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Visualizzazione dei post con l'etichetta lampedusa

Tornare a Mare Nostrum

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Contro la stupidità cinica e strumentale di certe affermazioni bastava l’evidenza dei fatti: nonostante la missione Mare Nostrum sia stata cancellata, i barconi della morte carichi di profughi continuano a partire dalle coste dell’Africa. I 366 morti del 3 ottobre 2013 non ci hanno insegnato niente. Niente. Ieri ( l’altroieri per chi legge,  ndr) l’ennesima tragedia, oltre trenta migranti hanno perso la vita assiderati o inghiottiti dalle onde alte nove metri nel Canale di Sicilia. E pensare che c’è chi parlava di navi adoperate come taxi, accampando un’equazione tanto orribile quanto stupida: mettiamo al bando i soccorsi, non partiranno più. E invece – casomai qualcuno avesse qualche dubbio –  i disperati partono lo stesso. Se vogliamo affrontare il dramma delle migrazioni dobbiamo partire da un punto fermo: l’umanità, il dovere di salvare uomini, donne, vecchi, bambini dalla morte in mare. Tutto il resto viene dopo. Altrimenti è solo pericolosa demagogia. [...] Li hanno carica

Paura delle proprie vittorie, sentire la gente, cavalcare i peggiori istinti.

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Le posizioni che fin qui abbiamo espresso sul Movimento 5 Stelle sono state spesso molto dure. Pur condividendone alcune istanze, spesso, molto spesso, non siano stati d'accordo con i toni apocalittici dei proclami del loro leader, dal tono dilettantesco e spesso poco umile con il quale venivano affrontati alcuni temi del dibattito politico. Ieri pero', alla lettura dell'approvazione dell'emendamento che cancellava il reato d'immigrazione un fremito di ammirazione andava al Movimento 5 Stelle perché la proposta veniva dai senatori del Movimento Cinque stelle Andrea Buccarella e Maurizio Cioffi. Finalmente un reato particolarmente odioso, sospinto dalla partecipazione emotiva per la tragedia di Lampedusa della scorsa settimana, veniva cancellata. Beppe Grillo però ha tenuto a precisare , proprio oggi che: "l'emendamento di due portavoce senatori del MoVimento 5 Stelle sull'abolizione del reato di clandestinità. La loro posizione espressa in

Non si muore solo per mare

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Non si muore solo per mare , come evidenziato da quest'atlante della migrazione in Europa prodotto da Sbilanciamoci . Muoiono di fame e freddo in Algeria, sulle mine in Niger e Libia, asfissiati nei camion mentre cercano di raggiungere Grecia o Gran Bretagna,  senza contare tutti quelli numeri che non conosciamo nel bel mezzo del Sahara. Un emergenza che riguarda tutti e che non può restare marginale alle semplici condoglianze come ricordato oggi dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, con queste parole: «Mercoledì saranno qui Barroso, Letta e Alfano ma con loro sono stata molto chiara: se devono venire a Lampedusa solo per fare le condoglianze possono mandare una mail, qui servono impegni concreti»  E da domani si vedrà se al cordoglio seguiranno fatti, con la prima discussione tra i ministri degli Interni dei paesi dell'UE. Il governo Italiano, più coinvolto dai recenti fatti, proporrà una modifica delle norme relative ai richiedenti asilo politico e chiederà un m

Il Papa a Lampedusa. E di migranti si torna a parlare.

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170 km più a nord della costa tunisina c'è Lampedusa. Un'isola diventata un approdo, una lancia di salvataggio sul Mediterraneo, nella quale migliaia di profughi in questi anni hanno riconosciuto la propria porta verso l'Europa. 8400 migranti sono sbarcati li soltanto nei primi sei mesi del 2013, circa il doppio rispetto allo stesso periodo del 2012. Ma tra quanti arrivano, il numero dei morti durante la traversata è sempre drammaticamente alto. 40 negli ultimi sei mesi, 500 migranti morti nell'anno precedente, secondo i dati dell'commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Fortress Europe , un osservatorio italiano che controlla la situazione dei migranti che cercano di entrare in Italia, denuncia che tra 1994 e il 2012 sono morte 6.450 persone mentre tentavano la traversata del canale di Sicilia. Numeri che da soli spiegano quanto la visita di ieri di Papa Bergoglio a Lampedusa sia stata fondamentale per riaccendere i riflettori su una vicenda c

Cosa succede nei CIE?

