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Alle iscritte e agli iscritti al PD in Lombardia

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Care democratiche, cari democratici, vi assicuro che stiamo facendo il possibile per far cambiare idea a chi manifesta l'idea di lasciare il PD. L'appello lombardo all'unità, promosso da me e dai Segretari provinciali, è stato firmato da più di 600 Segretari di Circolo. Ma alcuni, purtroppo, hanno già scelto. E' sembrato che la vera richiesta fosse quella della non ricandidatura di Matteo Renzi. Francamente inaccettabile. Per questo, pur non condividendo le argomentazioni esposte nel suo intervento, ho appreso con favore la candidatura di Michele Emiliano per la Segreteria. È la dimostrazione che chi vuole proporsi come alternativa a Renzi e alle sue proposte lo può fare dall'interno, perché il nostro è un partito plurale e c'è spazio per posizioni diverse. Ora abbiamo davanti tre mesi di Congresso, in cui la porta dovrà rimanere spalancata. Ci dovrà essere un dibattito vero e partecipato per costruire politiche che aiutino chi ha pagato a caro prez

Ancora molta confusione nel mondo Pd. In attesa della Direzione di questa mattina.

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Non è un fase facile per il Pd e non è nemmeno troppo chiara , a ben vedere. Ne siamo stati testimoni in questi giorni in cui sono rimbalzate notizie, poi smentite e poi riproposte sui giornali.  Ciò che sappiamo di certo  è che domenica c’è stata l’Assemblea nazionale del Pd, che una scissione non c’è stata (ancora?) e che per oggi è convocata la Direzione per partire con la fase congressuale. In questi giorni i giornali sono pieni di date, retroscena e virgolettati.  Secondo la  Repubblica  e la  Stampa  ci sarebbe già una data per le primarie: il 7 maggio. E alcuni giornali si spingono oltre, ipotizzando anche una data per le elezioni, prontamente smentita da fonti del Pd che ritengono la notizia completamente infondata. Secondo i quotidiani, Renzi non sarebbe preoccupato da una possibile scissione, semplicemente perché non la ritiene un’ipotesi realmente fattibile: “ Resteranno, vedrà . Stavolta non serviva fare niente, è bastato stare fermi e vedere il bluff”, tanto più c

Indetto il Congresso. Domani in Direzione nomina della Commissione di garanzia

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“La parola chiave che propongo oggi è: rispetto”. Con queste parole Matteo Renzi, ha aperto, da segretario dimissionario, i lavori dell’Assemblea del Partito democratico. “E’ una delle parole più belle, richiama al guardarsi intorno, dentro, negli occhi. Avere rispetto è una delle prime cose che i genitori insegnano ai figli. Una comunità politica deve scegliere di rispettarsi sempre e praticare il rispetto nei confronti della comunità di militanti e iscritti che, senza chiedere niente, passano le serate a organizzare le campagne elettorali e le feste dell’Unità e chiedono a noi di rispettarci. In questi mesi il Pd non si è rispettato, ha buttato del tempo, ha bestemmiato il suo tempo, ha perso l’occasione per parlare fuori. Guardiamoci negli occhi rispettandoci e proviamo a capire se esiste lo spazio per immaginare un domani”. “Il Pd ha perso l’occasione per aprire le finestre e parlare fuori. Ora dico, senza distinzioni: fermiamoci”, ha detto il segretario dimissionario.”Fuor

Abbiamo bisogno del vero Partito democratico

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Care democratiche, cari democratici sono giorni molto faticosi per il nostro partito. Purtroppo assistiamo quotidianamente a uno scontro nel gruppo dirigente allargato che non fa bene al nostro Partito e non fa bene al paese. La difficoltà nell'avere luoghi di discussione veri e riconosciuti, le difficoltà nel sentirsi parte di una cultura "democratica" comune si stanno facendo sentire con tutta la loro forza.  I temi che abbiamo di fronte non sono banali: la durata del governo in carica, a guida PD, e della legislatura, non può essere liquidato come una corsa alla pensione per i parlamentari. La legislatura aveva effettivamente la sua missione nel portare finalmente a compimento il processo di riforma costituzionale, ma intanto le numerose emergenze economiche e sociali, e la situazione internazionale, richiedono un governo operativo e soprattutto un Partito democratico forte e coeso che riesca ad affrontare la situazione. Per questo, la discussione che dobbiamo f

Newsletter del 27 gennaio del Segretario provinciale Pietro Virtuani.

