Le mani nelle tasche degli italiani


«Non mi ha mai persuaso l'espressione "mettere le mani nelle tasche degli italiani", anche perché è incompleta: sono alcuni italiani evasori a mettere le mani nelle tasche dei contribuenti onesti. Loro sono gli italiani che evadono e quei privilegi e rendite sono un inciampo al gioco della concorrenza e del mercato»

Queste le parole di Mario Monti ieri a Reggio Emilia, in occasione del 215esimo anniversario della nascita del Tricolore.

Il Premier ha voluto ringraziare «gli uomini e le donne della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle entrate, a chi combatte l'evasione fiscale». A loro, sottolinea Monti, «voglio dire grazie e assicurare il mio appoggio» anche in vista dell'intensificazione del contrasto all'evasione. Secondo Monti «è inammissibile che i lavoratori subiscano sacrifici mentre una parte importante di ricchezza fugge alla tassazione, accrescendo così la pressione tributaria su chi non può sottrarsi al fisco».

"La lotta all'evasione è un clou per dare il segno dell'equità. Sono importanti queste iniziative della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle entrate" ha detto Pierluigi Bersani, segretario del Pd, anch'egli presente a Reggio Emilia."È importante mettere a sistema un insieme di banche dati che consenta un incrocio utile a debellare come metodo l'evasione. Non mi interessa il singolo evasore, ma il meccanismo dell'evasione. Credo che ci possano essere altre misure. Abbiamo alcune proposte e mi aspetto che in questi confronti con le parti sociali il tema emerga e dia luogo a qualche ulteriore iniziativa".

Bersani poi ha commentato (qui) la contestazione a Monti ad opera di un gruppetto di leghisti: "La Lega non si permetta di contestare. Ha governato 8 anni e ci ha parcheggiato nel posto dove siamo, a un passo dal baratro".

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