Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta politica

Un viaggio elettorale

Immagine
Pietro Virtuani, segretario provinciale del partito e consigliere comunale, è candidato alla Camera dei Deputati nel Collegio uninominale di Monza, Lombardia 1-01 numero 5. E' una scelta maturata dal giro di consultazioni del territorio che abbiamo fatto come Federazione provinciale per scegliere le candidature, ma più in generale è una scelta figlia di quello che ho imparato lavorando a fianco a fianco di tanti, in questi anni di politica e in particolare negli ultimi 4 da Segretario provinciale: voglia di combattere per le proprie idee e spirito  di servizio verso una comunità politica e un territorio. Buona e stabile occupazione, stesse opportunità per tutti e un welfare che non lasci indietro nessuno ma che allarghi la sfera delle tutele, formazione durante tutta la vita, investire in innovazione e merito, puntare sulla sostenibilità ambientale, sulla mobilità dolce, continuare la bella stagione di rilancio dei diritti civili nel nostro paese; uno Stato più vicino ai

Di cosa parleremo questo autunno

Immagine
Inizia l'autunno e tornano alcuni tempi politici. Con l'aiuto del sito de Il Post cerchiamo di capire quali saranno gli argomenti che terranno banco nei prossimi mesi. *** È arrivato settembre e insieme alle scuole ricomincia anche la politica: si tornerà presto a parlare di decreti legge, di referendum, di maggioranze, di elezioni e di voti di fiducia. Se non siete stati troppo attenti o se non vi ricordate più in che condizioni avevate lasciato il paese prima delle ferie, ecco otto cose di cui probabilmente sentirete ancora parlare nelle prossime settimane. Il voto sullo Ius Soli Lo Ius Soli è una nuova legge che qualora sia approvata permetterà ai figli di cittadini stranieri nati in Italia, o arrivati da bambini nel nostro paese, di ottenere la cittadinanza dopo aver completato un ciclo scolastico. Prima dell’estate era già stata approvata alla Camera e ora è in attesa di essere votata al Senato. Lo scorso luglio il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni riman

Indetto il Congresso. Domani in Direzione nomina della Commissione di garanzia

Immagine
“La parola chiave che propongo oggi è: rispetto”. Con queste parole Matteo Renzi, ha aperto, da segretario dimissionario, i lavori dell’Assemblea del Partito democratico. “E’ una delle parole più belle, richiama al guardarsi intorno, dentro, negli occhi. Avere rispetto è una delle prime cose che i genitori insegnano ai figli. Una comunità politica deve scegliere di rispettarsi sempre e praticare il rispetto nei confronti della comunità di militanti e iscritti che, senza chiedere niente, passano le serate a organizzare le campagne elettorali e le feste dell’Unità e chiedono a noi di rispettarci. In questi mesi il Pd non si è rispettato, ha buttato del tempo, ha bestemmiato il suo tempo, ha perso l’occasione per parlare fuori. Guardiamoci negli occhi rispettandoci e proviamo a capire se esiste lo spazio per immaginare un domani”. “Il Pd ha perso l’occasione per aprire le finestre e parlare fuori. Ora dico, senza distinzioni: fermiamoci”, ha detto il segretario dimissionario.”Fuor

La rabbia e l'algoritmo

Immagine
Riprendiamo qui un'articolo che ci ha inviato il compagno Mauro Caruso. L'articolo lo trovate su Volta.org . Volta oltre che ad essere un sito internet sono persone provenienti da culture, passioni, professioni diverse unite dalla convinzione che il modo migliore di prevedere il futuro sia quello di inventarlo. L'articolo  scritto da Giuliano da Empoli ( saggista italiano, presidente del think tank Volta e editorialista del Messaggero) ci dice che è ora di prendere il Moviment o 5 Stelle (e i suoi alleati globali) sul serio: i due volti del populismo e cosa fare da qui in poi. Livorno è una città importante, nella storia della sinistra italiana. Qui si è prodotta, nel 1921, la scissione che ha dato vita al Partito Comunista Italiano. E qui, ottant’anni dopo, si sono incontrati per la prima volta Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in una scena inaugurale – l’incontro tra l’animale da palcoscenico, poderoso ma incerto sulla direzione da dare alla sua

