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Da Manchester alla legge elettorale.

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La newsletter del Segretario provinciale del Partito Democratico di Monza e Brianza Pietro Virtuani. L'attentato di Manchester ha colpito ancora una volta tutti noi.  Non potremo mai abituarci a tutto questo, non possiamo farlo. Il nostro pensiero va a tutte quelle persone morte, al dolore alle famiglie; ma anche al tempo in cui viviamo, a quello che succede in Europa e nel mondo. E quindi alla  tragedia dei migranti nel Mar Mediterraneo,  che anche questa settimana ha visto 20 persone perdere la vita al largo delle coste libiche. *** La discussione politica della settimana ci ha visti concentrati sulla  Legge elettorale.  Senza perdersi nella miriade di retroscena che spesso generano più confusione che altro, mettiamo un po' in fila le cose: il Partito Democratico ha sempre sostenuto che legge elettorale e riforme istituzionali si fanno cercando il più ampio consenso possibile. Allo stesso tempo, abbiamo sempre sostenuto che un sistema elettorale che introduca corret

È il tempo del Realismo

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Togliere la soglia del 5% senza avere né un sistema dei partiti solido, né altri strumenti di stabilizzazione del sistema parlamentare (vedere alla voce fiducia costruttiva) sarebbe come farsi una nuotata a dorso nella vasca degli squali. Mattia Zunino per l'Unità. Dobbiamo dircelo chiaramente. Piaccia o no, gli spazi politici per una legge maggioritaria sono finiti la notte del quattro dicembre. L’unica alternativa percorribile oggi è una legge proporzionale. E se proporzionale deve essere, che sia preso il modello migliore disponibile sul mercato: il modello tedesco. Un modello che afferma la centralità dei partiti senza far venire meno un rapporto di collegio tra moltissimi eletti e il proprio territorio. Ma che sia un tedesco vero, non italianizzato da emendamenti trappola. C’è infatti una linea del Piave che non va abbandonata per nessuna ragione ed è lo sbarramento al 5%. Non si tratta di una pretesa vendicativa per tenere fuori qualcuno dal prossimo parlamento, forti d

La riflessione di Matteo Orfini sull'Italicum

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Oggi Matteo Orfini, presidente del Partito Democratico, ha esposto la sua posizione riguardo alla legge elettorale con un post su Facebook, una posizione di grande equilibrio e che ricostruisce l'iter che ha condotto al voto di ieri in Senato. Una legge elettorale che non è perfetta, ma che costituirebbe un sostanziale miglioramento rispetto alla legge attuale, oltretutto se si vuole fare in modo da condividere la scelta delle regole con una maggioranza ampia. E l'unica maggioranza possibile prevede un'alleanza con il centro destra, visto la decisione, coerente finora, del M5S di tirarsi fuori dalle decisioni istituzionali. Pubblicazione di Matteo Orfini .

Baciare anche il rospo, se è il caso

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   La deriva grillina di questi anni, quella per la quale puntare il dito in nome di una presunta superiorità morale debba avere sempre un peso superiore alla volontà di cambiare le cose, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione diretta, porta molto spesso ad errori di valutazione piuttosto grossolani. Ne parliamo nel caso della scelta di Matteo Renzi di dialogare con ogni forza politica, in merito alla legge elettorale.  Alcuni spunti interessanti sull'argomento possono leggersi oggi nell 'intervista rilasciata da Matteo Orfini, giovane turco, da sempre non allineato alla linea del segretario. Giusto incontrare Berlusconi?  «Certo, se riconosciamo che la legge elettorale è una priorità del paese, è ragionevole che il nostro segretario dialoghi a 360 gradi con tutte le forze politiche. A partire da quelle di maggioranza, ma cercando un rapporto anche con le opposizioni».  Eppure Renzi venne messo in croce quando andò ad Arcore...   «Una

Renzi mette le carte sul tavolo: "Non c'è tempo da perdere, partiamo!"

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Pian piano rientrano tutti dalle feste. La classe dirigente è tornata quest'oggi in Parlamento. Il segretario PD Matteo Renzi però non ha voluto perdere tempo, si è rimesso subito al lavoro ieri mattina inviando una lettera a tutti i segretari degli altri partiti illustrando tre idee del Partito Democratico sulla riforma della Legge elettorale: d oppio turno come i sindaci, modello spagnolo con premio di maggioranza e circoscrizioni piccole, rivisitazione della legge Mattarella con premio di maggioranza al posto del recupero proporzionale. Dopo l'annuncio via tweet, Renzi ha spiegato in una conferenza stampa che "adesso le carte sono sul tavolo, il due gennaio, se si vuole, in 1 5 giorni, un mese, si può chiudere. Il Pd ci sta. Con questo nuovo impegno togliamo qualche alibi a chi intende rinviare la discussione. Con il passaggio di oggi se davvero c’è volontà politica di chiudere, si chiude nel giro di qualche settimana ”. Da settimana prossima il PD sarà disponi

La protesta di Roberto Giachetti contro il Porcellum

Qualche tempo fa Roberto Giachetti, deputato del Pd, ha deciso di entrare in sciopero della fame per protestare sulla mancata cancellazione del Porcellum. Sono adesso 123 giorni, ad acqua e tre cappuccini al giorno. Vi proponiamo una sua intervista rilasciata per Alessandro Gilioli, giornalista dell'Espresso: Contro chi digiuna, Giachetti? «Sono ad acqua e tre cappuccini al giorno dalla mezzanotte di domenica. Ci resterò finché il Senato, intendo dire l’Aula del Senato, avrà approvato una riforma elettorale che cancelli il Porcellum, restituendo ai cittadini la possibilità di scegliere i parlamentari e garantendo dopo il voto una maggioranza chiara a chi vince: senza accordi e trattative tra forze che alle elezioni erano opposte tra loro». Nei prossimi giorni cosa farà, a parte digiunare? «Parteciperò a tutte quelle iniziative che appunto stanno nascendo da sole, on line e off line. Ci sarà un crescendo di mobilitazione dino al 31 ottobre, quando è prevista una

