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Scoperti i responsabili dello sversamento nel Lambro di fine marzo

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foto dal sito della Provincia di Monza e Brianza A fine marzo ne avevamo parlato anche noi, qui . Ci riferiamo ai tre sversamenti che avevano interessato il fiume Lambro: era il 20 marzo quando sostanze nerastre avevano interessato il torrente Bevera, a valle dell’abitato di Renate; una macchia preoccupante, confluita poi nel Lambro , che aveva allarmato numerosi cittadini anche del capoluogo monzese. Ora la scoperta dell'origine di questo sversamento : la fuoriuscita di coloranti da parte dello scolmatore della rete fognaria pubblica, in cui alcune aziende della zona di Renate riversano le proprie acque reflue. E questo grazie alle indagini svolte dalla Polizia Provinciale e dalle guardie ecologiche volontarie. Come avevamo già scritto, le abbondanti pioggie del periodo avevano messo in difficoltà lo scolmatore, che poi non ha retto all’impatto provocato dal massiccio svuotamento di alcune vasche di decantazione utilizzate per depurare le acque di scarico in u

Metà delle acque italiane è avvelenata

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foto da www.ilcittadinomb.it Abbiamo parlato diffusamente dalle pagine di questo blog dell'inquinamento del fiume Lambro. Schiuma bianca o olio che sia, il problema è sempre lo stesso: lo sversamento, nelle acque del Lambro, di sostanze che spesso arrivano dagli scarichi delle aziende del territorio.  Il quotidiano La Stampa  ci racconta di come la metà delle acque italiane sia avvelenata. Ancora più evidente, rispetto al passato, lo stato di contaminazione delle acque italiane superficiali e sotterranee: nel 2010 sono stati rinvenuti residui nel 55,1% dei 1.297 punti di campionamento delle acque superficiali e nel 28,2% dei 2.324 punti di quelle sotterranee, per un totale di 166 tipologie di pesticidi - a fronte dei 118 del biennio 2007-2008 - individuati nella rete di controllo ambientale delle acque italiane. È questa la situazione descritta dall’Ispra nel Rapporto nazionale Pesticidi nelle Acque 2013, realizzato dall’istituto sulla base delle informazioni fo

Attacco al Lambro

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foto da www.ilcittadinomb.it E tre. Il Lambro è di nuovo sotto attacco. Dopo l'episodio del 6 febbraio e quello del 18 marzo, mercoledì pomeriggio il tratto monzese del Lambro si è colorato di una sostanza nera oleosa, con piccole macchie di schiuma bianca. Schiuma bianca o olio che sia, il problema è sempre lo stesso: lo sversamento, nelle acque del Lambro, di sostanze che spesso arrivano dagli scarichi delle aziende del territorio. La Polizia provinciale, l'altro giorno, ha messo sotto controllo un'azienda tessile e una meccanica, già in passato sottoposte a controllo nei comuni di Renate e Veduggio. Anche la pioggia dei giorni scorsi ha dato il suo contributo , con il livello di acqua che aumenta e non consente ai depuratori di trattenere le sostanze più leggere. Ma di sicuro c'è chi non si preoccupa di fare le cose per bene e non ha cura dell'ambiente e della qualità del nostro territorio. Dai casi più rilevanti degli anni scorsi (vedi Lombarda Pe

Ancora uno sversamento nel Lambro

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foto da www.ilcittadinomb.it La foto qui sopra, tratta dal sito de Il Cittadino, è stata scattata venerdì scorso, quando alcuni residenti del quartiere Grazie Vecchie hanno segnalato queste onde di schiuma bianca.  Sul posto sono arrivati prima i Carabinieri e poi una pattuglia della Polizia provinciale, seguiti poi dai funzionari dell’Arpa, che hanno raccolto alcuni campioni per verificare l’origine e la composizione della schiuma. Il comandante della Polizia locale ha parlato di sversamento di sapone e detersivi, probabilmente causato dalla pioggia di questi giorni, con gli impianti fognari e il depuratore che non hanno filtrato queste sostanze più leggere. L’allarme è cessato verso la fine del pomeriggio, ma la polizia provinciale ha comunque monitorato la situazione anche nei giorni successivi. Le preoccupazioni ed il monitoraggio delle acque derivano dagli eventi di questi ultimi anni, che hanno colpito il Lambro a Monza; ci sono state tre ondate successive di schiuma

Ilva di Taranto, le cifre di una tragedia

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Si attendeva una bufera, è arrivato un ciclone. Scrive così, oggi, La Stampa, nel commentare le 101 pagine del Rapporto Sentieri, commissionato dall’Istituto superiore di Sanità e relative agli effetti dell'inquinamento dell'Ilva sulla popolazione di Taranto, presentate ieri dal Ministro della Salute, Renato Balduzzi. Il rapporto si riferisce al periodo 2003-2009, e le cifre sono da brividi : +14% di mortalità per gli uomini e +8% per le donne per tutte le cause rispetto alla media in Puglia. Per gli uomini +14% per tutti i tumori, +14% per le malattie circolatorie, +17% per quelle respiratorie, +33% per i tumori polmonari, +419% per i mesoteliomi pleurici. Per le donne invece, +13% per tutti i tumori, +4% per le malattie circolatorie, +30% per i tumori polmonari, +211% per il mesotelioma pleurico. E per i bambini si registra un incremento del 20% della mortalità nel primo anno di vita rispetto alla media pugliese, che diventa 30-50% per la contrazione di malattie di