L’Europa al centro del Pd

Immagine
Crediamo sia necessario un investimento politico concreto e la sperimentazione di nuove forme di organizzazione, partecipazione e formazione. Per questo riportiamo l'articolo per l'Unità del 7 febbraio a cura dell' Associazione EU Dem   “L’Europa è politica interna, la sua centralità nell’agire politico quotidiano deve essere percepita a tutti i livelli all’interno del partito” :   è attorno a questa riflessione che l’associazione EuDem ha voluto preparare un  documento pre-congressuale  rivolto all’attenzione di circoli, iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico. Dieci anni fa la nascita del Partito Democratico ha rappresentato un’innovazione nel panorama del centrosinistra europeo: alcune intuizioni alla base del PD, in primo luogo le primarie, costituiscono ancora adesso lo stimolo per i mutamenti necessari nella partecipazione politica comuni a molti paesi europei e per il rilancio su nuove basi dell’azione e dei valori del PSE. Come associazione

La magnifica differenza

Immagine
Come ogni settimana, l'edizione domenicale de L'Unità , riporta in prima pagina l'editoriale di Walter Veltroni.  Secondo Veltroni la sinistra non deve essere quella del Novecento, perché il mondo è un altro mondo. *** Cos’altro deve fare Donald Trump per far capire alla sinistra che è cominciato un nuovo tempo della storia? Cos’altro deve accadere perché la sinistra si accorga che il mondo occidentale sta slittando a destra? Lo dico così, in forma rozza e semplificata, perché mi rendo conto che forse non è più tempo di analisi strutturate, di riflessioni compiute. Il che mi angoscia e mi deprime. Perché la politica è, in primo luogo, la bellezza della comprensione intellettuale del proprio tempo. È lo sforzo, la fatica di leggere i mutamenti sociali e culturali e, così, di ridefinire le proprie scelte programmatiche e politiche alla luce delle trasformazioni in atto. E la bellezza della politica è fare tutto questo insieme, in una comunità di persone consape

Abbiamo bisogno del vero Partito democratico

Immagine
Care democratiche, cari democratici sono giorni molto faticosi per il nostro partito. Purtroppo assistiamo quotidianamente a uno scontro nel gruppo dirigente allargato che non fa bene al nostro Partito e non fa bene al paese. La difficoltà nell'avere luoghi di discussione veri e riconosciuti, le difficoltà nel sentirsi parte di una cultura "democratica" comune si stanno facendo sentire con tutta la loro forza.  I temi che abbiamo di fronte non sono banali: la durata del governo in carica, a guida PD, e della legislatura, non può essere liquidato come una corsa alla pensione per i parlamentari. La legislatura aveva effettivamente la sua missione nel portare finalmente a compimento il processo di riforma costituzionale, ma intanto le numerose emergenze economiche e sociali, e la situazione internazionale, richiedono un governo operativo e soprattutto un Partito democratico forte e coeso che riesca ad affrontare la situazione. Per questo, la discussione che dobbiamo f

Mappe

Immagine
Mentre l'ordine esecutivo di Trump  che blocca per 120 giorni il programma di accoglienza dei rifugiati e istituisce un divieto d’ingresso di 90 giorni per i cittadini di sette paesi a maggioranza musulmana (Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen)  scatena una battaglia legale, proteste e caos negli aeroporti da noi si discute di congresso. Ilvo Diamanti, nella rubrica settimanale scritta per Repubblica, Mappe, ci aiuta a capire dove sta andando l'Italia. In meno di due mesi è cambiato molto, se non tutto, nel sistema politico italiano. Quantomeno, sono cambiati il percorso e le destinazioni che lo orientavano. Fino a pochi mesi fa si marciava verso un bicameralismo, finalmente, imperfetto. Con un Senato ridimensionato. Con poteri limitati. A sostegno di una democrazia maggioritaria e "personalizzata", per effetto dell' Italicum , una legge elettorale a doppio turno. Che, nella versione originaria, prevedeva un ballottaggio fra i primi