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Oggi vi proponiamo la  Newsletter del 27 gennaio del Segretario provinciale Pietro Virtuani. *** Care democratiche, cari democratici, oggi è la Giornata della Memoria.  Trovare le parole per ricordare l'enorme tragedia dei campi di sterminio è sempre molto difficile, per la grandezza della tragedia, perché va oltre l'umana comprensione; tuttavia è fondamentale ricordare, perché non si ripeta, mai, da nessuna parte del mondo. *** Ieri si è svolta la prima seduta del Consiglio provinciale.  Nel nostro intervento, oltre ai saluti ai nuovi consiglieri, è stato importante puntualizzare il senso del nostro impegno nella Provincia. Per descriverlo, abbiamo usato due qualità che i bravi amministratori locali e i bravi politici hanno: da un lato,  avere un orizzonte di prospettiva verso il quale condurre la propria comunità; dall'altro, un sano pragmatismo nell'affrontare i problemi. Avere ideali e la capacità di concretizzarli in piccole e grandi azioni, passo dopo pa

PD vicino alle popolazioni colpite dal sisma

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In queste ore siamo vicini alle popolazioni colpite dal terremoto e allo sforzo dei volontari per portare soccorso e affrontare l'emergenza.   Il Partito Democratico ha deciso di annullare le iniziative previste sul territorio per questo fine settimana, e di offrire un aiuto concreto alle persone e ai volontari.  Anche noi abbiamo annullato la nostra Assemblea provinciale  prevista per sabato 21 gennaio,  e ci riconvocheremo in tutta probabilità l'11 febbraio , il primo sabato libero da iniziative non già programmate. Il tesseramento al Partito democratico è "prorogato" fino a fine febbraio.  Gli ultimi mesi del 2016 sono stati dedicati soprattutto alla campagna referendaria, per cui abbiamo ancora due mesi di tempo per contattare quegli iscritti che non hanno ancora rinnovato l'iscrizione, coinvolgerli, convincerli. Come abbiamo scritto ai segretari di circolo questa settimana, siamo ovviamente disponibili a organizzare incontri e iniziative pubbliche pe

Il PD sospende le attività sul territorio Circoli aperti per la raccolta di materiale destinato alle popolazioni colpite dal sisma

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“La segreteria nazionale del Partito Democratico ha bloccato tutte le iniziative previste nei prossimi giorni, comprese la campagna di ascolto e il seminario sull’evasione fiscale, e ha chiesto ai responsabili territoriali del PD di aprire straordinariamente nel weekend tutti i circoli sul territorio per raccogliere materiale utile per le popolazioni colpite dal sisma e dal maltempo. Un gruppo di Giovani Democratici è già partito per le zone interessate dalle scosse per collaborare con i soccorsi e la Protezione Civile. Tutto il Partito Democratico si stringe intorno alle popolazioni terremotate che stanno vivendo un momento di straordinaria difficoltà.” Così in una dichiarazione congiunta i vicesegretari del Pd Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini.

Quattro idee per rilanciare il Partito

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Ripartire dai circoli per essere ancora il punto di riferimento delle fasce più deboli della popolazione. La proposta lanciata sulle pagine de l'Unità . Il risultato del referendum del 4 dicembre ci ha fatto capire che il PD ha perso i legami storici con le fasce più deboli, lavoratori, disoccupati, giovani e con le periferie. Non siamo più il loro punto di riferimento. Secondo la mia opinione, tutto questo è il risultato di una gestione liquida del partito. Negli ultimi 2 anni c’è stata meno politica e più politici. Gli iscritti e i circoli non contano nelle decisioni locali e nazionali. Credo che, anche in questi tempi difficili, sia necessario non cedere a nuove ingegnerie politiche e sociali, rivendicando come prima cosa l’orgoglio di chiamarci “Partito democratico”, l’unico vero rimasto sulla scena e, del resto, ogni campagna elettorale ci ricorda l’importanza della rete strutturale dei circoli. Il progetto del Pd è sempre valido e destinato a durare, al di là di vittorie

