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Visualizzazione dei post con l'etichetta referendum

Renzi: il 4 dicembre sarà l’occasione per fare chiarezza sul futuro

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“In settimana faremo i primi mille giorni di governo e non è che ce ne saranno altri mille perchè ogni tanto si vota, ma è già un record esserci arrivati. Se dovessi guardare dove eravamo e dove siamo, il compito del nostro governo è stato mettere a posto il passato. C’era la palude, ce lo ricordiamo o no?”. Lo ha detto il premier  Matteo Renzi   intervenendo all’ Assemblea nazionale sul Mezzogiorno  a Napoli. “Sono tre o quattro, su 63, i governi arrivati a mille giorni, già questo indica qualche problema. La Merkel ha visto 4-5 presidenti del Consiglio, Obama 3 o 4. Il Parlamento – ha ricordato – non riusciva ad eleggere il Presidente della Repubblica, rischiavamo di perdere i fondi europei e tutta la classe politica che sembrava impantanata e che avesse come unico obiettivo di rimandare la tornata elettorale. Questo era lo scenario. Ci siamo preoccupati in questi due anni e mezzo, di mettere a posto il passato.  La riforma del Jobs Act , ad esempio, andava fatta 15 anni fa”

Basta un sì

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(l'immagine si ingrandisce con un click) Vi aspettiamo giovedi alle ore 21 presso i locali della consulta Nord San Damiano dove si terrà un incontro sul referendum. Vi aspettiamo!

Anche per oggi non si rompe. Renzi tratta sull’Italicum ma il sentiero è strettissimo

La Direzione nazionale del Partito Democratico si è riunita ieri alle 17, presso la sede di Via S. Andrea delle Fratte, 16. Come le automobili di Gioventù bruciata obbligate a frenare prima del burrone, nella riunione della mitica “resa dei conti” il Pd ha rallentato – e di molto – la deriva che avrebbe portato a una frattura insanabile su referendum e Italicum. La rottura non è scongiurata ma come minimo è rinviata. Matteo Renzi ha preferito dare corda alla minoranza, forse anche vincendo una istintiva voglia di farla finita, di mettere un punto a una querelle che va avanti da anni e che lo sfianca più di una riunione inconcludente a Bruxelles (“Da quando sono segretario non ho avuto un giorno senza polemiche”): però il premier ha ancora una volta preferito la linea dello smontaggio degli “alibi”. Come con Zagrebelsky, Renzi tenta di sottrarre agli avversari argomenti per il No, e se oggi il pomo della discordia è l’Italicum, bene, si ridiscuta l’Italicum. A una condizione:

Pensioni e referendum: la newletter del segretario Provinciale

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Care democratiche, cari democratici, questa è una buona settimana: dopo settimane di trattative, è stato siglato tra governo e parti sociali l'accordo sulle pensioni. L'accordo prevede un'azione di equità sociale attraverso il sostegno alle pensioni più basse e l'attivazione di forme di flessibilità in uscita. In generale però, vorrei soffermarmi sull'aspetto politico di questo accordo, cioè sul successo di realizzare cambiamenti importanti attraverso il dialogo e la condivisione. Il restare sui contenuti non è di per sé garanzia di un successo finale e di un accordo, ma è sicuramente migliore della contrapposizione preconcetta e pretestuosa. Stare sui contenuti è importante: una cosa che abbiamo notato è che in queste settimane, tanti iscritti che abbiamo incontrato ci hanno tutti riportato qualcosa dell'incontro con Luciano Violante che gli era rimasto e gli era piaciuto.  Per questo, continuo a ritenere che la chiave per vincere questo r

Si a un Paese che sa cambiare

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Care, cari, vi invitiamo alla seconda iniziativa provinciale della campagna per il SI al referendum costituzionale del 4 dicembre, che avrà luogo  questa domenica, 2 ottobre, alle ore 18,00 a Seregno. Avendo come ospite  Ettore Rosato, capogruppo del PD alla Camera dei deputati,   vi invitiamo a non perdervi questa occasione.