Il futuro dell'Italia e del Partito Democratico

Immagine
Oggi vogliamo proporvi due interviste uscite nei giorni scorsi entrambe sul quotidiano La Repubblica. La prima al Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. La seconda a Pierluigi Bersani. Buona lettura Segretario Renzi, la sua prima intervista dopo il referendum si può incominciare solo così: che sventola! Quanto le brucia? "E deve domandramelo, non se lo immagina? Brucia, eccome se brucia. Tanto che il vero dubbio è stato se continuare o lasciare. Ma poi uno ritrova la voglia e riparte". Davvero ha pensato di uscire dalla politica? "Sì, nei primi giorni. Mi tentava: e devo dirle, un po' per curiosità, un po' per arroganza". Poi? "Poi ho pensato che solo il vigliacco scappa nei momenti di difficoltà. Ho ripensato alle migliaia di lettere ricevute, al desiderio di futuro espresso da milioni di persone. La nostra battaglia è appena incominciata". Una rivincita o una vendetta? "Nessuna delle due: sono parole c

«Non ditemi che le parole non contano»

Immagine
Francesco Costa, vicedirettore del quotidiano online Il Post, ci racconta 11 formidabili discorsi di Barack Obama. Per iniziare bene il lunedì. Attenzione: servono fazzoletti. Al di là delle opinioni di ciascuno di noi, serviranno il tempo e il lavoro degli storici per avere un’idea profonda e adeguatamente ragionata sui risultati ottenuti da Barack Obama negli otto anni in cui è stato presidente degli Stati Uniti d’America. I bilanci attuali sono interessanti e necessari, anche perché non ne abbiamo di altri, ma sono inevitabilmente schiacciati sul presente; molte delle scelte di Obama però si potranno valutare adeguatamente solo tra qualche anno. Così come le politiche degli anni di Clinton generarono una grande crescita economica ma forse misero le premesse per la crisi del 2008, servirà del tempo per capire davvero le conseguenze di decisioni articolate e complesse come l’accordo sul nucleare iraniano o la riforma sanitaria. Se volete già approfondire qualcosa, qui ci sono – in

Mi ci romperò la testa

Immagine
Train in vain   è l’ultima traccia di   London Calling ; è stata inserita all’ultimo, quando la copertina era già stata predisposta e stampata, così si presenta a tutti gli effetti come una   ghost track . Nelle successive edizioni dell’album è stata recuperata e così compare al suo posto, al numero 19. E’ una delle canzoni più belle dei Clash, parla di attese deluse e della fatica di andare avanti. “Prepararsi per nulla”. Stamattina il giorno dopo il 4 dicembre è arrivato, c’è molta più nebbia del solito, tanta anche per un dicembre che inizia dopo il novembre più nebbioso di sempre. Le bozze in redazione mi aspettano, i messaggi e le telefonate anche. Abbiamo perso, nettamente.  Avevamo visto in questi mesi come andavano mettendosi le cose; prima pensavamo fosse alla nostra portata, poi avevamo capito che era difficile, quindi ci rendevamo conto che sarebbe stata durissima, alla fine non c’è stato molto da fare. Si conferma una tenuta nelle regioni rosse, un buon risultato n

Referendum, ecco quale sarà il futuro del governo Renzi

Immagine
Mancano ormai pochi giorni al  referendum costituzionale di domenica 4 dicembre ; data in cui gli italiani saranno chiamati ad esprimere la propria intenzione di voto circa il testo di legge riguardante le “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”. In base all'esito di questa consultazione, cambierà la faccia della politica italiana infatti, la vita del Governo #Renzi è appesa a questo filo. Ad annunciarlo fu lo stesso premier all'inizio della campagna elettorale che però, nel corso di questi mesi, ha cercato di spersonalizzarlo poiché molti elettori hanno fatto sapere che sarebbero andati a votare "No" solo per " mandare a casa Renzi ". Su quello che succederà abbiamo consultato  Francesco Cro , romano, di professione spin doctor, e molto

Il degrado del linguaggio, secondo Stefano Rodotà.