Elezioni consiglio provinciale Monza: vittoria del centrosinistra

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Il 2017 si apre con le elezioni provinciali. Per effetto della legge di riforma Delrio del 2014 ad essere chiamati al voto sono stati nella giornata di domenica 8 gennaio  i sindaci e i consiglieri di quasi 40 province italiane. Si parla, perciò, di elezioni "di secondo livello".  Ieri si è dunque votato nelle seguenti province (in ordine alfabetico): Ancona, Ascoli Piceno, Belluno, Brescia, Como, Forlì-Cesena, Frosinone, Grosseto, La Spezia, Latina, Lecco, Livorno, Matera, Monza e Brianza, Novara, Padova, Perugia, Pesaro e Urbino, Pisa, Pistoia, Potenza, Prato, Rieti, Rovigo, Salerno, Savona, Siena, Terni, Verona, Verbano Cusio Ossola, Vicenza. Sedici nuovi consiglieri per il Consiglio della Provincia di Monza e Brianza. Al termine dello scrutinio delle operazioni di voto che si sono svolte nella giornata di domenica 8 gennaio, l’ufficio elettorale provinciale ha reso noti i nomi degli eletti. Per la lista n°1 “Insieme per la Brianza” siederanno in Consiglio Provincial

Istat, cresce il lavoro e calano gli inattivi grazie alle riforme

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“Gli occupati crescono su mese e soprattutto su anno e soprattutto a tempo indeterminato, a dimostrazione che migliora sia la quantità che la qualità del lavoro. È l’effetto delle riforme che hanno contribuito a far ripartire il mercato del lavoro. In questo contesto è molto interessante il dato legato al calo degli inattivi su base annua, pari a -469mila unità. Persone che sono tornate a cercare lavoro. I numeri rendono l’immagine di un Paese che si è rimesso in moto ma che, se rinuncia alle riforme fatte, rischia di non consolidare la ripresa avviata”. Lo ha dichiarato Ernesto Carbone, della segreteria del Pd, commentando i dati Istat sull’occupazione che riguardano novembre 2016. “I dati dell’Istat di oggi riportano due notizie positive: la prima riguarda l’aumento dell’occupazione su base annua e la seconda è relativa alla diminuzione degli inattivi. L’aumento dell’occupazione su base annua è positivo anche a fronte di una fluttuazione mensile, visto che dopo una fase di crisi

Di cosa avrebbero bisogno i circoli Pd

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L'ultimo post di quest'anno (prima dei consueti auguri) rappresenta i compiti per le vacanze, perchè per diffondere le nostre idee non bastano semplici slogan, ma serve una comunità che sia messa in condizione di lavorare al meglio Nella sua relazione all’Assemblea nazionale Matteo Renzi ha giustamente chiesto che i circoli del Pd “tornino a discutere e ad approfondire”. Da giovane segretario di un circolo di Prato, scrive  Matteo Vannacci  su l'Unità , vorrei approfittare di questo spazio per riportare la nostra esperienza. Dal 2014 abbiamo organizzato decine di eventi e occasioni di ascolto e coinvolgimento, in campagna elettorale come in periodi di relativa calma, trattando di tutto: dalla politica cittadina a quella internazionale, dall’economia alle riforme, passando attraverso i temi del quartiere. Abbiamo una newsletter con cui comunichiamo costantemente con i nostri contatti; una pagina Facebook con un migliaio di like, volantiniamo e incassettiamo per ogni

