Col Governo Monti l'Italia ritrova il suo posto in Europa


Il Governo Monti ha la fiducia dalle Camere.

Dopo quella del Senato, ha ottenuto la fiducia anche alla Camera ed ora è nella pienezza delle sue funzioni. I voti a favore sono stati 556 i no 61(59 della Lega).

"Noi voteremo la fiducia senza giri di parole, senza asticelle e paletti temporali, dopo che abbiamo lavorato perchè questo governo ci fosse", ha affermato il Segretario del PD Pier Luigi Bersani durante il suo intervento alla Camera sul voto di fiducia.

"Abbiamo apprezzato lo stile e in larghissima parte condiviso il discorso del premier. Noi non pretenderemo mai di dettarvi il compito e non ci aspettiamo che facciate tutto quello che avremmo fatto noi. Vi sosterremo però con l'orgoglio delle nostre idee e la bussola delle nostre proposte di cui vi chiediamo di tener conto. I nostri parlamentari saranno costruttivi, non metteremo condizioni, non accetteremo che ce ne siano".


Ha poi rivendicato, tra gli applausi dei deputati democratici, che "siamo italiani e che siamo ancora in condizione di stupire, solo se abbiamo fiducia in noi stessi. Solo dieci giorni fa si è chiusa in Parlamento una fase. Ora siamo in un altro universo. Non so in quali altri posti al mondo in analoghe condizioni, compresi in Paesi che ci danno lezioni, sarebbe stato possibile un fatto di questo genere", ha ribadito Bersani, ringraziando il Presidente della Repubblica per aver risolto in brevissimo tempo la crisi di governo, in modo da poter meglio affrontare la crisi economica.

Il Segretario democratico ha ringraziato il neo premier grazie al quale "l'Italia torna al suo posto in Europa. Bene, molto bene, professor Monti, che noi riprendiamo il nostro posto tra le prime tre realtà in Europa. Lei oggi presidente ha dimostrato di non avere timidezze. Ci fa piacere, e come non ne ha avuto sulle pensioni siamo sicuri che non ne avrà neppure per nominare i grandi patrimoni immobiliari'".

Durante la dichiarazione di voto Bersani ha chiesto che "il Parlamento affronti subito le riforme istituzionali, quella elettorale e il capitolo dei costi della politica. Un pacchetto di riforme che venga affrontato da subito con vigore sia su impulso del governo che del Parlamento. Basta con l'egoismo sociale. Presidente, se le resta un euro in più lo spenda per i servizi ai disabili perchè senza solidarietà non c'è il senso della comunità e senza il senso di comunità non possiamo salvarci. Serve uno sforzo collettivo: chi ha di più deve dare di più. Chi è stato disturbato meno deve essere disturbato di più".

E infine Bersani ha bacchettato ancora la Lega. "Cari leghisti vi dico dove ci avete portato: abbiamo centinaia di migliaia di figli di immigrati che pagano le tasse, vanno a scuola e parlano italiano e che non sono nè immigrati nè italiani, non sanno chi sono; è una vergogna. In Europa ci si va con delle misure di civiltà. Non possiamo parlare solo alle tasche degli italiani, ma al loro cuore e al nostro stesso cuore che si è addormentato dopo la vostra cura".

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