Paura delle proprie vittorie, sentire la gente, cavalcare i peggiori istinti.


Le posizioni che fin qui abbiamo espresso sul Movimento 5 Stelle sono state spesso molto dure. Pur condividendone alcune istanze, spesso, molto spesso, non siano stati d'accordo con i toni apocalittici dei proclami del loro leader, dal tono dilettantesco e spesso poco umile con il quale venivano affrontati alcuni temi del dibattito politico.

Ieri pero', alla lettura dell'approvazione dell'emendamento che cancellava il reato d'immigrazione un fremito di ammirazione andava al Movimento 5 Stelle perché la proposta veniva dai senatori del Movimento Cinque stelle Andrea Buccarella e Maurizio Cioffi. Finalmente un reato particolarmente odioso, sospinto dalla partecipazione emotiva per la tragedia di Lampedusa della scorsa settimana, veniva cancellata.

Beppe Grillo però ha tenuto a precisare, proprio oggi che:
"l'emendamento di due portavoce senatori del MoVimento 5 Stelle sull'abolizione del reato di clandestinità. La loro posizione espressa in Commissione Giustizia è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all'interno. Non siamo d'accordo sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché un portavoce non può arrogarsi una decisione così importante su un problema molto sentito a livello sociale senza consultarsi con nessuno. Il M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo. Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico. Sostituirsi all'opinione pubblica, alla volontà popolare è la pratica comune dei partiti che vogliono "educare" i cittadini, ma non è la nostra. Il M5S e i cittadini che ne fanno parte e che lo hanno votato sono un'unica entità. Nel merito questo emendamento è un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l'Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice "La clandestinità non è più un reato". Lampedusa è al collasso e l'Italia non sta tanto bene. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?".
Racconteranno che ogni decisione, anche questa, debba essere espressa dal popolo attraverso le piattaforme (piuttosto oscure, si può dire) nel quale si esprime il volere popolare. La sensazione è però quella che le posizioni all'interno del movimento siano più vicine a quelle leghiste di quanto lo siano a quelle dei loro portavoce più illuminati.
Perché si puo' dire che il popolo debba decidere tutto, ma il popolo ha spesso bisogno di una guida che possa indicare una strada di civiltà e di avanzamento, che faccia mirare ad obiettivi più alti che la semplice espressione del potere della pancia, più che dell'intelletto. E' questa una differenza che occorre rimarcare, per distinguere la necessità di una politica semplicemente migliore, più vicina alla gente, e non di una politica populista, decisamente pericolosa.

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