Lombarda Petroli: inizia il processo per il disastro del Lambro

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Oggi è il giorno della prima udienza preliminare nel processo che, a Monza, riguarda lo sversamento di veleni dalla Lombarda Petroli nel Lambro, avvenuto due anni fa. Ci sono due richieste di patteggiamento , avanzate dagli addetti alla contabilità dell'ex raffineria di Villasanta, mentre gli altri quattro imputati vanno a processo ordinario e risponderanno dell'accusa di disastro doloso . Sono gli amministratori della società, il "direttore di fatto" dello stabilimento e il custode. Secondo l'inchiesta, gli amministratori avrebbero favorito lo sversamento per evitare sanzioni fiscali, e per coprire così gli ammanchi di carburante, non contabilizzati nei registri fiscali della società. Quattordici enti , dal Ministero dell'Ambiente alle Regioni Lombardia ed Emilia, passando per la Provincia di Monza, si sono costituiti in giudizio . Qui un approfondimento de Il Cittadino online.

Lombarda Petroli: fine delle indagini

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La Lombarda Petroli è una raffineria, nata sul finire della Seconda Guerra mondiale, in disuso dagli anni 80 che raggiunse il suo picco produttivo nel 1965, dopo l’accordo con la francese Total, grazie al quale riuscì a pompare qualcosa come un milione e mezzo di tonnellate di combustibile. Nel Febbraio 2010 ci fu uno sversamento da tre depositi della raffineria di Villasanta vicino a Monza. nel fiume lambro finirono migliaia di metri cubi di petrolio e gasolio “Un disastro ambientale senza precedenti per l’ecosistema del fiume Lambro che ne pagherà a lungo le conseguenze” fu il commento di Legambiente Ieri i i pubblici ministeri della Procura di Monza Emma Gambardella e Donata Costa hanno firmato gli avvisi di fine indagine per l'ecodisastro della Lombarda Petroli di Villasanta risalente alla notte tra il 22 e il 23 febbraio del 2010, quando circa 2.600 tonnellate di idrocarburi e olii vennero sversati nel Lambro provocando un disastro ambientale. Lo racconta Il Cittadino di

Milano: il debutto di area C, lo smog e la neve chimica

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“È andata bene, Area C può funzionare, abbiamo ridotto il traffico del 33%. Gli ingressi dei veicoli dalle 7:30 alle 12:30 sono diminuiti, passando da 56mila della settimana scorsa a 37.600 registrati questa mattina dalle telecamere ai varchi di entrata nella Cerchia dei Bastioni”. Questo il commento dell’assessore alla Mobilità, ambiente, arredo urbano e verde, Pierfrancesco Maran sulla prima giornata del provvedimento sperimentale di congestion charge Area C, introdotto dall’Amministrazione comunale per liberare Milano dalla morsa del traffico. Area C ( qui per saperne di più) è entrata in vigore ieri e sarà attiva in via sperimentale per 18 mesi dal lunedì al venerdì (feriali), dalle 7.30 alle 19.30. I veicoli privati e commerciali saranno soggetti a nuove regole per accedere alla ZTL Cerchia dei Bastioni. Area C vuole migliorare le condizioni di vita per chi vive, lavora, studia e visita la città. I suoi obiettivi sono: ridurre il traffico nella ZTL Cerchia dei Bastioni

Lo smog nelle nostre città

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La qualità dell'aria delle nostre città non accenna a migliorare. Ormai si è perso anche il conto dei giorni di sforamento, nell’area metropolitana milanese, dei valori massimi delle polveri sottili. Ieri, in Provincia di Milano, 74 Sindaci (su 134) della Provincia di Milano hanno deciso per alcune misure comuni : da domani a martedì prossimo, weekend escluso, diesel Euro 3 fermi a Milano e in 70 Comuni milanesi. Se dalle 8.30 alle 18 i privati non potranno circolare, via libera invece a commercianti e artigiani dalle 10 alle 18. E, sempre da domani, un grado (da 22 a 21) e un'ora (da 14 a 13) in meno di accensione delle caldaie nelle case e negli edifici pubblici e industriali , oltre alla stretta sulle porte sempre aperte dei negozi. «Un piccolo passo necessario per fare grandi passi», ha detto ieri il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia , dopo che il Comune ha rinunciato ai passi più decisi che aveva ipotizzato in precedenza. Dal tavolo è scaturita anche una lette

