L'Italia prima di tutto



Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato la manovra finanziaria presentata dal Governo Monti.

Che sia pesantissima non vi sono dubbi. 
Che non tutto vada bene non vi sono dubbi. 


Tuttavia, come abbiamo già analizzato, sono stati anche accolti alcuni dei suggerimenti del Pd (il prelievo sugli scudati per permettere la rivalutazione delle pensioni fino a 900 euro e la tracciabilità dei pagamenti). 


Pur nella ristrettezza dei tempi parlamentari, 
sarà necessario lottare per introdurre altri correttivi


Sul sistema delle pensioni (per esempio, ma non solo, trovando altre risorse per alzare ancora la soglia delle pensioni che godranno della rivalutazione), ma soprattutto sulle norme contro l’evasione, che sono deludenti e troppo marginali. 


L'intervista del direttore del Tg3 Bianca Berlinguer  al segretario del Pd

La manovra «poteva essere più equa». Perciò va modificata su quattro temi: pensioni, casa, lotta all'evasione, investimenti. Lo chiede il Pd, in un documento che sintetizza le richieste del partito di Pier Luigi Bersani in vista di un «iter parlamentare che si presenta come un sentiero molto stretto». 


Ecco nel dettaglio le richieste dei Democratici al Governo Monti:

1 Pensioni
Innalzare l'ammontare della pensione che sarà rivalutata in base al costo della vita; rallentare l'applicazione della riforma sulle pensioni di anzianità e tenere in debito conto la situazione dei lavoratori che hanno cominciato l'attività da giovanissimi e dei lavoratori anziani che hanno perso il lavoro. 


2 Casa
Innalzare la soglia di esenzione per l'Ici sulla prima casa, in modo da favorire i meno abbienti. 


3 Evasione
Misure più concrete di lotta all'evasione fiscale. 


4 Investimenti
Uno spazio nel patto di stabilità interno per permettere ai Comuni di fare alcuni lavori, per esempio la messa in sicurezza e l'adeguamento ambientale ed energetico delle scuole. 

Il Pd indica anche la fonte delle risorse per questi interventi: irrobustire il prelievo sui capitali scudati (ora è appena l'1,5 per cento); fare rapidamente un accordo con la Svizzera per tassare i capitali italiani nelle banche elvetiche, seguendo l'esempio di Usa e Germania; vendere le frequenze tv invece di regalarle; reintrodurre almeno una o due delle misure contro l'evasione fiscale approvate dal governo Prodi e abolite subito da Berlusconi. 


Il documento dei Democratici, "L'Italia prima di tutto". Uscire dall'emergenza, preparare la ricostruzione», sottolinea che


 «Berlusconi ci ha portato a un centimetro dal fallimento, 
con il rischio di restare senza stipendi, senza pensioni 
e con le imprese e le famiglie al collasso. 
La manovra d'emergenza per evitare questo esito 
è inevitabilmente dura. Ma poteva essere più equa». 


Si ricordano inoltre i temi «già imposti» dal Pd «come la tassazione dei capitali scudati, la tracciabilità nei pagamenti, l'abbassamento di un anno dei contributi previsti per le pensioni di anzianità (prima la manovra prevedeva 43 e 42) , la copertura fino alla pensione dei lavoratori in mobilità. Ma non basta». 


Il Pd «garantirà responsabilmente il proprio sostegno
per evitare il fallimento,
 ma lavora per mettere, per quanto possibile, 
più equità nell'intervento deciso dal Governo Monti». 

Sul sito del Partito Democratico inoltre, potete trovare un approfondimento a cura del responsabile economia e lavoro Stefano Fassina.
DoppiaM

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