Attacco al Lambro

foto da www.ilcittadinomb.it

E tre. Il Lambro è di nuovo sotto attacco.

Dopo l'episodio del 6 febbraio e quello del 18 marzo, mercoledì pomeriggio il tratto monzese del Lambro si è colorato di una sostanza nera oleosa, con piccole macchie di schiuma bianca.

Schiuma bianca o olio che sia, il problema è sempre lo stesso: lo sversamento, nelle acque del Lambro, di sostanze che spesso arrivano dagli scarichi delle aziende del territorio. La Polizia provinciale, l'altro giorno, ha messo sotto controllo un'azienda tessile e una meccanica, già in passato sottoposte a controllo nei comuni di Renate e Veduggio.

Anche la pioggia dei giorni scorsi ha dato il suo contributo, con il livello di acqua che aumenta e non consente ai depuratori di trattenere le sostanze più leggere.

Ma di sicuro c'è chi non si preoccupa di fare le cose per bene e non ha cura dell'ambiente e della qualità del nostro territorio. Dai casi più rilevanti degli anni scorsi (vedi Lombarda Petroli) agli episodi di queste settimane, la matrice è la stessa: fregarsene dell'ambiente.

Ma a rimetterci siamo tutti noi.

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