Rifiuti, nessun miracolo...
Il governo è allo sbando, non riesce più a contenere i risvolti delle false promesse che fatto in tutto il Paese.
In Campania in particolare, il Premier stesso si era esposto in prima persona assicurando che avrebbe risolto il problema dei rifiuti in tempo da record. Nulla di fatto.
A Terzigno e Boscoreale, in provincia di Napoli, la situazione rifiuti non è più sostenibile e gli scontri tra la polizia e i cittadini negli ultimi due giorni non accennano a diminuire. A scatenare la nuova ondata di proteste è stata la decisione dei parlamentari del Pdl campano, insieme con il governatore Stefano Caldoro e i presidenti delle Province di Napoli, Avellino e Salerno, Cesaro, Sibilia e Cirielli, di dare il via libera alla seconda discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, in località Cava Vitelli. Un via libera che non è affatto andato giù ad amministratori locali e alle popolazioni, che denunciano i gravissimi disagi già provocati dalla prima discarica aperta, che sarebbe causa dell'inquinamento delle falde acquifere e dalla quale provengono da mesi miasmi insopportabili.
La situazione allarmante di queste ore é il frutto di mesi di propaganda e dilettantismo, di promesse di ogni tipo fatte durante le campagne elettorali, del tradimento di sindaci e presidenti di Provincia lasciati senza risorse davanti alle nuove responsabilità, di messaggi contraddittori inviati alle comunità locali, generando confusione e tensione di cui si avvantaggiano teppisti e criminalità organizzata.
Oggi poi Gaetano Pecorella, parlamentare del PDL e presidente della commissione di inchiesta sui rifiuti, dice una cosa che molti avevano capito da tempo: a Napoli non c'era stato nessun miracolo berlusconiano...
In Campania in particolare, il Premier stesso si era esposto in prima persona assicurando che avrebbe risolto il problema dei rifiuti in tempo da record. Nulla di fatto.
A Terzigno e Boscoreale, in provincia di Napoli, la situazione rifiuti non è più sostenibile e gli scontri tra la polizia e i cittadini negli ultimi due giorni non accennano a diminuire. A scatenare la nuova ondata di proteste è stata la decisione dei parlamentari del Pdl campano, insieme con il governatore Stefano Caldoro e i presidenti delle Province di Napoli, Avellino e Salerno, Cesaro, Sibilia e Cirielli, di dare il via libera alla seconda discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, in località Cava Vitelli. Un via libera che non è affatto andato giù ad amministratori locali e alle popolazioni, che denunciano i gravissimi disagi già provocati dalla prima discarica aperta, che sarebbe causa dell'inquinamento delle falde acquifere e dalla quale provengono da mesi miasmi insopportabili.
La situazione allarmante di queste ore é il frutto di mesi di propaganda e dilettantismo, di promesse di ogni tipo fatte durante le campagne elettorali, del tradimento di sindaci e presidenti di Provincia lasciati senza risorse davanti alle nuove responsabilità, di messaggi contraddittori inviati alle comunità locali, generando confusione e tensione di cui si avvantaggiano teppisti e criminalità organizzata.
Oggi poi Gaetano Pecorella, parlamentare del PDL e presidente della commissione di inchiesta sui rifiuti, dice una cosa che molti avevano capito da tempo: a Napoli non c'era stato nessun miracolo berlusconiano...