Immagine
Stefano Rodotà esprime il disagio per le derive della dialettica nella politica italiana: Un numero sempre più largo di persone coglie ogni occasione per vivere aggressivamente in pubblico, restituendoci una versione miserabile del quarto d`ora di notorietà che Andy Wharol diceva dovesse venir garantito a tutti. Non è facile reagire a questo stato di cose, ma un comune punto d`avvio dovrebbe essere costituito dal riconoscimento della necessità di non rendere "accoglienti" per il linguaggio degradato i luoghi della nuova comunicazione. Non sto parlando di censura preventiva. Mi riferisco all`immediata e pubblica condanna di messaggi oltraggiosi. Le incertezze e le furbizie generano equivoci, ma la Rete è implacabile nel far emergere le responsabilità, non si può gettare il sasso e poi nascondere la mano. È emerso un fondo limaccioso, un misto di aggressività, violenza, risentimenti, fine d`ogni rispetto per l`altro, che ci rivela che cosa sia divenuta la società italian

La politica e i suoi costi

Immagine
Potremo riprenderci dalla sbornia anticasta di questi anni, senz’altro necessaria, quando torneremo a dare giudizi più equilibrati, a dare il giusto valore alla politica, distinguendola dai suoi cattivi rappresentanti. Un esempio sono i suoi costi, sui quali sottoscrivo quanto scritto in quest’articolo: Uscire dalla leggenda della gratuità come pregio assoluto e, di conseguenza, del costo come disvalore del quale provare vergogna è un passaggio non più rinviabile, non soltanto nei palazzi del potere ma anche nel modo di sentire di tutti noi. Il web, che i grillini conoscono e usano bene, è in tal senso una guida preziosa. Passata l’euforia per l’informazione a costo zero dei blog e dei social network, ci si è resi conto che un prodotto di qualità si paga e che se, com’è noto, le bugie hanno le gambe corte, le panzane dal canto loro si muovono rasoterra. Nella sua accezione più pragmatica, che in verità è l’imprinting dei parlamentari del Movim

Il giuramento dell'angoscia

Immagine
Il governo guidato da Enrico Letta, dopo aver prestato giuramento ieri al Quirinale, si presenta oggi alla Camera dei Deputati per chiedere la fiducia. Tra poco il presidente del Consiglio, Enrico Letta, descriverà in un discorso il programma e le intenzioni del suo governo; successivamente interverranno i rappresentati dei vari gruppi e i singoli parlamentari, annunciando e motivando il loro voto; poi ci sarà il voto di fiducia, intorno alle 20. Ieri il giuramento è avvenuto in circostanze drammatiche, come ben sapete ( qui un'ottima sintesi de Il Post). La redazione di Youdem ha raccontato, in un video di Stefano Cagelli, il film di una mattinata drammatica, tra il Quirinale e Palazzo Chigi. Pasquale Pugliese, sul suo blog Disarmato, analizza la sparatoria di Palazzo Chigi. «Un gesto disperato che interpella tutti e chiama ciascuno alle sue responsabilità». L'articolo può essere letto qui , dal sito di Vita.

