Le conclusioni di Gugliemo Epifani alla Festa Democratica nazionale (Genova)





Quest'anno la Festa Nazionale del Partito Democratico non si è conclusa con il tradizionale comizio finale del Segretario, ma con una più sobria intervista di Guglielmo Epifani a Lucia Annunziata, davanti alla platea dei militanti, dei simpatizzanti e dei partecipanti alla festa.

La Siria è stato l'argomento più affrontato, per la gravità della situazione: "Il governo ha fatto una scelta giusta fin dal principio, dichiarandosi contrario all'intervento in Siria - ha detto in prima battuta Epifani - Oggi rispondere con bombardamenti e interventi militari aggraverebbe la situazione. Il rischio che corriamo è che si inneschi un incendio in tutta la regione, per gli interessi contrapposti che ci sono in quelle aeree, con ripercussioni sulla pace e sulla stabilità dell’intero Mediterraneo, nel quale, ricordiamo, siamo immersi fino in fondo. 
Noi come Pd siamo contrari all’intervento militare, non per coprire certo il regime di Assad, ma perchè l'unica soluzione è la politica, nel rispetto di tutti”. Il Segretario ha sottolineato anche come il grande assente sia l'Unione Europea, che non è in grado di parlare con una voce unica ma si presenta, ancora una volta, divisa al suo interno di fronte a questa tragedia.

Sulle priorità del governo, Epifani ha definito quelle che pone il Partito democratico. “Tutte le risorse devono essere utilizzate per far ripartire gli investimenti e di conseguenza creare lavoro. Non possiamo lasciare indietro nessuno. Ripartiamo quindi dalla scuola e dall’insegnamento. Le scelte devono andare nella direzione giusta: verso il sociale, il lavoro e chi ha meno. Bisogna invertire la tendenza decennale di tagli all'istruzione e alla cultura, anche allentando il Patto di Stabilità". 

Rispetto infine al tema principale sulla stampa italiana, ossia la decadenza di Silvio Berlusconi, “In uno stato di diritto degno di questo nome, ci sono dei principi che nessuno può valicare: il primo è che siamo tutti uguali davanti alla legge. Il secondo è nessuno è superiore alla legge. Inoltre, quando si arriva ad una sentenza definitiva, quella sentenza va fatta eseguire e va fatta applicare. Dobbiamo difendere il principio che la legge è uguale per tutti, altrimenti l'Italia diventa una Repubblica delle banane". Epifani ha garantito che “il PD agirà in modo che la Giunta per le autorizzazioni del Senato, decida nei tempi giusti su Silvio Berlusconi, in modo da rispettare le garanzie di uno stato di diritto, ma evitando un "allungamento" indebito dei tempi. 


Pietro Virtuani

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