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Ieri pomeriggio alcuni immigrati hanno appiccato un incendio all’interno del Centro di identificazione ed espulsione (CIE) di Lampedusa . Approfittando del caos dato dall’emergenza, circa 800 persone sono fuggite dal Centro, cercando riparo nelle altre zone dell’isola. Circa la metà degli immigrati fuggiti sono stati ritrovati dalle forze dell’ordine già nel tardo pomeriggio di ieri, gli altri nella serata. Decine di extracomunitari ospitati nel CIE chiedevano da giorni di essere trasferiti sulla terraferma, lamentando le difficili condizioni all’interno del centro di accoglienza . Da giorni numerose associazioni, segnalavano i rischi legati alla crescente tensione nel CIE, che avrebbe potuto portare ad atti violenti. Ma cosa sta succedendo nei CIE? Proprio qualche giorno fa, prima della rivolta, il quotidiano online L'Inkiesta aveva approfondito la questione . Da aprile una circolare del Ministro dell’Interno impedisce l’accesso agli operatori dell’informazione, oltre

Lo Stato di diritto

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Berlusconi e Maroni volano in Tunisia per rinnovare gli accordi del 2009 sul controllo dei flussi migratori, con sostanziose offerte di aiuti in cambio del rimpatrio dei migranti . Intanto a Catania e a Napoli arrivano i profughi di Lampedusa, ma contemporaneamente continuano gli sbarchi, favoriti dalle buone condizioni meteo, e a Manduria non si fermano le proteste e le fughe. Nei giorni scorsi  Il Post ha rilanciato sul suo sito un’inchiesta di Telerama , una televisione locale pugliese, che sta circolando molto su Internet. L'inchiesta è molto ben fatta: descrive con chiarezza quello che si sa della questione dello status legale degli immigrati , mostra la reazione dei residenti e l’impegno di alcuni di loro a cercare i migranti scappati. Una sequenza, poi, mostra una strana e preoccupante collaborazione tra le forze dell’ordine e gruppi di cittadini nella realizzazione di queste “ronde”, compiute naturalmente al di fuori della legalità . L’inchiesta è andata in ond

Processo breve, il blitz di PDL e Lega

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Oggi il Presidente del Consiglio è stato a Lampedusa , a promettere di risolvere nel giro di pochi giorni i disastri che il suo Governo ha creato. Dopo settimane di annunci di "esodi biblici" da parte dei Ministri Maroni e Frattini, hanno volutamente creato una situazione di caos sull'isola , e ora intervengono a promettere che tutti gli immigrati spariranno, che ci sarà più verde, che gli abitanti di Lampedusa saranno compensati pagando meno tasse, che saranno candidati al Nobel per la Pace... Uno show, uno dei tanti ai quali ci ha abituato il Premier, del quale parleranno ovviamente tutte le TV oggi . E così, con i riflettori su Lampedusa, oggi  alla Camera la maggioranza ha forzato ancora una volta le regole e le procedure e ha imposto un blitz per approvare entro pochissime ore il processo breve , che avrà l'effetto di annullare il processo Mills. Il premier sarà salvo, grazie all'ennesima legge ad personam. Ma le conseguenze immediate saranno che m

Lampedusa: nella drammatica emergenza il Governo è inesistente.

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Una piccola isola come Lampedusa si sta facendo carico da sola in questi giorni del dramma umano di migliaia di persone in fuga dalla fame e dalla guerra. E il governo italiano sta a guardare. Per fortuna ci sono i lampedusani e la Chiesa che si sono fatti carico della situazione e stanno affrontando con tanto coraggio questa vicenda, divenuta emergenziale per colpa di questo governo. Questo esecutivo gestisce l'emergenza solo con dichiarazioni pompose, contraddittorie, incoerenti, senza essere in grado di coordinare e gestire nemmeno le risorse esistenti, come l'offerta dei presidenti di Regione che si sono detti disponibili ad accogliere i migranti purche' ognuno faccia la propria parte. Il ministro Franco Frattini propone un assegno per farli tornare a casa ma solo se a pagare è l'Unione Europea:  "Uno stato può anticipare  i fondi ma il rimborso finale spetta alla Commissione Europea che dispone di un fondo ad hoc" Umberto Bossi replica al Mi

A guardare il mare

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Zoro è stato a vedere cosa succede quando arrivano i tunisini offrendo una chiave di lettura diversa. DoppiaM

Clandestini, tutto come prima

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Nel giorno dell'approvazione dell' ennesimo pacchetto sicurezza da parte del Governo, Repubblica intervista Laurens Jolles. Jolles, olandese, è il responsabile dell'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr) dell'Europa del sud. Dopo tre anni in Siria, altrettanti in Darfur, è arrivato a Roma: da qui dirige uno degli uffici più importanti e delicati, che si occupano di rifugiati e diritto d'asilo. E' l'uomo più adatto per distinguere luci e ombre di un dramma che il governo fa finta di ignorare; non solo il governo italiano ma gran parte di quelli europei. Dice Jolles: Il flusso di immigrati senza documenti non è mai cessato. Le vie e le forme d'ingresso in Italia sono semplicemente cambiate. L'emergenza Lampedusa è finita, non ci sono più sbarchi. Ma non è una bella notizia : Lampedusa costituiva un modello efficace per graduare gli ingressi di immigrati che chiedevano assistenza per motivi umanitari e politici. I numeri deg