Brianza - Roma andata e ritorno

Immagine
I n questi giorni la situazione politica si è fatta più ingarbugliata.  Pier Luigi Bersani, in una lettera a “La Repubblica”, sgombera il campo dalle ipotesi di governissimo perché altrimenti «predisporremmo solo il calendario di giorni peggiori» .  «Ci vuole un Governo, certamente - scrive Bersani -   ma un Governo che possa agire univocamente, che possa rischiare qualcosa, che possa farsi percepire nella dimensione reale, nella vita comune dei cittadini. Non un Governo che viva di equilibrismi, di precarie composizioni di forze contrastanti, di un cabotaggio giocato solo nel circuito politico-mediatico». Di fronte ad un Pd in cui restano forti le richieste di ricorrere ad un «Piano B» per uscire dallo stallo, il segretario rilancia anche convocando una manifestazione «contro la povertà» per sabato prossimo (ne abbiamo parlato qui ) Di questo e di molto altro parleremo venerdì 12 aprile alle ore 21,00   in Villa Gussi a Vimercate   insieme a Roberto Rampi e Lucre

Le virtù del buon politico

Immagine
Qui sotto potete leggere, in forma integrale, l'articolo di Massimo Gramellini su La Stampa di oggi. Una riflessione interessante sulla politica , a partire ovviamente dall'esito del voto e dal dibattito di questi giorni sulle soluzioni per dare un governo all'Italia, passando per le dichiarazioni dei leader politici. - - - - - - - - - Anticipando il probabile duello finale dei prossimi mesi, Grillo ha attaccato Renzi dandogli della «faccia come il c.» (in comproprietà con Bersani) e del «politico di professione». Per lui e per una parte dei suoi elettori le due definizioni sono sinonimi. Tralascio ogni giudizio sull’uso del turpiloquio, uno dei tanti lasciti di questo ventennio che ancora prima delle tasche ci ha immiserito i cuori, portandoci a considerare normale e persino simpatico che un leader politico si esprima come un energumeno. Ma vorrei sommessamente segnalare che essere professionisti della politica non è una vergogna né una colpa. E’ colpevole, e verg

Il procuratore antimafia Piero Grasso in campo col Pd

Immagine
Questa mattina vi abbiamo raccontato di un panorama politico complicato e in via di evoluzione. Ci sono novità importanti anche per il Partito Democratico : notizia di questa ore è la candidatura per i democratici del  procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Sarà capolista in una Circoscrizione.  Ce lo racconta  Repubblica. Piero Grasso "sarà sicuramente capolista ma non è stato ancora deciso in quale circoscrizione" elettorale. Lo spiega Pierluigi Bersani nel corso della conferenza stampa convocata per formalizzare la candidatura nelle liste del Pd del procuratore nazionale antimafia.  " Abbiamo scelto di mettere due parole, moralità e lavoro, davanti alla legislatura e la legalità come priorità assoluta per il nostro paese e ho chiesto a Piero Grasso se era possibile darci una mano in questa riscossa: lo ringraziamo e siamo contenti della sua disponibilità" , aggiunge il segretario democratico. Al fianco di Bersani in conferenza stampa, lo ste

I volontari, una risorsa per l'Italia

Immagine
Ieri abbiamo festeggiato, nel mondo, la giornata internazionale del volontariato. Nel 2011, come racconta ( qui ) Vita, sono stati più di 5 milioni gli italiani che hanno svolto una qualche attività gratuita presso un’associazione di volontariato. Dati in crescita, al punto che negli ultimi 20 anni la percentuale di persone che si dedicano al volontariato è passata dal 6,9% al 10%. Vita pubblica anche qualche dato sul volontariato, anche dal punto di vista economico, facendo notare come il valore economico delle attività volontarie svolte all’interno del Terzo Settore sia pari a quasi a 8 miliardi di euro. Trasformando il numero delle ore donate in unità di lavoro equivalente e, successivamente, in numero di occupati a tempo pieno, è stato quantificato che il lavoro volontario in Italia è pari a 700 milioni di ore, corrispondenti a 385 mila unità occupate a tempo pieno . Ieri il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano , ha ricordato in un messaggio che "in