherita è accusato dalla Procura di Roma di aver sottratto oltre 23 milioni di euro di rimborsi elettorali alle casse del partito. Il Pd, compatto, ha votato a favore dell'arresto, mentre il PdL, dopo aver proposto il voto segreto, ha poi preferito lasciare l'aula. L'esito del voto dimostra così che nelle precedenti votazioni il voto segreto è stato usato dal centrodestra per salvare altri parlamentari. Il Pd ha dunque scelto di dire si all'arresto di Lusi, contrariamente alle illazioni di qualcuno, già pronto a speculare sulla sal

Corruzione, il PdL ripresenta la norma salva-Ruby

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Parte oggi, nell'aula della Camera, l'esame del progetto di legge anticorruzione. E il Pdl si prepara alla discussione presentando 37 emendamenti. Uno di questi è la norma "anti-Ruby", che avrebbe l'obiettivo di vanificare il processo milanese a carico dell'ex premier Silvio Berlusconi. C'è un secondo emendamento da evidenziare: quello che cancella l'aumento della pena per il reato di corruzione per atti contrari a dovere d'ufficio, passato in commissione con un blitz del Pd (vedi qui ). E' scontro fra Pd e Pdl anche sulla norma che si occupa delle imprese a rischio mafia : il Pdl vuole tornare ad una norma, quella delle "white list", che non ha funzionato, mentre il Pd vuole controlli più severi. Anche il Pd arriva alla discussione della Camera con alcuni emendamenti , che chiedono in generale l'aumento delle pene, l'aumento dei tempi che fanno scattare la prescrizione e maggiore effettività delle pene accessorie.

Corruzione: passa l'emendamento PD per pene più severe

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Le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera hanno approvato ieri un emendamento, proposto dal Partito Democratico, che aumenta le pene minime da 3 a 7 anni e quelle massime da 4 a 8 per il reato di corruzione per atti contrari a dovere d'ufficio. L'emendamento è passato con i voti di Pd, Idv e Fli. Si sono astenuti Udc e Lega, mentre il Pdl ha continuato a praticare un netto ostruzionismo, con il solo fine di far perdere tempo ed impedire l'esame del provvedimento in Commissione ed il suo arrivo in aula per il voto . "Si levino dalla testa che queste norme anticorruzione non passino dal voto del Parlamento - ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani - è inutile che quelli del PdL fanno ostruzionismo in Commissione". Il progetto di legge ha una lunga storia parlamentare alle spalle, come racconta ( qui ) il sito de Il Post. Per Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del PD, nel lavoro di ieri delle commissioni "è di nuovo app

Doppia preferenza uomo-donna: sì bipartisan dalla Camera

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Arrivano le quote rosa negli enti locali. La Camera ha approvato il disegno di legge che promuove l'effettiva parità nella rappresentanza politica di Comuni, Province, Regioni, nonché negli enti da loro controllati e nelle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni. Il testo è passato con 372 sì, 21 no e 48 astenuti, quasi tutti della Lega . All'annuncio del risultato del voto, nell'emiciclo è partito un applauso. Ora il testo passa al Senato.  Ci potrebbero essere importanti novità in vista delle elezioni brugheresi del prossimo anno Ce lo racconta  L'Unità COMUNI in quelli più piccoli (fino a 5.000 abitanti) ci sarà una misura minima di garanzia in base alla quale, nelle liste dei candidati per le elezioni dei consigli, deve essere assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi. Nei comuni tra 5.000 e 15.000 abitanti, in primo luogo, si introduce una quota di lista, in virtù della quale nessuno dei due sessi può essere rappresentato nelle liste

L'hanno salvato loro

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Il voto di ieri alla Camera, che ha salvato il parlamentare del PdL Cosentino, dimostra alcune cose . La prima: la Lega Nord pura e dura è una commedia. La sostanza della Lega di Bossi e del gruppo dirigente che lo attornia ormai è il potere per il potere . A qualsiasi costo. Con qualsiasi compromesso. Per questo ieri la Lega Nord ha votato per la salvezza di Nicola Cosentino, plenipotenziario del Pdl in Campania e accusato dalla magistratura di essere il referente nazionale del Clan dei Casalesi. L’ex ministro Roberto Maroni ha votato sì all’arresto, ma è stato sconfitto. Pld e Lega Nord, più i radicali, ieri hanno dunque salvato Cosentino . Il Pd, l’Idv e il Terzo polo hanno votato a favore delle richieste della magistratura. E bisogna rivendicarlo, lottando contro l’onda dell’antipolitica che punta a coinvolge tutti. Ma c’è anche un altro dato rilevate, che non va sottovalutato e che forse l’intervento del governo di Mario Monti, l’importanza della manovra varata e di qu

