Lombarda Petroli: fine delle indagini


La Lombarda Petroli è una raffineria, nata sul finire della Seconda Guerra mondiale, in disuso dagli anni 80 che raggiunse il suo picco produttivo nel 1965, dopo l’accordo con la francese Total, grazie al quale riuscì a pompare qualcosa come un milione e mezzo di tonnellate di combustibile.

Nel Febbraio 2010 ci fu uno sversamento da tre depositi della raffineria di Villasanta vicino a Monza. nel fiume lambro finirono migliaia di metri cubi di petrolio e gasolio

“Un disastro ambientale senza precedenti per l’ecosistema del fiume Lambro che ne pagherà a lungo le conseguenze” fu il commento di Legambiente

Ieri i i pubblici ministeri della Procura di Monza Emma Gambardella e Donata Costa hanno firmato gli avvisi di fine indagine per l'ecodisastro della Lombarda Petroli di Villasanta risalente alla notte tra il 22 e il 23 febbraio del 2010, quando circa 2.600 tonnellate di idrocarburi e olii vennero sversati nel Lambro provocando un disastro ambientale.

Lo racconta Il Cittadino di Monza e Brianza

Si profila il rinvio a giudizio per Giuseppe e Rinaldo Tagliabue, i proprietari della ex raffineria oggi centro stoccaggio di carburanti. Ai due viene contestata l'accusa di disastro doloso punito con la reclusione fino a 12 anni. Tra gli indagati, anche due dipendenti dell'azienda cui vengono imputati reati fiscali e il custode per presunta omessa sorveglianza.

Secondo la Procura i fratelli Tagliabue avrebbero favorito lo sversamento, forse servendosi di due dipendenti, per evitare che da un imminente controllo dell'Agenzia delle Dogane venisse a galla una presunta contabilità parallela. Non ci sarebbe infatti stata corrispondenza tra quanto contenuto nei serbatoi e quanto indicato nei registri di entrata e uscita delle sostanze e il conseguente pagamento delle accise. Una discrepanza che avrebbe potuto portare guai ai Tagliabue con pesanti sanzioni fiscali e conseguenze penali.

Un'accusa che i due petrolieri hanno sempre respinto con vigore ai pm, che avevano chiesto anche il fallimento della società dopo la scoperta di un arretrato di Iva non pagara per 900mila euro.

Intanto domani a Monza, alle 20,45, in via Santa Maddalena 7, verrà proiettato Ciar Cumè l'acqua del Lamber (Chiara come l'acqua del Lambro), un documentario prodotto da Legambiente. Si tratta di «un viaggio di 130 km per raccontare la vita che scorre lungo il Lambro: scoprire quando l'equilibrio fra l'uomo e questo fiume si è spezzato, e trovare una speranza per il futuro attraverso i ricordi di chi vive lungo le sue sponde».

Lorenzo Baio, di Legambiente Lombardia, dice che «la speranza è che questo documentario possa contribuire a tenere alta l'attenzione su questo fiume e i suoi problemi come l'inquinamento, la cementificazione e l'abbandono ma anche mostrare le bellezze che il Lambro può regalare».

Il Partito Democratico Lombardo evidenzia infine come "sia stato in fondo semplice provocare un disastro di tale portata mettendo a rischio non solo l’ecosistema del Lambro, ma di un contesto ben pù ampio e come il sistema di controlli a tutti i livelli, soprattutto preventivi, abbia lasciato molto a desiderare".

Infatti l’azienda, prima dell’incidente, era stata declassata e non era più sottoposta a tutti gli obblighi previsti dalla Legge Seveso sulle aziende a rischio di incidente rilevante.

DoppiaM

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