Processo breve, il blitz di PDL e Lega


Oggi il Presidente del Consiglio è stato a Lampedusa, a promettere di risolvere nel giro di pochi giorni i disastri che il suo Governo ha creato.

Dopo settimane di annunci di "esodi biblici" da parte dei Ministri Maroni e Frattini, hanno volutamente creato una situazione di caos sull'isola, e ora intervengono a promettere che tutti gli immigrati spariranno, che ci sarà più verde, che gli abitanti di Lampedusa saranno compensati pagando meno tasse, che saranno candidati al Nobel per la Pace...

Uno show, uno dei tanti ai quali ci ha abituato il Premier, del quale parleranno ovviamente tutte le TV oggi.

E così, con i riflettori su Lampedusa, oggi  alla Camera la maggioranza ha forzato ancora una volta le regole e le procedure e ha imposto un blitz per approvare entro pochissime ore il processo breve, che avrà l'effetto di annullare il processo Mills.

Il premier sarà salvo, grazie all'ennesima legge ad personam.

Ma le conseguenze immediate saranno che migliaia di processi rischiano la prescrizione e saranno liberati anche imputati di rapina o violenza sessuale.

Ma di fronte al presidente del Consiglio le rapine e le violenze non contano e tutti i parlamenteari di maggioranza, compresi i leghisti che sbraitano di sicurezza, si comportano da servitori fedeli, come ha fatto notare oggi Dario Franceschini.



Oggi il Corriere ha scritto anche che Palazzo Chigi ha bloccato la costituzione in giudizio del ministero dell’Economia quale parte civile nell`udienza preliminare del processo Mediatrade, che vede imputato il Presidente del Consiglio.


Una vera vergogna, alla faccia delle promesse di chiudere con le leggi ad personam e avviare le grandi riforme della giustizia. Ma qualcuno ci credeva davvero?

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