Col Governo Monti l'Italia ritrova il suo posto in Europa

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Il Governo Monti ha la fiducia dalle Camere. Dopo quella del Senato, ha ottenuto la fiducia anche alla Camera ed ora è nella pienezza delle sue funzioni. I voti a favore sono stati 556 i no 61(59 della Lega). "Noi voteremo la fiducia senza giri di parole, senza asticelle e paletti temporali, dopo che abbiamo lavorato perchè questo governo ci fosse" , ha affermato il Segretario del PD Pier Luigi Bersani durante il suo intervento alla Camera sul voto di fiducia. " Abbiamo apprezzato lo stile e in larghissima parte condiviso il discorso del premier. Noi non pretenderemo mai di dettarvi il compito e non ci aspettiamo che facciate tutto quello che avremmo fatto noi. Vi sosterremo però con l'orgoglio delle nostre idee e la bussola delle nostre proposte di cui vi chiediamo di tener conto. I nostri parlamentari saranno costruttivi, non metteremo condizioni, non accetteremo che ce ne siano". Ha poi rivendicato , tra gli applausi dei deputati democratici, che &

"Un Governo di impegno nazionale"

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foto lapresse - da www.repubblica.it Mario Monti ha tenuto, al Senato, il suo primo discorso da presidente del Consiglio. Ha parlato della crisi attuale , dei tre pilastri (rigore, crescita, equità) su cui «riscattare il Paese» e ha elencato misure che a breve e a lungo termine dovrebbero servire per tamponare l’emergenza da un lato e dall’altro promuovere la crescita , che manca da troppo tempo. Il Senato voterà stasera la fiducia al Governo. Domani poi toccherà alla Camera. A quel punto il Governo sarà pienamente operativo. il tag cloud delle parole più usate nel discorso al Senato Monti ha sottolineato che il suo Governo , che nasce in una situazione di seria emergenza, vuole essere un Governo di impegno nazionale , che si prende il compito di rinsaldare le relazioni civili e istituzionali, fondandole sul senso dello Stato. "Spero che il mio Governo ed io potremo, nel periodo che ci è messo a disposizione, contribuire in modo rispettoso e con umiltà a riconciliare

308

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L'Aula della Camera ha approvato il disegno di legge di rendiconto generale dello Stato per il 2010. I voti a favore sono stati 309, nessun contrario, un astenuto. I non votanti sono stati 321. Le opposizioni, presenti alla Camera, non hanno votato, per dimostrare che il Governo Berlusconi non ha più la maggioranza e non può più governare. Subito dopo il voto, a nome di tutta l'opposizione, il segretario del PD, Pierluigi Bersani, ha chiesto a Berlusconi di dimettersi. A questo punto, con ogni probabilità, Giorgio Napolitano convocherà Berlusconi al Quirinale. Oppure ci andrà lui senza aspettare una convocazione. Berlusconi ha due strade davanti: dimettersi, oppure forzare nuovamente e chiedere una fiducia alla Camera. ...post in aggiornamento... Aggiornamento 17.03: Ottima sintesi del Post : La Camera ha approvato il rendiconto finanziario 2010. L’opposizione si è astenuta, per permettere al provvedimento di passare e non compromettere la stabilita economica del pae

Governo: 42 mesi di promesse mancate

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Dunque, Silvio Berlusconi ha deciso di resistere fino alla fine. Oggi pomeriggio il voto sul rendiconto dello Stato dirà quali sono i numeri sui quali può contare la maggioranza. Il voto sul rendiconto si ripete, dopo la bocciatura delle scorse settimane. Sarà il primo banco di prova per il Governo , chiamato poi ad altre prove importanti. Perchè mentre il rendiconto è un atto dovuto, i prossimi provvedimenti decreteranno la reale capacità del Governo di rispondere alle richieste e alle attese delle istituzioni comunitarie e mondiali, che chiedono passi concreti per la messa in sicurezza dei conti italiani . Oggi, intanto, L'Ikiesta ha voluto verificare cosa , dopo 42 mesi, ha realizzato l'esecutivo Berlusconi . Il programma elettorale del Pdl parlava chiaro: «Sette missioni per il futuro dell’Italia». Rilanciare lo sviluppo, sostenere la famiglia, più sicurezza e giustizia, il rilancio del Sud, Il federalismo fiscale e un piano straordinario di finanza pubblica. O

Subito all'incasso

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Neanche il tempo di votare la fiducia al Governo, che qualcuno è già passato all'incasso. Ieri infatti il Consiglio dei Ministri, riunitosi subito dopo il voto di Montecitorio , ha nominato l'ex finiana Catia Polidori viceministro allo Sviluppo Economico, l'ex dipietrista Aureli Misiti viceministro alle Infrastrutture. E ancora: sono entrati nel governo anche Giuseppe Galati (sottosegretario all'Istruzione) e Guido Viceconte (all'Interno). "La maggioranza si comporta come se avesse aperto un banco al mercato di Porta Portese" , è il lapidario commento di Pier Luigi Bersani, segretario PD, mentre il Ministro La Russa ha definito queste promozioni "un prezzo da pagare". Silvio Berlusconi ieri era raggiante: "era importante vincere sulla sinistra". Già, a lui interessava solo vincere.  Governare concretamente e risolvere i problemi dell'Italia sono, per lui, un dettaglio...

