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Cosa fa l'assessore? Relazione di Marco Magni /1

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Le aree del nostro primo intervento , esaurita l’esperienza di governo del Commissario prefettizio, che ha garantito la gestione della macchina comunale sino a maggio/giugno 2013 di criticità con cui ci siamo dovuti fin da subito confrontare sono stati 3: - riallacciare il filo con i cittadini. Molti cittadini attendevano risposte. Aspetti quotidiani ma che meritavano assolutamente la nostra attenzione. - creare un buon ambiente di lavoro una buona armonia tra e con i dipendenti del Comune.  - imparare che ormai nel 2013, in una società così complessa, i tempi sono trasversali ed interessano tutti gli assessorati  (es. un problema del commercio molto probabilmente sarà un problema di lavoro, di sviluppo della città, di PGT). Per questo la necessità di ampliare il momento di giunta a anche a riunioni più informali che si tengono tendenzialmente il lunedì sera. L'impegno di Marco Magni per la tutela dell'ambiente: PLIS Media Valle Lambro: sono in atto degli interventi di

Amianto, a che punto siamo

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Quest'oggi il Giornale di Monza ci racconta l'impegno di un gruppo di cittadini per convincere l'Aler (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale) a bonificare l'eternit in copertura dalle proprie abitazioni (via Marsala). Domani mattina alle ore 8.00 incontrerò il sig. Narducci, portavoce del comitato. La situazione e' seria anche perché la scuola materna di via Dante (Collodi) e' situata vicino. Di amianto ne abbiamo parlato spesso anche dalle pagine di questo blog. Qui vi avevamo raccontato la Regione Lombardia, con 3 milioni di metri cubi di amianto ancora da smaltire, un significativo aumento di morti e di malattie correlate, territori, siti, abitazioni, strutture pubbliche e private da bonificare, è la Regione con la più cospicua presenza della fibra letale.  Proprio per le caratteristiche allarmanti che il fenomeno assume nel nostro territorio regionale, si è costituito su iniziativa di CGIL Lombardia, Associazione Ambiente Lavoro, Inca-Lombardia, di alc

Novità per la gestione dell'amianto

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Abbiamo parlato diffusamente nei mesi scorsi della gestione dell'amianto, sia a livello locale/sovracomunale, regionale che a livello nazionale ( qui tutti gli articoli). Ne avevamo parlato anche alla luce dell'importante lavoro che stava svolgendo la commissione ecologia prima del commissariamento della città ( qui e qui ). Quest'oggi vogliamo segnalarvi, come comunicato dal sito del Comune , che tutti i proprietari di edifici, impianti o luoghi nei quali vi sia la presenza di amianto o di materiali contenenti amianto hanno l'obbligo di darne comunicazione all'Asl competente per territorio per tramite del Comune. L'obbligo di comunicazione da parte dei cittadini è da presentare in comune entro giovedì 31 gennaio 2013 . Infatti la Regione Lombardia, con la legge n.17 del 29 settembre 2003, ha approvato nuove regole in materia di rimozione e smaltimento dell'amianto presente nelle costruzioni. L’amianto, infatti, rappresenta un pericolo per la

Amianto: quale futuro?

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Abbiamo parlato molto in questi mesi di amianto. Questa settimana ne ha parlato sul suo seguitissimo blog anche Giuseppe Civati Consigliere Regionale uscente. Viviamo in una Regione «sotto la polvere», una Regione in cui, come risulta dall'ultimo censimento, si devono smaltire circa tre milioni di metri cubi di amianto, secondo una stima non ancora completa e riferita solo all'amianto visibile, quello dei tetti delle nostre case e dei nostri capannoni. Viviamo in una regione dove ci sono decine e decine di siti da bonificare. Tra questi occorre segnalare la Fibronit di Broni in provincia di Pavia , considerato sito di interesse nazionale e priorità di carattere regionale. Un sito che con la Legge 179 del 2002 è stato riconosciuto come «sito da inserire all'interno del piano regionale di bonifica delle aree contaminate». Il sito di Broni è oggetto di un processo che si è aperto negli ultimi mesi a causa delle denunce dei familiari delle vittime e di molte associa

