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We are far from impotent

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Nel Regno Unito un'indagine commissionata dal Guardian ha rilevato che in questo momento i britannici sono apatici nei confronti della politica e dei politici, infuriati nei confronti della classe politica e delle promesse non mantenute. I cittadini non si sentono affatto comprensivi verso i politici, anche nel caso in cui riescano a capire le difficoltà che questi possono attraversare nel loro lavoro. L'indagine di Ilvo Diamanti per Demos , ricalcano questa situazione.  Adam Lent, capo di un gruppo di ricerca alla Royal Society for the encouragement of Arts, ha offerto un valido contributo sulle possibili ragioni della rabbia dei cittadini britannici. I dati, dal punto di vista del caso britannico, non sono molto dissimili da quanto rilevato almento sette anni prima, ma evidenziano che chiunque si decida ad occuparsi di politica dovrà armarsi di pazienza perché  verrà sempre disprezzato dal cittadino medio. Dall'altro la democrazia rappresentativa, come

Rottura del rapporto partiti-società

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Dobbiamo prendere atto che il rapporto partiti-società è entrato in crisi in Italia, ma anche in tutta Europa. Forse in Italia la crisi di questo rapporto è molto più acuta con forti sentimenti di antipolitica ed un rapporto deteriorato causato dalla riemersione del fenomeno della corruzione, dall’uso improprio dei rimborsi elettorali e i privilegi della politica. Ormai tutti condividono che il deterioramento di questo rapporto tra politica e società parta dagli ultimi venti anni. In questi venti anni abbiamo osservato una serie ininterrotta di aspettative disattese: alla vigilia delle elezioni politiche i cittadini avevano una certa fiducia nell’aspettativa per un cambiamento di governo e l’avvio di riforme per rimodernare il nostro Paese. Ma dopo alcuni mesi dalle elezioni, la cosiddetta “luna di miele” con il governo finiva e si tornava in un clima di sfiducia nei confronti della Politica, osservando una serie continua di aspettative disattese.   Infatti in Europa l’Italia è l’

Renzi mette le carte sul tavolo: "Non c'è tempo da perdere, partiamo!"

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Pian piano rientrano tutti dalle feste. La classe dirigente è tornata quest'oggi in Parlamento. Il segretario PD Matteo Renzi però non ha voluto perdere tempo, si è rimesso subito al lavoro ieri mattina inviando una lettera a tutti i segretari degli altri partiti illustrando tre idee del Partito Democratico sulla riforma della Legge elettorale: d oppio turno come i sindaci, modello spagnolo con premio di maggioranza e circoscrizioni piccole, rivisitazione della legge Mattarella con premio di maggioranza al posto del recupero proporzionale. Dopo l'annuncio via tweet, Renzi ha spiegato in una conferenza stampa che "adesso le carte sono sul tavolo, il due gennaio, se si vuole, in 1 5 giorni, un mese, si può chiudere. Il Pd ci sta. Con questo nuovo impegno togliamo qualche alibi a chi intende rinviare la discussione. Con il passaggio di oggi se davvero c’è volontà politica di chiudere, si chiude nel giro di qualche settimana ”. Da settimana prossima il PD sarà disponi

Gli auguri di buon anno del Segretario

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 Ciao a tutti,   poche righe per augurarvi BUON 2014!   L’anno che si conclude forse sarà un anno da ricordare, nonostante il fatto che in Italia si è raggiunto l’apice della crisi, che ormai sta durando da più di cinque anni.   Dal punto di vista politico abbiamo avuto molti alti e bassi: a livello nazionale le elezioni politiche siamo riusciti a non vincerle, siamo stati capaci a non far eleggere Prodi a Presidente della Repubblica (il “Padre Nobile” del nostro partito) e, ciliegina sulla torta, abbiamo fatto un governo di “larghe intese”, da me, tuttora, osteggiato come osteggiai, l’anno prima, il Governo tecnico di Monti. Fortunatamente per il nostro partito l’anno è finito in meglio con la grande partecipazione popolare alle Primarie dell’8 Dicembre.   A livello locale invece abbiamo avuto molte più soddisfazioni con la grande vittoria di Marco Troiano per l’elezione a Sindaco ed un Consiglio comunale molto rinnovato, con persone alla loro prima espe

Bosco in piazza

In effetti la nostra piazza a volte appare fin troppo spoglia. Immergerla nel verde , con aiuole, piccoli orti ed alberi avrebbe il suo perché.

La protesta di Chaouki a Lampedusa

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Il 22 dicembre il deputato del Pd di origini marocchine Khalid Chaouki è entrato per protesta nel centro di prima accoglienza di Lampedusa. Chaouki ha chiesto il trasferimento degli oltre 200 ospiti verso strutture più adeguate. “Io non mi muoverò da qui fino a quando il Cpa non torna al ruolo che gli è assegnato dai trattati internazionali: un centro di transito, dove la permanenza non può superare le 96 ore”, ha detto all’Ansa . La sua protesta arriva dopo la pubblicazione di un video di denuncia contro le condizioni disumane in cui vengono tenuti i migranti a Lampedusa, trasmesso dal Tg2 il 17 dicembre. Khalid Chaouki ha scritto una lettera al quotidiano La Stampa per raccontare la sua prima notte nel centro. Qui, per legge, le persone possono rimanere per un massimo di 96 ore, non uno, due o addirittura tre mesi. Una situazione di totale illegalità. Così come teoricamente i profughi non potrebbero essere trattenuti. Questo non è un Cie – un Centro di identific

Buon Natale, con i nostri auguri scomodi

Buon Natale a tutti voi democratici, a chi non lo è, e ci legge ogni giorno. Auguri scomodi per questo Natale usando le parole di Don Tonino Bello, laicamente, sempre necessarie. Ci si vede tra qualche giorno.