È tempo di rimettersi in cammino come comunità

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“ Si chiude il 2016 , che per certi versi è stato un anno straordinario per gli eventi internazionali: l’elezione di Trump, segnerà la storia dei prossimi anni, ha vinto la Brexit, poi abbiamo perso il referendum, ho perso, e anche questo ha segnato il dibattito europeo”. Così il segretario Matteo Renzi, sull'anno appena trascorso. “Non abbiamo perso, abbiamo straperso. Punto”, ha aggiunto Renzi riferendosi alla sconfitta al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre. “Il fatto che si sia detto un no molto forte al referendum non impedisce la possibilità di fare le riforme in futuro. Sono passati 15 giorni, aspetteremo gli altri 5 mesi per vedere se chi ha promesso una riforma in 6 mesi la farà”. Proseguendo l’analisi del voto referendario: “Abbiamo perso nelle periferie. Non iniziamo con il disagio sociale perché sono trent’anni che questa classe politica fa gli stessi discorsi sulle periferie e ci si ricordi delle percentuali che venivano prese quando si prendeva la m

Essere coerenti con la nostra storia

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C ome fatto da Fabrizio Barca, anche Enrico Rossi presidente della Regione Toscana, chiede di dar vita a un organismo collegiale, che rappresenti al di là del loro peso tutte le aree del partito, le personalità e i territori. Dalla chiusura delle urne del 4 dicembre, nonostante la direzione nazionale permanente, siamo ancora privi di un dibattito serio e profondo sul significato del voto per la vita, la natura e il destino del nostro Partito e del nostro Paese. Non è una novità. Anche dopo la bruciante sconfitta delle amministrative in città come Roma, Torino e Napoli, accadde la stessa cosa e fummo travolti da una nuova campagna elettorale, quella referendaria. Eppure, a pochi giorni dal referendum, non erano mancate altre spie eloquenti, come quella di Monfalcone, area storica del nostro insediamento persa in modo eclatante. Ancora una volta, muti davanti a questa catena di sconfitte – referendum compreso – il lavacro di nuove elezioni sembra essere l’unica risposta possibile.

Siamo di nuovo in cammino e la meta è sempre quella

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"Non sposteremo di una virgola il nostro impegno per fare dell’Italia un posto migliore" . Francesco Nicodemo ragiona sul futuro dell'Italia e del partito Democratico. Durante la settimana che si è appena conclusa ho ricevuto molti messaggi. Tante persone, più di quante potessi immaginare, hanno sentito il desiderio su messenger, WhatsApp e via mail di scrivermi. Ci penso, penso a tutto quello che è successo, istantanee di vita che scorrono veloci nella mia mente come un flashback continuo, poi ricordo questa frase: “ Sentinella, quanto resta della notte? La sentinella risponde: viene il mattino, e poi anche la notte! ” (Isaia, 21, 11). Rifletto, eppure non riesco ad essere triste. Già, perché sono grato per quello che ho vissuto, per i posti che ho visitato, per le persone che ho conosciuto e per tutte le esperienze che ho maturato. Le conservo gelosamente e mi accompagneranno per molto tempo. Ovviamente mi dispiace per l’Italia perché sono ancora convinto che la r

Una guida semplice al referendum del 4 dicembre. Ecco su cosa si vota

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L’appuntamento si avvicina ma non tutti hanno le idee chiare, cerchiamo di toglierci qualche dubbio (senza fare propaganda) Il 4 dicembre prossimo si voterà per il referendum costituzionale. L’appuntamento si avvicina ma non tutti hanno le idee chiare, cerchiamo di toglierci qualche dubbio (senza fare propaganda). Si voterà domenica 4 dicembre dalle ore 7 alle 23 in tutta Italia. Per il referendum costituzionale non è previsto il raggiungimento del quorum, la votazione sarà valida a prescindere da quanti andranno a votare. Che cosa troverete sulla scheda elettorale? Il quesito recita: “A pprovate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della costituzione ?”. Vediamo punto per punto che cosa significa e cosa comporterà. Ch

