Un governo che sta portando indietro il Paese

Se le premesse sono queste assolutamente nessuna collaborazione con il governo sul fronte giustizia. Sono gravissime le affermazioni del Ministro Nordio, che da magistrato dovrebbe sapere che esiste in Costituzione il principio di separazione dei poteri messo a garanzia dei cittadini e chi va oltre le proprie prerogative è il governo, che vorrebbe, apprendiamo oggi, rimettere mano alla Costituzione per cancellare il principio di separazione dei poteri ed è grave che a dirlo sia addirittura il presidente del Senato. 

I giudici italiani sui migranti deportati in Albania hanno applicato una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre, che io stessa avevo letto a Meloni in Aula, ma lei è chiusa nel suo palazzo e non ascolta e pensa di fare tutto giusto. Come fa Meloni a non sapere che l’Egitto non è un paese sicuro dopo quanto accaduto con l’uccisione di Giulio Regeni? Come fai ad aggirare le leggi dell’Unione Europea? Dovrebbero uscire dall’UE, non credo vogliano farlo… 

La nostra critica al governo è molto netta, perché da quando si è insediato taglia sulla sanità pubblica, sul sociale, sul trasporto pubblico locale. Sul terreno dell’emergenza climatica abbiamo visto grande sottovalutazione anziché l’accompagnamento di imprese e agricoltori ai cambiamenti necessari. Nessuno sta dicendo che sia facile, né che possono farcela da soli, ma servono politiche per rilanciare l’economia di questo Paese e finora non abbiamo visto granché in due anni di governo Meloni. 

Servono politiche industriali per rilanciare l’economia di questo Paese da questo punto di vista non abbiamo visto granché. Sui diritti c’è una costante battaglia ideologica sulla pelle delle persone più fragili. 

La spesa sanitaria in tutto il mondo si calcola il rapporto al PIL e i numeri che Giorgia Meloni ha dato, messi in rapporto al PIL, dimostrano che purtroppo da quando lei è a Palazzo Chigi la spesa sanitaria sta scendendo fino a livelli di prima della pandemia, come se non avessimo imparato niente da quel dramma. Lo sanno meglio di noi i 4 milioni e mezzo di italiani che hanno rinunciato a curarsi perché non se lo potevano permettere e quelli che non hanno rinunciato hanno messo di tasca propria il 10% in più. Rischiamo di far tornare indietro il Paese: per noi servono più risorse sulla sanità pubblica, serve assumere più personale perché se i reparti si svuotano, le liste d’attesa si allungano all’infinito. Chi ha i soldi va dal privato, chi non ce li ha sta rinunciando a curarsi

Siamo un territorio particolarmente fragile. Anche in questi giorni, purtroppo, abbiamo visto eventi estremi che hanno toccato la Liguria stessa. Avete visto la violenza con cui l’evento si è abbattuto su Bologna, c’è stata addirittura una vittima e siamo vicini ai familiari e siamo vicini a tutti i soccorritori e amministratori che in queste ore stanno facendo il possibile per garantire la sicurezza dei cittadini. Ma non dimentichiamo anche quello che è accaduto in Toscana e in Sicilia. Complessivamente l’Italia è un paese molto fragile. E’ chiaro che bisogna fare un salto di qualità sulla prevenzione del dissesto idrogeologico e fare una legge per il contrasto al consumo di suolo. Si è cementificato troppo in questo paese. 

La Liguria è terra di gente che fa fatica, che lavora, che si rimbocca le maniche e fa sacrifici. Sicuramente difficoltà su sanità dopo nove anni di governo Toti e Bucci si pone in totale continuità tanto che ha candidato come capolista l’Assessore alla sanità come a dire qui è andato tutto bene, ma non è così: a Genova c’è chi aspetta 430 giorni per una colonscopia. Andrea Orlando si sta impegnando a dire quali politiche industriali mettere a terra per creare nuove opportunità di lavoro di qualità, per fronteggiare la fuga di giovani senza opportunità in Regione e ha assunto un impegno fondamentale: mai più appalti pubblici che non abbiano il salario minimo. 

Elly Schlein

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