Lombardia senza amianto: se ne parla oggi a Broni

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Nelle scorse settimane vi abbiamo raccontato dell'approvazione  da parte del Consiglio regionale della nuova legge sul risanamento dell’ambiente, la bonifica e lo smaltimento dell’amianto. Si tratta di una buona legge e, dopo un lungo lavoro, anche il Partito Democratico ha votato anche a favore. Di questo provvedimento si discuteva da un anno con grande coinvolgimento non solo della Commissione Ambiente e del Consiglio regionale, ma anche dei Comuni, delle Province, dell’Arpa, delle ASL, dei movimenti sindacali, delle associazioni di cittadini e dei familiari delle vittime che hanno dato un grande contributo alla discussione. Oggi a Broni il PD lombardo organizza un convegno dal titolo  “Lombardia senza amianto“. (clicca il programma per ingrandire) Broni è un paese in provincia di Pavia. Broni è un intero paese sotto la polvere dell'amianto per più di 60 anni. Quasi 4000 i lavoratori che si sono alternati nella fabbrica. Oltre 2000 i morti. Ad aprile di quest

Amianto: qualcosa si muove

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"Sulla tutela dall'amianto qualcosa si muove, ma bisogna proseguire con più decisione" E' quanto ha annunciato il sen. Felice Casson , vicepresidente del gruppo Pd, intervenendo sulla mozione sull'amianto a sua firma e approvata dall'aula di Palazzo Madama pressochè all'unanimità. "E' positivo che la sensibilità del Ministro della Salute - ha spiegato - dopo le tante sollecitazioni degli anni passati abbia fissato per il novembre prossimo la Conferenza nazionale sulle patologie asbesto correlate, ma occorre fare di più perchè bisogna fare in modo che queste persone, questi lavoratori, affetti da patologie asbesto correlate non siano costretti a rincorrere i magistrati o chi dovrebbe dar corso alle loro giuste esigenze. Abbiamo un numero elevato di indagini, di inchieste, di processi in Italia, presso le varie procure della Repubblica e i vari uffici giudiziari, che sono praticamente completamente fermi in maniera vergognosa ed indecorosa. Pe

Lombardia: approvata la nuova legge sull'amianto

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Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi la nuova legge sul risanamento dell'ambiente, la bonifica e lo smaltimento dell'amianto. Di questo provvedimento si è discusso per un anno , con una grande partecipazione ai lavori di preparazione della legge non solo del consiglio regionale, ma anche dei Comuni, delle Province, dell'Arpa, delle Asl, dei movimenti sindacali, delle associazioni di cittadini e dei familiari delle vittime che hanno dato un grande contributo alla discussione. Con la nuova legge si approfondiscono quattro temi. Per primo quello sanitario , che dice che sono già stati accertati in Lombardia 3.000 malati di mesotelioma, ma il picco è atteso fra 15-20 anni. C’è poi la questione delle bonifiche : nella nostra Regione sono decine e decine da fare, a partire dalla ex Fibronit di Broni, paragonabile al caso di Casale Monferrato. Subito dopo viene la necessità dello smantellamento : si tratta di 3 milioni di metri cubi di materiale, in L

Amianto, a che punto siamo in Regione. E le proposte del Pd

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La Commissione Ambiente in Regione ha votato il 3 luglio, all’unanimità, la nuova legge “Norme per il risanamento dell’ambiente, bonifica e smaltimento dell’amianto", che dovrebbe passare al vaglio del Consiglio regionale prima della pausa di agosto. Si è riusciti tenere insieme tutti gli aspetti che riguardano l’amara vicenda dell’amianto: quelli sanitari, quelli ambientali e quelli legati a smantellamento e smaltimento . Il PD ha votato con convinzione questo nuovo strumento. Tuttavia, il Partito Democratico ha chiesto che le zone più critiche della Lombardia , come l’ex Fibronit di Broni o tutte le aree ex industriali di Sesto San Giovanni, e non solo, siano tenute sotto controllo in modo particolare e che con le Asl si possano garantire adeguate strutture sanitarie, naturalmente con gli opportuni finanziamenti. Per il momento, nelle poste di bilancio sono stati inseriti 1,5 milioni di euro, ma sono evidentemente da incrementare. Inoltre, un’altra delle proposte è di cer