Le due Costituzioni a confronto: 1948-2016

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Come è noto, nel prossimo autunno saremo chiamati a votare il referendum confermativo sulla riforma costituzionale, così la decisione finale passa ai cittadini. Si tratta di un referendum la cui validità non è soggetta a quorum ossia, come in qualunque elezione, non c'è bisogno di una soglia minima di votanti:a vincere il referendum sarà semplicemente l'opzione più votata tra "SI" e "NO" alla conferma della legge. Un primo importante risultato è stato raggiunto nella raccolta delle firme a sostegno del referendum: sono state raccolte e consegnate in Cassazione ben 600.000 firme grazie all'impegno di numerosi, volontari, attivisti e sostenitori della riforma (il doppio di quelle raccolte per il sostegno al NO). Non è facile comunque districarsi fra le varie modifiche proposte. Dunque, per facilitare una migliore conoscenza e per arrivare ad un voto basato sul merito della riforma e non su altri contenuti, vi proponiamo i due testi a confronto,

Guerini: il Referendum deve unire il Paese

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Oggi ospitiamo sul blog il commento di Lorenzo Guerini pubblicato da l'Unità lunedì 11 Luglio Il ViceSegretario fa il punto sul  referendum e sulla riforma costituzionale. Due passaggi che possono unire l’Italia e gli italiani.  --------- Potrebbe sembrare un’affermazione paradossale, considerando che i cittadini saranno chiamati a decidere esprimendo un Sì o un No. Eppure è di questo che stiamo parlando se tutti ci soffermiamo a riflettere sull’importanza e la bellezza di un passaggio democratico che invita il popolo, al quale appartiene la sovranità, a manifestare la propria opinione sulla legge fondamentale alla base della convivenza sociale. Qualcuno dice che non è per scelta che si svolge il referendum ma perché lo prevede la Costituzione nel caso la riforma non sia stata approvata dai due terzi dei parlamentari. E’ vero, ma è anche vero che il PD ha detto fin dall'inizio che anche nel caso si fosse raggiunto quel numero di voti avremmo proposto comunque ai c

Basta un SI!

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"Voterò SI'perchè voglio che Renzi continui a governare!" "Voterò NO perchè voglio che Renzi vada a casa!" Sono alcune delle affermazioni che capita di sentire in merito alle intenzioni di voto sulla riforma costituzionale. Questo ed altri importanti motivi spingono ad accogliere l'invito a partecipare all'incontro organizzato sul tema della riforma costituzionale e sul prossimo referendum confermativo, A BRUGHERIO il 4 luglio nella sala consiliare. Ne cito alcuni: –                     La presenza di un esperto relatore, il senatore Roberto Cociancich, membro della commissione Affari Costituzionali, che ci aiuterà ad affrontare con competenza e serietà i contrnuti principali della riforma. –                     La possibilità di confrontarsi su opinioni che spesso non hanno a che fare direttamente con la riforma ma con la volontà di confermare/non confermare l'attuale governo in carica. –                     La ric

Riforme, flessibilità, riduzione delle tasse, referendum

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Con la ripresa del blog ci piacerebbe inserire degli appuntamenti ricorrenti, una sorta di rubrica. Per iniziare, dato che le forze non sono ancora molte, ci appoggiamo alla Enews del segretario. Il rilancio della Enews ci sembra interessante per comprendere anche alcuni retroscena e curiosità non per culto della personalità. Buona lettura. DoppiaM 1. Tra la Siberia e il Giappone Vi scrivo mentre sono in volo verso il Giappone per il G7. Più precisamente questa enews parte dalla Siberia, dove ci siamo fermati per lo scalo tecnico dell’aereo: nessuna motivazione politica insomma per la sosta siberiana, non per il momento almeno:-) Molti gli argomenti che la presidenza nipponica ha messo in agenda, in attesa di passare il testimone all’Italia che organizzerà l’appuntamento nel 2017 in Sicilia. E molti sono i punti che interessano e riguardano il nostro Paese a cominciare dalle tematiche su cui saremo noi ad introdurre il dibattito, vale a dire energia e migrazioni

In Scozia ha vinto il no all’indipendenza: e ora cosa succede?

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TheGuardian.com TheGuardian.com La Scozia ha votato no all’indipendenza. I risultati definitivi confermano che il no ha raccolto il 55,3 per cento dei voti, il sì il 44,7 per cento. Anche il primo ministro scozzese Alex Salmond ha ammesso la sconfitta dei separatisti. Cosa succederà adesso? Per il momento l’unica cosa sicura è che la Scozia continuerà a far parte del Regno Unito. Ma per quanto riguarda la devolution scozzese la partita resta aperta,  scrive la Bbc . Ora bisognerà capire se il Regno Unito rispetterà la promessa di dare più poteri al parlamento di Edimburgo. Più poteri.  I tre principali partiti britannici – conservatori, laburisti e liberal democratici – sono d’accordo sul dare più poteri al parlamento scozzese e durante la campagna elettorale hanno firmato  un documento congiunto . David Cameron (TheGuardian.com) Il premier David Cameron, poche ore dopo la pubblicazione dei risultati, ha confermato l’intenzione di dare più poteri alla Scozia dal punto

