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Visualizzazione dei post con l'etichetta L'Inkiesta

Il vero fallimento della Lega

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Sono giorni difficili per la Lega Nord , travolta dagli scandali interni, dalla "pulizia" in atto e dalle voci di dossier contro alcuni esponenti, confezionati da altri leghisti. Ma non vogliamo parlare di queste difficoltà di un altro partito . Vogliamo invece riportare un interessante articolo de L'Inkiesta, pubblicato ieri, che evidenzia come la Lega Nord debba fare i conti con il bilancio deludente della propria esperienza di legislatore . Molti dei suoi provvedimenti “bandiera” sono stati bocciati o modificati dall’intervento della Corte Costituzionale. Da ultima, una legge regionale lombarda è stata impugnata dal governo davanti alla Consulta. "Partito di lotta" nello sfruttare i casi di cronaca nera per guadagnare consenso, come aveva detto lo stesso Maroni ( qui ), la Lega non è stato altrettanto abile come "partito di governo" nel tradurre in leggi le proprie parole d'ordine. L'articolo de L'Inkiesta potete leggerlo qui .

Cave e cemento, le mani della ‘ndrangheta su Desio

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Percorrendo la Strada Statale del Lago di Como e dello Spluga , forse meglio conosciuta come SS36, e uscendo in direzione Desio, mentre si scende dalla rampa per proseguire verso il centro città, non si può non notare una distesa di sabbia. Sono circa 30mila metri quadrati, di sabbia . Almeno così sembra osservando dalla superficie. La distesa di sabbia che si vede è invece il tappo di quella che a Desio è meglio conosciuta come la “cava della ’ndrangheta. È qui, appena fuori la rampa della Strada Statale del Lago di Como, che una organizzazione criminale per mesi, dopo aver acquistato l’area da 30mila metri quadri, iniziò a utilizzarla come discarica abusiva . Sotto quel tappo di sabbia sarebbero finiti circa 160mila metri cubi di rifiuti di vario genere, anche pericolosi. La terza puntata del viaggio de Linkiesta nelle mafie in Lombardia parla di Brianza . L'approfondimento si trova qui .

La conciliazione tra famiglia e lavoro

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È sempre più complesso conciliare lavoro e famiglia. Sono circa 15 milioni 182 mila gli italiani che devono prendersi regolarmente cura di bambini, adulti malati, diversamente abili o anziani. E la cosa inevitabilmente grava su produttività e occupazione. Molti (in particolare donne) sono infatti costretti a sacrificare la professione (scegliendo il part-time o di restare a casa) a causa dell’assenza di servizi di supporto efficienti (asili, centri medici, residenze per anziani). L'Inkiesta pubblica qui una serie di dati , che sintetizzano un interessantissimo rapporto dell'Istat , pubblicato a fine dicembre. Questi i dati che emergono dal rapporto dell'Istat Quasi 4 italiani su 10 dedicano tempo ad assistenza e accudimento , e questa responsabilità di cura limita la partecipazione delle donne al lavoro , al punto che oltre un terzo delle occupate con responsabilità di cura ha un lavoro part-time. Quattro donne su 10 interrompono il lavoro per prendersi cura

Inventare il futuro

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«Il migliore modo di predire il futuro è inventarlo» , ha detto Alan Kay. E il 2012 sarà , per necessità o per volontà, un anno che porrà al Paese una serie di sfide importanti . Con una sola certezza: l'impulso alla rinascita dovrà arrivare soprattutto dai giovani . Perciò Linkiesta ha chiesto ad alcuni di loro , esperti di vari ambiti, di fare un bilancio dell'anno appena concluso e di formulare una proposta concreta per quello che verrà . Dalla meritocrazia all'università, dalle quote rosa all'immigrazione, nove idee con cui possiamo ritornare a “inventare il futuro”. Si possono leggere tutte qui .

Per Natale regala un libro

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La maggioranza della famiglie italiane possiede meno di 50 libri. E il 10% non ha neanche un solo volume in casa. Un numero imponente di connazionali non ha letto neppure un libro nell’ultimo anno. I dati variano tra regione e regione e disegnano, in libreria, un’Italia nettamente divisa tra Centro-Nord e Sud. Da questi dati (pubblicati qui ) trae spunto l'Inkiesta per un suggerimento per Natale: regalare libri. Se siete ancora indecisi sugli ultimi acquisti...