1000 giorni di governo

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1000 giorni in numeri - Partito democratico Nella storia della Repubblica “ci sono stati 63 governi in 70 anni: solo i governi Berlusconi e Craxi sono durati più del nostro, che è il quarto per longevità” . Lo dice il premier Matteo Renzi nella conferenza stampa per i 1000 giorni di governo. “Questo governo è nato per fare le riforme costituzionali, le abbiamo fatte e deciderà il cittadino se vanno bene o no. Nostro compito era anche portare a casa la ripartenza che va ancora piano ma e’ molto più forte di prima”. Questo è il governo che ha messo al primo posto della sua agenda la crescita e il lavoro e i numeri parlano chiaro. “La crescita non è soddisfacente ma decisamente migliora: dal febbraio 2014 a oggi il Pil è cresciuto dell’1,6%” ed è tornato il segno più dopo che il segno era meno con i governi Letta e Monti. Inoltre “è diminuito il rapporto deficit Pil” e migliorano gli altri indicatori economici, dal debito che scende ai consumi che salgono. “Siamo soddisfatti? No,

Basta un sì

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(l'immagine si ingrandisce con un click) Vi aspettiamo giovedi alle ore 21 presso i locali della consulta Nord San Damiano dove si terrà un incontro sul referendum. Vi aspettiamo!

4ª sessione di formazione per gli Amministratori PD

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Siamo pronti a ricominciare il percorso di formazione per Amministratori locali: dopo un anno e mezzo dall'avvio di questo percorso, siamo sempre più convinti dell'importanza di essere al fianco delle nostre amministrazioni garantendo momenti di confronto e di approfondimento. Dopo il modulo primaverile dedicato al bilancio, riprendiamo con una sessione autunnale di 3 incontri dedicati al GOVERNO DEL TERRITORIO. L'obiettivo è quello di dare a Consiglieri, Assessori e Sindaci gli elementi essenziali per una lettura critica dello sviluppo del territorio della nostra Provincia, accompagnati dagli approfondimenti relativi alla norme che regolano il governo del territorio e la realizzazione delle opere pubbliche. Gli incontri si terranno presso la Federazione PD in via Arosio, 6 a Monza nelle seguenti date: mercoledì 9 Novembre - ore 18 - 21 Lo sviluppo urbanistico della Brianza. Domenico Guerriero - Consigliere Provinciale con delega alla pianificazione territo

Richetti: “Questa è la Leopolda che parla alla quotidianità delle persone”

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Nella foto un’immagine della Leopolda 201 5 Aprirà un Matteo stasera e chiuderà un altro Matteo, domenica a mezzogiorno. A tagliare il nastro di partenza della settima edizione della Leopolda a Firenze, sarà infatti  Matteo Richetti , decisione presa dall’altro Matteo, il segretario presidente del Consiglio, come a voler ribadire quell’antico rapporto di amicizia politica e personale iniziato anni fa. Leggiamo dal sito de l'Unità Richetti, la domanda è un tormentone in questi giorni quindi che dice di chiarire sul punto? Archiviata la distanza tra voi due? «Come erano ridicole le ricostruzioni e i retroscena sull’abbandono altrettanto ridicole sono quelle sul ritorno». Che Leopolda sarà questa, che si svolge durante l’emergenza terremoto e una campagna referendaria così divisiva? «Sarà una Leopolda che aderirà molto alla quotidianità, al dramma che sta vivendo il centro Italia e con esso tutto il Paese perché questo terremoto ha colpito al cuore l’identità di int

Enews del segretario Matteo Renzi

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1. Emozioni americane Mi risulta molto difficile contenere le emozioni della visita di Stato della settimana scorsa negli Stati Uniti. A livello personale, innanzitutto, perché considero quella di Barack Obama una storia incredibile e la sua presidenza un passaggio cruciale nella storia americana. La scelta di dedicare all'Italia e al suo governo l'ultima cerimonia ufficiale della sua presidenza è figlia di una stima verso il nostro Paese di cui dovremmo essere molto orgogliosi. Tutti, nessuno escluso, indipendentemente dal colore politico. E dovremmo essere molto orgogliosi anche delle persone che hanno composto la nostra delegazione a cominciare dal meraviglioso quartetto al femminile con la più grande scienziata italiana, Fabiola Gianotti, la curatrice del Moma di New York Paola Antonelli, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini e l'atleta paralimpica Bebe Vio. Sulla mia pagina facebook trovate alcune  immagini  di questa missione. Qui  il mio saluto al presidente