Ancora veleni nel Lambro

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foto da www.ilcittadinomb.it Un nuovo attentato al fiume Lambro. Sabato pomeriggio ci sono stati i primi segni del nuovo attentato, con una vera e propria moria di pesci, avvelenati da una sostanza oleosa. Il massiccio avvistamento di pesci morti, o morenti è stato fatto nel tratto di fiume che attraversa la città di Monza , nelle zona tra le Grazie Vecchie, il ponte dei Leoni, e giù lungo la passerella dei mercanti. Sono in corso le indagini dei Carabinieri per scoprire l'esatta composizione della massa oleosa e le origini dell'inquinamento. Non è escluso, che vista la piena e le cattive condizioni del tempo dei giorni scorsi, ignoti abbiano pensato di riversare nel Lambro liquidi, veleni, che si sarebbero dispersi non lasciando tracce. Non è, purtroppo, il primo attentato al Lambro, negli ultimi anni colpito da un numero troppo elevato di episodi di questo tipo.

Smog: un nuovo record negativo

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Aria fuorilegge 56 giorni su 68 : se il 2010 era stato disastroso , il 2011 è iniziato allo stesso modo. E nel frattempo, zero multe, corrispondenti a zero controlli sull'obbligo di andare a 70 all'ora sulle strade provinciali. Due dati, illustrati ieri da giornali di schieramento diverso , per confermare che su alcuni temi sarebbe necessario andare oltre le misure spot e fare davvero qualcosa di concreto . Repubblica: Giornale:

Monza&Milano e l'inquinamento dell'aria.

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Dopo Monza , che nei primi giorni dell’anno, ha fatto registrare una serie di picchi da record (ci sono stati 12 giorni consecutivi di superamento del valore limite di PM10 previsto dell’organizzazione mondiale della sanità) ora tocca a Milano . Il traffico è uno dei principali produttori di gas inquinanti ed è su questo fattore che le amministrazioni pubbliche devono intervenire per tutelare la salute delle persone ma le amministrazione comunali di Monza e di Milano si nascondono dietro alle modeste disposizioni regionali o palliativi quali le "domeniche a piedi". Diventa imprescindibile convincere i cittadini, che è possibile muoversi in modo efficace e soddisfacente anche senza usare l’automobile. Diventa quindi indispensabile promuovere politiche in tal senso e cioè fornire loro tutte le strutture ed i mezzi alternativi possibili all’auto. Inoltre le "domeniche a piedi" sono inutili senza un coordinamento di tutta l'area metropolitata che si estende d

Smog, già peggio dell'anno scorso

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Siamo stati dunque fuorilegge anche nel 2010, anche se con valori decisamente più bassi degli anni trascorsi. E' il caso di sperare che nel 2011 ci metteremo in regola con i parametri europei? Era questa la domanda che ci siamo fatti all'inizio dell'anno. Beh, diciamo che l'inizio non è incoraggiante : a Milano abbiamo avuto quattordici giornate fuorilegge su sedici. Abbiamo fatto peggio rispetto all’anno scorso, quando fino a metà gennaio la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo era stata superata “solo” dieci volte. Complice il meteo, che non promette pioggia neppure per i prossimi giorni, il 2011 è partito malissimo.

Smog, i conti del 2010

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Monza batte tutti i capoluoghi lombardi quanto a giornate di superamento della soglia di 50 microgrammi/mc per le polveri sottili nel corso del 2010: 92 le giornate irrespirabili nel capoluogo brianzolo, contro le 35 tollerate stando ai parametri europei. Dopo di lei Brescia (89 giornate) e Milano (87). Degli altri capoluoghi, vanno male Mantova, Bergamo e Lodi, un po' meglio Pavia, mentre un'aria migliore è quella che soffia a Varese, Como e Lecco, con valori medi accettabili e un numero di superamenti contenuto, sebbene superiore al valore tollerato. Decisamente migliore la situazione a Sondrio, mentre non si classifica Cremona, città in cui le centraline ARPA sono da tempo fuori servizio. Sono questi i dati sull'inquinamento, forniti da Legambiente Lombardia. Siamo stati dunque fuorilegge anche nel 2010, anche se con valori decisamente più bassi degli anni trascorsi. E' il caso di sperare che nel 2011 ci metteremo in regola con i parametri europei?

Lambro, tre attentati in un giorno

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Salgono a tre gli attentati al fiume Lambro nelle ultime 24 ore. Dopo lo sversamento di carburante avvenuto lo scorso febbraio, ora tocca ai detersivi. Lunedì pomeriggio un manto bianco di schiuma ha attraversato le acque brianzole fino al ponte dei Leoni di Monza. Ieri , a partire dalle 13, le acque del Lambro sono state invase da una densa macchina nera a Briosco e successivamente da ulteriore schiuma biancastra che verso le 15 ha totalmente ricoperto il letto del fiume. « Il Lambro non è la pattumiera della Brianza, ma una risorsa del territorio – tuona il Presidente della Provincia Dario Allevi - I continui episodi degli ultimi mesi sono da condannare quali veri e propri attentati al patrimonio naturale della Brianza ».