Generazione NEET

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L’acronimo Neet è inglese (Not in Education, Employment or Training), ma il fenomeno è drammaticamente sempre più italiano . Giovani tra i 15 e i 29 anni che non fanno niente : né lavorano né studiano né risultano iscritti a corsi di formazione. I numeri fanno spavento: sono oltre due milioni e duecentomila. E solo il 33% di loro si dà da fare per cercare un’occupazione . In passato erano più numerosi al Sud, ma la crisi, con il peggioramento delle condizioni anche al Nord, ha ridotto il divario Ne parla L'Inkiesta , con una infografica e con qualche nota di commento molto interessante, che potete leggere qui .

"Un Governo di impegno nazionale"

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foto lapresse - da www.repubblica.it Mario Monti ha tenuto, al Senato, il suo primo discorso da presidente del Consiglio. Ha parlato della crisi attuale , dei tre pilastri (rigore, crescita, equità) su cui «riscattare il Paese» e ha elencato misure che a breve e a lungo termine dovrebbero servire per tamponare l’emergenza da un lato e dall’altro promuovere la crescita , che manca da troppo tempo. Il Senato voterà stasera la fiducia al Governo. Domani poi toccherà alla Camera. A quel punto il Governo sarà pienamente operativo. il tag cloud delle parole più usate nel discorso al Senato Monti ha sottolineato che il suo Governo , che nasce in una situazione di seria emergenza, vuole essere un Governo di impegno nazionale , che si prende il compito di rinsaldare le relazioni civili e istituzionali, fondandole sul senso dello Stato. "Spero che il mio Governo ed io potremo, nel periodo che ci è messo a disposizione, contribuire in modo rispettoso e con umiltà a riconciliare

Qualità dell'ambiente: l'Italia non migliora

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Troppe macchine e pochi servizi di trasporto pubblico , peraltro penalizzati dai pesantissimi tagli del Governo. La qualità dell’aria che resta pessima , con i limiti delle polveri sottili puntualmente superati. Oltre 82 mila tir di spazzatura all’anno smaltiti illegalment e: a metterli in fila la coda andrebbe da Milano a Reggio Calabria. Con la raccolta differenziata che non decolla . L'Inkiest a pubblica oggi una serie di dati su traffico, spazzatura, impianti a rischio e molto altro, relativo a tante città italiane. Per saperne di più clicca qui .

Cosa succede nei CIE?

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Ieri pomeriggio alcuni immigrati hanno appiccato un incendio all’interno del Centro di identificazione ed espulsione (CIE) di Lampedusa . Approfittando del caos dato dall’emergenza, circa 800 persone sono fuggite dal Centro, cercando riparo nelle altre zone dell’isola. Circa la metà degli immigrati fuggiti sono stati ritrovati dalle forze dell’ordine già nel tardo pomeriggio di ieri, gli altri nella serata. Decine di extracomunitari ospitati nel CIE chiedevano da giorni di essere trasferiti sulla terraferma, lamentando le difficili condizioni all’interno del centro di accoglienza . Da giorni numerose associazioni, segnalavano i rischi legati alla crescente tensione nel CIE, che avrebbe potuto portare ad atti violenti. Ma cosa sta succedendo nei CIE? Proprio qualche giorno fa, prima della rivolta, il quotidiano online L'Inkiesta aveva approfondito la questione . Da aprile una circolare del Ministro dell’Interno impedisce l’accesso agli operatori dell’informazione, oltre

Il Governo del Family Day toglie i soldi alle famiglie

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Siamo sul Titanic, ha detto ieri il Ministro Tremonti, parlando della situazione del nostro paese e della necessità di varare al più presto la manovra economica. Una manovra economica che, come abbiamo già scritto ieri , colpisce pesantemente le famiglie. Mille euro di tasse in più in due anni: tanto potrebbe costare a una famiglia media il taglio delle deduzioni, detrazioni e sconti fiscali previsto nel 2013 e nel 2014 dalla manovra per la correzione dei conti pubblici. Sconti fiscali, asili, istruzione, mutui. Non c'è settore che non subisca tagli pesanti. Il Corriere lo spiega bene, oggi . Eccolo, messo alla prova, il Governo del Family Day, il Governo attento alle esigenze delle famiglie italiane. Scrive oggi Massimo Giannini su Repubblica che " ora qualcuno dovrà spiegare agli italiani come sia stato possibile, dall'oggi al domani, passare da "La nave va" di Silvio Berlusconi al "Titanic" di Giulio Tremonti. Qualcuno dovrà chiarire a un&#