Riflessione (serena e pacata) sui costi della politica

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In rete da qualche giorno circola questo video sui costi della politica Oggi, proprio oggi, questo tema ci sembra attualissimo , dato che lo affrontiamo il giorno dopo la decisione della Camera di salvare il deputato del PdL Nicola Cosentino e dopo la decisione della Corte Costituzionale sui referendum elettorali. Due temi molto diversi, ma che potrebbero provocare la stessa reazione, aumentando quella immensa dose di antipolitica che circola nel nostro paese. E allora torniamo ai costi della politica: i tagli si devono fare. Punto e basta, non si discute. Servono piccoli e grandi gesti concreti. Partiamo da noi: a Brugherio PD e Lista Chirico hanno rinunciato all'aumento del gettone di presenza per i consigli comunali ( qui ), ovvia decisione, dopo aver contestato l'aumento dello stipendio della Giunta Ronchi. E abbiamo rinunciato ( qui ) ad un posto aggiuntivo nelle commissioni , perchè tanto non siamo mai mancati ad una riunione dal 2009 ad oggi , sia con il consig

L'agenda dell'Italia di questi giorni

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Sono giorni importanti per il nostro Paese: i temi da affrontare e le questioni importanti sono tanti, e meritano di essere riassunti. Ci proviamo... MONTI A BERLINO DALLA MERKEL Il presidente del consiglio, Mario Monti, ha incontrato oggi a Berlino il cancelliere tedesco, Angela Merkel. In vista di questo confronto Monti ha rilasciato al quotidiano Die Welt una lunga intervista. Il messaggio è chiaro: noi italiani abbiamo fatto (e faremo ancora con liberalizzazioni e rilancio della crescita, riforma del mercato del lavoro) uno sforzo pesantissimo. Adesso dobbiamo vedere l’impegno dell’Europa . E anche la Germania deve fare la sua parte per affrontare una crisi che non dipende dall’Europa, ma nasce negli Usa. Durante la conferenza stampa, a chiusura dell’incontro, la Merkel ha riconosciuto gli sforzi dell’Italia : “L'Italia ha fatto molto sul fronte delle riforme. Le misure adottate sono molto importanti. E a questo punto ognuno dei principali Paesi dell'Eurozona dovrà

La frase della settimana

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Il vincitore del nostro ambito premio per la "frase della settimana", questa volta è di sicuro il segretario politico nazionale del PDL, Angelino Alfano, che l'altro giorno, partecipando ad un convegno di una delle mille piccole sigle del PDL, ha detto: "Come PDL, avendone io parlato con il presidente del Consiglio Berlusconi, siamo già al lavoro. La prossima settimana convocherò un tavolo di soggetti istituzionalmente competenti per cambiare la legge elettorale . L'obiettivo del nuovo meccanismo è restituire ai cittadini il diritto di scegliersi deputati e senatori ... i candidati non devono essere calati dall' alto , ma spinti dal basso per essere rappresentativi dell' intero Paese e dei singoli territori". Visto il grande successo della raccolta firme contro il porcellum , Alfano subito si adegua , dimenticando che fino a pochi giorni fa hanno difesto strenuamente la legge elettorale, cambiata proprio da loro nel 2006, scritta dal precedente

«In queste ore siamo a un punto di svolta, purtroppo drammatico».

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«In queste ore siamo a un punto di svolta, purtroppo drammatico». E' un Pier Luigi Bersani seriamente preoccupato mentre rilascia a un'intervista Simone Collini per l'Unità. Il Segretario del Partito Democratico parla mentre la Borsa chiude su un brutto -3,9%, mentre l`Ue esprime perplessità sulle misure anti-evasione e mentre torna a volare lo "spread" italiano, una parola che nelle ultime settimane purtroppo tutti hanno imparato a conoscere. PB: «Questa manovra e questo governo non sono credibili. Siamo in piena emergenza e noi siamo disponibili ad assumerci le nostre responsabilità in Parlamento per cercare di migliorare le norme nel senso della credibilità, dell`equità e della crescita. Ma serve un cambiamento del quadro politico, altrimenti tutto è vano». SC:   « Non è la prima volta che formula un simile ragionamento ». PB: «È vero, noi diciamo ormai da oltre un anno che il problema politico è nel cuore stesso dell`emergenza economica e finanzia

«Il Pd è un bene comune».

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Ieri si è tenuta la Direzione nazionale del Partito Democratico . Pier Luigi Bersani ha tenuto a sottolineare nel suo intervento che «Il Paese è nei guai», e che «servono la forza e le idee del partito democratico». Vi proponiamo un riassunto della sua relazione con molti contenuti ed altrettante proposte. Buona lettura. DoppiaM LA CRISI INTERNAZIONALE. I protagonisti che hanno provocato la crisi finanziaria sono ancora in campo . Non si vede ancora l’alleanza necessaria tra la politica che riprende il suo ruolo e l’economia reale. E si propone una drammatica contraddizione. Mentre la globalizzazione imporrebbe la ricerca di un governo condiviso a livello mondiale i meccanismi di ricerca del consenso portano invece verso posizioni di chiusura e di divisione. L’esempio lampante è quello della Germania, che con l’euro ha potuto guadagnare posizioni nell’espansione della propria economia, ma che davanti a un problema come quello greco, che rappresenta appena il 3 per cento del pi