Sei referendum per il Partito Democratico

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Non solo toto-nomi. Utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per rendere partecipato e trasparente il percorso del Pd verso le prossime elezioni politiche. Lo racconta Repubblica . Non solo primarie, non solo il toto-nomi e lo scontro generazionale . Ma dar vita una consultazione che dia ai democratici italiani la possibilità di esprimersi anche su temi, proposte, percorsi da intraprendere e rotte possibili per tracciare la proposta politica del Pd. Parte da qui Sei referendum per il Partito Democratico , l’iniziativa di Prossima Italia , l’associazione di Pippo Civati. Voce ai militanti. Il principio è mettere da parte tentazioni verticistiche e logiche politiciste. “Perché in una situazione di grave crisi del Paese, crediamo sia utile che il Partito Democratico usi tutti gli strumenti della partecipazione, coinvolgendo la sua base e precisando la sua proposta, oltre che i suoi interpreti”. E il percorso verso i referendum interni passa attraverso una raccolta di firm

La Corte Costituzionale dice NO alla privatizzazione dell'acqua

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Nessuna privatizzazione di acqua e servizi pubblici locali. La Corte Costituzionale ieri ha dichiarato inammissibile l'articolo 4 del decreto legge 138 del 13 agosto 2011 con il quale il governo Berlusconi calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali. La Corte ha stabilito la bocciatura con riferimento all'articolo 75 della Costituzione, che vieta il ripristino di una normativa abrogata dalla volontà popolare attraverso referendum. Per i rappresentanti del Forum: "Viene confermato quello che sostenemmo un anno fa, cioè come quel provvedimento reintroducesse la privatizzazione dei servizi pubblici e calpestasse la volontà dei cittadini".

L'agenda dell'Italia di questi giorni

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Sono giorni importanti per il nostro Paese: i temi da affrontare e le questioni importanti sono tanti, e meritano di essere riassunti. Ci proviamo... MONTI A BERLINO DALLA MERKEL Il presidente del consiglio, Mario Monti, ha incontrato oggi a Berlino il cancelliere tedesco, Angela Merkel. In vista di questo confronto Monti ha rilasciato al quotidiano Die Welt una lunga intervista. Il messaggio è chiaro: noi italiani abbiamo fatto (e faremo ancora con liberalizzazioni e rilancio della crescita, riforma del mercato del lavoro) uno sforzo pesantissimo. Adesso dobbiamo vedere l’impegno dell’Europa . E anche la Germania deve fare la sua parte per affrontare una crisi che non dipende dall’Europa, ma nasce negli Usa. Durante la conferenza stampa, a chiusura dell’incontro, la Merkel ha riconosciuto gli sforzi dell’Italia : “L'Italia ha fatto molto sul fronte delle riforme. Le misure adottate sono molto importanti. E a questo punto ognuno dei principali Paesi dell'Eurozona dovrà

Acqua pubblica: ancora una bocciatura per la Regione!

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Il 12 e 13 giugno scorsi, 27 milioni di italiani hanno votato per l'uscita dell'acqua dalle logiche di mercato , per la sua affermazione come bene comune e diritto umano universale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico. Ad oggi, nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attuazione : anzi, con una delle sue ultime manovre economiche, il Governo Berlusconi ha ha rilanciato la privatizzazione dei servizi pubblici locali , riproponendo i contenuti del Decreto Ronchi, bocciato dal referendum. Al referendum, a giugno, oltre 3 milioni e 700 mila cittadini lombardi hanno votato Sì all’abrogazione delle norme che imponevano la privatizzazione e garantivano i profitti sulla gestione dei servizi idrici. Eppure, la Regione ha continuato ad insistere con le sue idee : esproprio delle competenze dei Comuni e privatizzazione dell’acqua. Se la legge regionale non verrà cambiata al più presto, il rischio è che l’acqua di tutta la Lombardia finisca nelle mani di

Non ci metto il cappello; ci metto il banchetto.

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Per chi se lo fosse perso, pubblichiamo l'intervento del Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani a "Che tempo che fa". DoppiaM

Sacconi contro 27 milioni di italiani

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"Altro che sorella acqua! Mi auguro che troveremo presto il modo di mettere in discussione il referendum sull'acqua". Evidentemente non soddisfatto dall'avere fatto introdurre a tutti i costi nella manovra economica la possibilità di rendere più facili i licenziamenti, il Ministro Sacconi ha individuato ieri la sua nuova battaglia : demolire il risultato del referendum di giugno sull'acqua pubblica . Intervenendo ieri ad un convengo del centro studi di Confindustria, Sacconi ha individuato il problema che affligge l'Italia e non la fa crescere: il fatto che l'acqua sia ancora pubblica. Da qui il suo "impegno" a passare sopra la scelta espressa, solo pochi mesi fa, da 27 milioni di italiani, a favore di una migliore tutela della risorsa acqua , dell'aumento del controllo pubblico e per un grande piano di investimenti in questo campo. Il Ministro fa parte di un Governo che si vanta sempre di dover restare in carica per rispetto dell

Buone vacanze... e grazie!