Se cambia il ciclo del lavoro l'articolo 18 non è un problema

Ci sono parole, nel contesto politico e giornalistico, intorno alle quali scatta una sorta di riflesso incondizionato nell'opinione pubblica, con una superficialità le cui responsabilità vanno ricercate sicuramente nell'accanimento dei giornali nella ricerca del titolo ad effetto, e in una paura che in questi anni si è andata diffondendo dinnanzi ad alterazioni del nostro sistema giuridico per tornaconti personali. Succede quando si parla di Costituzione, succede quando, tornando ad un caso recente, si parla di articolo 18 e mercato del lavoro. A questo proposito riportiamo un ragionamento derivante da un articolo del quotidiano Europa , firmato da Ivan Scalfarotto. Cerchiamo di capire su cosa giri questa famosa e antichissima polemica sull’articolo 18. La questione, messa giù brutalmente, è se consentire agli imprenditori di assumere senza il vincolo dell’inamovibilità sia garanzia di un aumento dell’occupazione. Comprendere, in altre parole, se i datori di lavoro sa

Il 2013 visto dall'obiettivo fotografico.

Il 2013 raccontato dalle sapienti mani dei fotografi Reuters.

Sui forconi

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Ma chi c’è veramente dentro il movimento del 9 dicembre, i cosiddetti “Forconi ”. Sono forse autoritari, fascisti, violenti! Non si sa chi li comandi. Di certo è un movimento di poveri e di impoveriti, formato da piccoli imprenditori, autotrasportatori, commercianti, agricoltori, ma anche  da precari e disoccupati. Sono il risultato della crisi economica di questi anni con la conseguente evoluzione della globalizzazione e della finanza che sta togliendo il terreno sotto i piedi a tutti, senza sostituirlo con nient’altro. Tutte queste persone si sono unite dalla disperazione economica, dall’arrabbiatura nei confronti dei partiti e dall’odio contro l’Europa dei tecnocrati. Sono un mix di rivendicazioni anche giuste, di ribellismo autarchico e banale opportunismo e sono quindi facile preda di forze antidemocratiche. Inoltre tra chi oggi accende la miccia in piazza contro la “globalizzazione” potrebbe esserci anche chi in passato si è arricchito illegalmente .  

Sulle slot-machine occorre rimediare. Subito

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Mentre i piccoli comuni si attrezzano , con i pochi mezzi a disposizione, per combattere la ludopatia, incentivando i bar a rinunciare agli introiti da essa derivanti, mentre organizziamo come poche settimane incontri su questo tema, il Senato approva un'emendamento del Nuovo CentroDestra devastante che annulla gli sforzi fatti a livello locale. Inserito all'interno del Decreto Salva-Roma , è stato approvato grazie anche ai voti del Partito Democratico, l'emendamento prevede che lo Stato decurti i trasferimenti agli enti locali che hanno adottato dei regolamenti per limitare la diffusione di slot machine, videolotterie e simili (è accaduto, solo per citare alcuni esempi, in Lombardia o Toscana), qualora queste disposizioni riducano il gettito erariale o generino contenziosi con gli operatori del settore. Una norma sulla quale si è scatenata l'ira sul web, e sulla quale si annuncia battaglia nel passaggio alla Camera dopo la dura reazione del M5S in primo luog

I primi obiettivi della nuova segreteria del PD

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Alle 7:30 di stamattina, come la volta precedente, si è tenuta la seconda riunione della segreteria Pd. Una riunione di un paio di ore per definire i temi fondamentali delle prossime settimane, che si focalizzeranno su riforma elettorale e lavoro .   Come riferito dalla responsabile ai trasporti Debora Serracchiani, dal punto di vista della riforma elettorale un primo risultato è stato lo spostamento alla Camera della riforma, cercando di mantenere la promesse di compatibilità con la scadenza di fine gennaio, che dipenderà comunque dalla commissione Affari costituzionali di Montecitorio.  Per quanto riguarda il lavoro si sta lavorando ad una riforma che vada oltre l'articolo 18. Dalle parole della stessa Serracchiani:  “E’ estremamente riduttivo parlare solo di articolo 18- ha aggiunto -. Abbiamo l'ambizione di creare lavoro e tutte le azioni necessarie saranno valutate. È uno degli obiettivi che ci siamo posti quando abbiamo parlato di un patto alla tedesca

La classifica mondiale della libertà di Stampa

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L’Italia è al 57° posto. ( via Internazionale )

I dati sulla povertà obbligano il Pd a produrre una risposta politica

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“I dati diffusi dall’Istat sul fatto che 1 italiano su 3 è a rischio di povertà confermano che ci troviamo di fronte ad una crisi molto grave. In questo ambito si nota un peggioramento sensibile tra il 2011 e il 2012”. E’ il commento del responsabile economico del Pd, Filippo Taddei , ai dati Istat sulla povertà diffusi dall’Istituto. “Esiste però un segnale ancor più critico in questa notizia: l'incremento del rischio povertà è dovuto soprattutto alle persone "in famiglie severamente deprivate", quelle che presumibilmente sono scivolate dalla condizione di sotto-occupazione a quella di disoccupazione. Questo si aggiunge al rischio povertà molto diffuso tra le persone che lavorano”. Per Taddei “è un segnale estremamente preoccupante che ci informa che il lavoro non è più centrale nella società italiana. Il Partito democratico è obbligato a produrre una proposta politica che sostenga lavoratori e disoccupati. Dobbiamo ridare la speranza ai cittadini italia