"Guantanamo è qui"

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206 le prigioni in Italia: vi sono rinchiusi 67.394 detenuti . A fronte di una capienza regolamentare pari a 45mila unità. L’indulto del 2006 non è servito a nulla: il numero dei reclusi - sceso a 39mila unità all’indomani del provvedimento - è raddoppiato nel giro di cinque anni. Uno su due è in attesa di giudizio . Venti i suicidi dall’inizio dell’anno . Un terzo della popolazione carceraria è composta da stranieri . Solo nell’ultimo triennio, le spese per i detenuti e per la manutenzione delle carceri sono state decurtate del 31,2 per cento . Un taglio netto di oltre 205 milioni di euro. Il piano per costruire nuove carceri costa 669 milioni ma è già insufficiente. Saranno poco più di 9 mila i nuovi posti, mentre ne servirebbero 15 mila. La situazione delle carceri è davvero insostenibile. Una catastrofe umanitaria , come l’ha definita Luca Ricolfi sulle colonne de La Stampa. Una situazione che interroga la politica, naturalmente, ma anche la società civile che si è mob

Italia: un futuro da Grecia?

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Causa referendum è passata sotto traccia la notizia che l’agenzia di rating statunitense Standard & Poor's declassa ancora la Grecia, da B a CCC, con outlook negativo. Questo vuol dire che Atene sprofonda sempre più nell’abisso. Standard & Poor’s ha deciso di declassare il giudizio sul debito sovrano ellenico da B a CCC, ultimo baluardo prima della D di fallimento di fatto. Il quotidiano online L'Inkiesta (a proposito cosa aspettate a metterlo tra i preferiti?) ci racconta che «l’azione di Standard & Poor’s non deve stupire, dato che era nell’aria già da tempo...il debito ellenico è di circa 340 miliardi di euro» Non solo questo però ha motivato il taglio al rating. L’ultimo dato sulla disoccupazione, passata dall’11,6% del maggio 2010 al 16,1% dello scorso mese, non lascia presagire una ripresa imminente. E preoccupa anche l’andamento del debito pubblico, valutato oltre quota 160% del Pil già nel corso di quest’anno. Questo quello che succede dall'altr

Annozero può iniziare

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Annozero , il programma di Michele Santoro, non figura, a quanto si apprende, nei palinsesti autunnali della Rai. Il sito del quotidiano on-line L'Inkiesta secondo me analizza bene la questione lontano da difese corporativistiche e da estremismi di regime. DoppiaM - E così, alla prima occasione buona, ecco che AnnoZero esce dal palinsesto Rai. La cosa ci colpisce per molti motivi, e non ci piace per altrettanti. Il primo , più evidente, è che non ci piace il fatto che ciò che non piace al potere politico viene rimosso o zittito. Non ci piace per principio, anche se Annozero non era la nostra trasmissione preferita. Parliamo inoltre di un programma di grande successo: e come cittadini italiani vorremmo che la nostra televisione pubblica sapesse già garantire un rimpiazzo commercialmente all’altezza. Ma ne dubitiamo. A colpirci e preoccuparci, poi, è il fatto che i l Presidente del Consiglio Berlusconi, nel 2011, continua a non credere che esista la possibilità di formare il

Vuoi vedere che Milano cambia per davvero?

Mentre tutto il Pd era radicato per Milano per fare campagna elettorale "pancia a terra" per Giuliano Pisapia , ( qui l'iniziativa di sabato 7 Maggio) Berlusconi è tornato a Milano per l'ormai tradizionale comizio-sproloquio che ci propina da vent'anni. Quest'oggi il quotidiano online "L'Inkiesta" ci fa sapere che il Palasharp era semivuoto. "La sezione centrale è vuota, così come le tre file di posti di ciascuna tribuna che accerchia il palco. Tanto che, per celare le assenze, hanno coperto con un telone nero le poltroncine deserte. Siamo al Palasharp di Milano: 8.500 posti a sedere, circa cinquemila militanti del Pdl a riempirli. Gli auspici del premier Berlusconi dovevano essere di certo più rosei di ciò che si sono rivelati.  Il Cavaliere giunge qui intorno alle cinque (la convention si apre alle tre del pomeriggio) per spingere lontano l’ipotesi di un ballottaggio, alle amministrative di Milano, tra il suo candidato Letiz