Vuoto di fiducia

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Così stamattina Giannelli , sul Corriere della Sera , fotografava la situazione del surreale dibattito della Camera di ieri. Sappiamo com'è andata: il Governo si è salvato per un voto.   Un risultato ampiamente previsto, perchè quando c'è da votare la fiducia i numeri ci sono. Mancano quando c'è da governare, giorno per giorno, un Paese che ha mille problemi da affrontare. Per tutta la mattinata l'esito del voto è stato incerto a causa della decisione di alcuni deputati della maggioranza di voler prendere parte al voto e alla scelta delle opposizioni di non partecipare alla prima 'chiama' ma di votare solo dopo aver verificato che la maggioranza fosse in grado di raggiungere in Aula il numero legale. Oggi Massimo Gramellini sulla Stampa ha, con la consueta ironia che fa pensare, inquadrato magnificamente la situazione (leggi qui ). Scrive Gramellini che " Berlusconi e Bossi , i rivoluzionari che avrebbero dovuto spazzare via la Casta, sono i n

Anche Bossi sbadiglia; stanno addormentando l'Italia!

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Foto by Il Post Un Berlusconi privo di pathos, che sembrava non credere neanche lui a quello che stava dicendo, quello che ha preso la parola alle 11.00 di ieri alla Camera,   chiedendo la fiducia al suo governo, la numero 56 di questa legislatura. Berlusconi, che ha definito la bocciatura del Rendiconto dello Stato un «incidente grave», garantendo però che «non ci saranno conseguenze sul piano istituzionale» , ha poi spiegato che il governo presenterà un nuovo testo di Rendiconto. Sulla seduta di ieri alla Camera i Giovani Democratici della Lombardia dicono loro, in questo  comunicato DoppiaM Ha sbadigliato anche Bossi. Quello andato in scena oggi alla Camera è stato uno spettacolo visto e rivisto un'infinità di volte, dal 1994 ad oggi. Berlusconi, nel discorso con ha chiesto la fiducia al Parlamento (dopo che il Governo da lui presieduto non era riuscito a superare il voto sul rendiconto del 2010), ha continuato a pronunciare le stesse parole, vuote, che ripete da quasi

Governo sconfitto. Quanto durerà ancora l'agonia?

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Ieri il governo è stato battuto alla Camera nel voto sul Rendiconto generale dell’amministrazione dello Stato per il 2010. Il Post fa qui un ottimo riassunto dell' importanza della votazione di ieri . Già, perchè il voto sul rendiconto dello Stato non è un semplice incidente di percorso , come tentano di far credere gli esponenti della maggioranza. Senza quella legge di fatto non c’è la fiducia del Parlamento al Governo . E nel passato, due Presidenti del Consiglio si sono dimessi, a fronte di un voto negativo sul rendiconto. Il pasticcio su una legge fondamentale per il funzionamento dello Stato è l’ennesima dimostrazione di quanto questo Governo sia incapace di guidare in modo positivo l’Italia , soprattutto se si pensa alla tempesta economica in corso. Il PD lo dice da tempo , così come ha spiegato in tutti gli interventi che le manovre approntate dal governo sono inique e piene di buchi, a cominciare dalla cosiddetta delega fiscale che dovrebbe rappresentare un inter

I gesti stonati della politica

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Forse pensando di essere in sintonia con l’esplosione di gioia che verso sera ha attraversato tutto il Paese, il presidente del Consiglio ha calorosamente abbracciato il ministro Francesco Saverio Romano . Che cosa era successo? Il lettore scelga: a) Romano era sfuggito a un attentato. b) era stato finalmente liberato dopo essere stato ostaggio di guerriglieri libici. c) aveva portato a casa un accordo vantaggioso per la nostra agricoltura. d) imputato per mafia, aveva appena ottenuto la solidarietà del Parlamento. Anche Bossi ieri si è espresso a gesti. Ha mostrato il dito medio , cosa che non faceva più da almeno un paio di giorni. Qua è addirittura superfluo chiedere di scegliere tra un’opzione a (Bossi stava scherzando con degli amici) e un’opzione b (stava parlando di un argomento terribilmente serio come la manovra economica). Purtroppo tutto questo è cronaca, e non Bagaglino. Il Paese rischia il fallimento , gli imprenditori non ce la fanno a tirare avanti (ieri hanno