Amianto: processo alle fabbriche della morte

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la Fibronit di Broni Il Consigliere Regionale del Partito Democratico, Pippo Civati pubblica sul suo blog un’anteprima del reportage curato dal gruppo consiliare del Pd a Broni, in provincia di Pavia, sull'amianto, proprio mentre in Regione si discute del progetto di legge. L'Inail sul suo sito internet parla cosi del Comune dove la Fibronit lavorava l'asbesto. Da fabbrica che occupava oltre mille operai a inferno di amianto: la Fibronit di Broni ha smesso di produrre nel 1993, ma in questo comune del pavese - e in tutto il territorio limitrofo allo stabilimento - si continua a morire per colpa della fibra killer . Nel 2002 Broni è stata dichiarata sito di interesse nazionale su cui procedere a bonifica. "Qui oggi si viaggia al ritmo di 52 morti l'anno - ha dichiarato Gianluigi Vecchi, di Legambiente, al termine dell'incontro del ministro della Salute, Renato Balduzzi, con i 26 sindaci dell'area interessata dagli effetti dell'asbesto lavorato alla Fi

Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro: due approfondimenti

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Questa settimana abbiamo voluto dare molto risalto al verdetto del giudice Giuseppe Casalbore, pronunciato a Torino nel maxi processo contro i responsabili della società Eternit Spa , lo svizzero Stephan Schmidheiney e il belga Jean Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne. L'accusa era di disastro ambientale doloso e di omissione volontaria delle cautele antinfortunistiche nei luoghi di lavoro, in riferimento al periodo dal 1952 al 2008 negli stabilimenti italiani della Eternit a Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli; per quanto avvenuto negli ultimi due stabilimenti, il reato è stato giudicato prescritto. In Italia però c'è un altra realtà simile a quella dell'azienda eternit. Ce lo racconta Il fatto quotidiano . A Broni 700 morti. E ancora nessun colpevole Il processo per le morti causate dalla cementifera Fibronit sta per iniziare. Eppure per vent'anni le patologie tumorali frequenti non hanno fatto scattare una reazione di cittadini e ammini

Eternit: giustizia è fatta. Un processo storico

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foto di Francesco del Bo - Photonews - dal sito di Repubblica "Colpevoli dei reati a loro contestati" E' stato questo il verdetto del giudice Giuseppe Casalbore , pronunciato ieri a Torino nel maxi processo contro i responsabili della società Eternit Spa , lo svizzero Stephan Schmidheiney e il belga Jean Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne. Un verdetto atteso da moltissime persone, e accolto con le lacrime dei parenti delle vittime dell'amianto e degli ammalati. L'accusa era di disastro ambientale doloso e di omissione volontaria delle cautele antinfortunistiche nei luoghi di lavoro , in riferimento al periodo dal 1952 al 2008 negli stabilimenti italiani della Eternit a Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli; per quanto avvenuto negli ultimi due stabilimenti, il reato è stato giudicato prescritto. Molto rilevanti anche gli indennizzi riconosciuti dalla Corte : 30mila euro per i parenti delle vittime, 35mila euro per coloro che sono ammal

Eternit: condanne a 16 anni di carcere

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Sul blog abbiamo seguito la vicenda dell'azienda Eternit di Casale Monferrato  e del  maxi processo di Torino contro lo svizzero Stephan Schmidheiney, 64 anni, e il barone belga Jean Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne, 89 anni titolari dell'azienda. Qui e qui gli approfondimenti. Oggi si è arrivati alla conclusione di questa dolorosa vicenda. Lo apprendiamo dal sito del quotidiano torinese  La Stampa :  co ndannati a 16 anni i vertici dell'Eternit di Casale . E' la decisione pronunciata dal giudice Giuseppe Casalbore al maxi processo di Torino contro lo svizzero Stephan Schmidheiney, 64 anni, e il barone belga Jean Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne, 89 anni. L'accusa aveva chiesto per i due, accusati di disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche, una condanna a 12 anni, aumentati a 20 a causa della continuazione del reato. Il Tribunale ha ritenuto i due imputati colpevoli di disastro doloso solo per l