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Da oggi il nostro blog si prende qualche giorno di vacanza. Ma prima di salutarvi, vorremmo ancora una volta dirvi GRAZIE. Quando, a gennaio del 2010, abbiamo dato vita al blog, avevamo immaginato di creare uno spazio di approfondimento , dove presentare le nostre idee e proposte, raccontare la vita di Brugherio e dell'Italia, seguire gli avvenimenti più importanti del mondo. Giorno dopo giorno il nostro blog è cresciuto , anche grazie agli incoraggiamenti, ai commenti, agli apprezzamenti e alle critiche ricevute. "C'è una grande passione politica in giro", scriveva un anonimo commentatore qualche giorno fa. Lo crediamo anche noi. E continueremo a lavorare perchè questa passione possa trovare espressione, occasioni di incontro e confronto. Anche acceso, se necessario, ma sempre nel rispetto delle persone. Grazie alle oltre 18.000 persone che da luglio 2010 ad oggi hanno letto oltre 92.000 pagine del nostro blog, ai quasi 1000 che hanno lasciato un commento

Senti che bel vento

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Altre considerazioni sul referendum, all'insegna di 5 parole chiave Partecipazione La partecipazione è il risultato politico di questo voto . Berlusconi, come Craxi, aveva invitato gli italiani a non votare, andando al mare, e gli italiani gli hanno risposto con una giornata di disobbedienza nazionale, scegliendo in massa le urne , dopo quindici anni in cui i referendum non avevano mai raggiunto il quorum, nonostante il governo abbia deportato il referendum nel weekend più estivo possibile, lontanissimo dalle normali stagioni elettorali, e nonostante tutti i tentativi fatti per cambiare in corsa le leggi per impedire il raggiungimento del quorum. Svolta Vince il desiderio di un cambio di rotta . È evidente da settimane che il sentimento degli italiani è profondamente cambiato : prevalgono la stanchezza, la nausea, il fastidio per una politica che non ha nella sua agenda nessun tema che incrocia la vita dei cittadini e soprattutto il disincanto verso promesse che non sono ma

A grande richiesta...

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le considerazioni sparse post voto. Questa volta viste dalla parte di uno scrutatore, lo  scrutatore sorridente . T (Francesco Totti commenta i risultati del referendum) 1) Grazie ai comitati referendari , a coloro che hanno raccolto le firme , ai partiti. Hanno, abbiamo regalando all'Italia un'occasione di democrazia . 2) I blogger di destra ora vogliono la rottamazione ...parlano di primarie, giovani, ricambio generazionale... mi ricorda qualcosa. 3) Hanno provato a far saltare il referendum sul nucleare con i mezzi più squallidi. 4) Chiedo una moratoria suo cognomi che iniziano con k, j. 5) Perchè sulle scatole contenenti le schede da vidimare viene riportato "1.100 schede" quando le schede contenute non sono mai 1.100? 6) Moltissimi giovani al voto 7) C'è da segnalare la grande partecipazione al voto anche di elettori di centrodestra. 8) Tre referendum erano dedicati a temi ambientali. Il Pd deve diventare il più grande partito ambientalis

Referendum: i risultati di Brugherio

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DATI DEFINITIVI aggiornamento del 14 giugno, ore 08.45 QUESITO 1: ACQUA PUBBLICA - MODALITA' DI AFFIDAMENTO E GESTIONE Votanti: 56,68% SI: 92,47% NO:  6,11% BIANCHE: 1,08% - NULLE: 0,34% QUESITO 2: ACQUA PUBBLICA - DETERMINAZIONE TARIFFA Votanti: 56,72% SI: 93,56% NO: 5,48% BIANCHE: 0,68% - NULLE: 0,28% QUESITO 3: NUCLEARE Votanti: 56,72% SI: 91,17% NO: 7,83% BIANCHE: 0,73% - NULLE: 0,26% QUESITO 4: LEGITTIMO IMPEDIMENTO Votanti: 56,69% SI: 92,81% NO: 5,97% BIANCHE: 0,83% - NULLE: 0,39% Qui i dati, sezione per sezione