Casale ha detto NO

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Alla fine l’offerta del "diavolo" è stata rifiutata. La giunta comunale di Casale Monferrato ha detto no alla proposta del magnate Stephan Schmidheiny, imputato nel processo per le migliaia di casi di morti e malattie da amianto. No al risarcimento da 18,3 milioni di euro che il miliardario svizzero ha messo sul piatto , in cambio del ritiro della costituzione di parte civile e della rinuncia a qualsiasi azione legale in futuro. Ne avevamo già parlato e scritto qui . Casale è una città che ha pagato il tributo più alto alle malattie provocate dal minerale killer: 1.800 morti e 50 nuovi casi di mesotelioma ogni anno. Il 17 dicembre scorso il consiglio comunale aveva approvato l'atto di indirizzo che metteva la giunta nelle condizioni di accettare il maxi-risarcimento. Quella seduta, chiusa con 19 voti favorevoli e 11 contrari, era durata oltre sei ore ed era stata interrotta quattro volte per le proteste del pubblico. Proteste proseguite fino ai giorni scorsi: la

Amianto: alcune regole

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Questa sera si terrà la commissione ecologia. La commissione è nominata dalla Giunta e si compone di un rappresentante per ogni gruppo consigliare di minoranza e di un pari numero + 1 rappresentanti della coalizione di maggioranza, non necessariamente aventi la carica di consigliere, e dall’Assessore di riferimento. La Commissione ha lo scopo in prendere in esame le  problematiche ambientali che possono interessare il territorio del Comune di Brugherio. Questa sera ho richiesto che la commissione si occupi della problematica "amianto" . L'amianto, ancora molto presente sul nostro territorio, è stato utilizzato  fino agli anni ottanta ad esempio per produrre la miscela cemento-amianto (Eternit) e per la coibentazione di edifici, come materiale per l'edilizia (tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie). In sintesi, vengono riportate le cose da sapere. Verificheremo durante la commissione come il Comune e l'Assessore all'Ecologia e Ambiente

La doppia vergogna della prescrizione breve

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Strage alla stazione di Viareggio:   32 morti. Crack Parmalat 2003:   80.000   risparmiatori truffati per oltre 14 miliardi di euro. Terremoto a L’Aquila:   278 vittime . Amianto nei Cantieri Navali di Palermo:   40 operai morti. Processo Mills per corruzione: imputato   Silvio Berlusconi. Beneficeranno tutti del disegno di legge sulla prescrizione breve. La Camera ha approvato il disegno di legge sulla prescrizione breve. Hanno votato a favore 314 deputati, hanno votato contro in 296. Ora la legge torna al Senato. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, dopo il voto della Camera sul processo breve spiega: "Noi abbiamo fatto una splendida battaglia che ha avuto un risultato indiscutibile. Una legge che doveva passare in silenzio  nel giorno della visita di Berlusconi a Lampedusa, è stata messa sotto gli occhi degli italiani per una settimana, usando gli strumenti che il regolamento ci consente. Faremo sempre così". Le famiglie hanno il problema del lavoro, dei reddi

L'amianto... e le vittime inconsapevoli

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Si è aperto in questi giorni e precisamente giovedi 3 febbraio a Roma il dibattito sull’amianto , materiale carcinogeno. Le malattie che si sviluppano in seguito all'esposizione a questo minerale sono il mesotelioma o più comunemente, il tumore della pleura. Queste malattie non colpiscono solamente i lavoratori esposti all'amianto ma anche i cosiddetti "inconsapevoli". Molti sono i casi di donne, decedute, perché per anni hanno lavato, stirato le divise di figli, mariti che lavoravano l’amianto ovvero si tratta di persone che non si trovano a diretto contatto con il materiale come chi ci lavora, ma lo ‘ricevono’ indirettamente. L’incontro, è stato organizzato dal senatore Pd Luigi Casson, ha visto l'intervento di numerosi esponenti di associazioni che tutelano gli esposti all’amianto, sindacalisti, medici e avvocati. Si è colta l’occasione per presentare una lettera indirizzata al Presidente del Senato e firmata da 11 mila persone per l'immediata cale