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Visualizzazione dei post con l'etichetta Barack Obama

La strage nella scuola del Connecticut

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(foto Il Post) Una strage orrenda, terribil e, che lascia sgomenti, generata da una tragedia famigliare. Un folle - un ventenne senza precedenti penali - è entrato armato di due pistole alla Sandy Hook Elementary School, una scuola materna ed elementare di Newtown, nel Connecticut, a poco più di 100 chilometri da New York. E ha compiuto una carneficina. L'ennesima negli Stati Uniti. Le autorità non hanno diffuso molte informazioni fino a ora sull’effettiva identità dell’autore della strage. Dopo una iniziale confusione sul suo nome, diverse agenzie di stampa hanno diffuso la notizia che si sarebbe trattato di Adam Lanza, un ragazzo di 20 anni, la cui madre Nancy pare fosse un’insegnante nella scuola. Nancy sarebbe morta, ma anche questa informazione non è stata confermata dalla polizia. Citando alcune fonti vicine alla polizia, CNN ha riferito che la madre di Adam sarebbe stata trovata morta nella casa del figlio a Newtown. La vicenda ha portato nuovamente di attualità

Mentre in Italia...

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Ultime 24 ore qua e là nel mondo. Obama ha vinto, e questa è la sua risposta alla lettera di una bambina figlia di due papà. La Corte Costituzionale spagnola ha respinto i ricorsi del Partido Popular contro matrimoni gay e adozioni. Il Wisconsin, lo Stato di Paul Ryan, ha eletto per la prima volta una persona apertamemte omosessuale al Senato, la senatrice Tammy Baldwin . Il governo francese ha perfezionato il progetto per il matrimonio gay e per le adozioni. Negli stati del Maryland, Maine e Washington passano i referendum a favore del matrimonio gay. In Italia invece, come leggiamo su Repubblica.it : La Commissione Giustizia della Camera ha respinto , con i voti dei rappresentanti di Pdl, Lega e Udc, il testo base per una nuova legge contro l'omofobia e la transfobia , che prevedeva l'estensione della legge Mancino e che era stato adottato con i voti di Pd e Idv. "Ancora una volta la lobby omofoba si è espressa contrariamente alla nostra proposta di

Four more years: l'America sceglie ancora Barack Obama

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la foto su twitter che ha annunciato la vittoria di Barack Obama Sono le 5.15 del mattino in Italia, quando arrivano i dati che confermano la vittoria in Ohio. Barack Obama ha vinto le elezioni presidenziali degli Stati Uniti, ottenendo così un secondo mandato di quattro anni. Obama ha sconfitto Mitt Romney , ex governatore del Massachusetts e candidato del partito repubblicano, che ha atteso oltre un'ora per chiamare Obama e rinoscere la propria sconfitta ; poi ha preso la parola a Boston e si è congratulato con Obama, augurandogli buon lavoro. Tra gli Stati considerati stati in bilico, Obama ha vinto in Pennsylvania, Virginia, Iowa, Colorado, Wisconsin, Nevada e Ohio, garantendosi 303 grandi elettori , ben oltre i 270 necessari per vincere, ed è in vantaggio anche in Florida, così da portare a 332 il numero di grandi elettori a suo sostegno . Gli unici stati persi da Obama rispetto al 2008 sono stati Indiana e North Carolina. E, contrariamente a quello che si temeva ini

Tra politica e storie personali. Michelle Obama l'arma in più dei democratici

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Sul nostro blog abbiamo da sempre uno spazio sulla politica estera. Dopo aver seguito le elezioni francesi e sostenuto (anche con un  video )  François Hollande , quest'oggi iniziamo a seguire la campagna elettorale americana. Iniziamo raccontandovi come sta procedendo la  convention democratica, iniziata questa settimana alla Time Warner cable arena di Charlotte, in North Carolina “Quando ha dovuto ricostruire la nostra economia Barack ha pensato a gente come mio padre, che andava a lavorare con la sclerosi multipla, e a sua nonna”. “Barack crede che qui in America i nostri nonni devono avere le medicine, i nostri figli devono poter vedere un medico se sono malati e nessuno deve finire sul lastrico a causa di una malattia”. E' questo il passaggio più toccante dell'intervento di Michelle Obama , star indiscussa della prima giornata della convention, in attesa del discorso col il quale Barack Obama accetterà l'incarico per la corsa alla Casa Bianca. Michelle è stat

Riforma sanitaria: la storica vittoria di Barack Obama

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"Oggi non è un vittoria di questa o quella parte politica, oggi ha vinto il popolo americano . Trenta milioni di cittadini sprovvisti di assistenza avranno diritto alle cure mediche. "Non potranno più negare l'assicurazione a vostro figlio perché ha avuto una malattia, come accadeva finora". Con queste parole, giovedì sera, Barack Obama ha commentato, dalla Casa Bianca, la sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti che ha sancito la costituzionalità della sua riforma sanitaria. E' davvero una grande, storica vittoria per questo presidente. Tanto più importante, perché quasi insperata, anche perchè la sentenza è stata pronunciata da una Corte Suprema dove dominano i giudici nominati dai presidenti repubblicani, da sempre contrari a qualunque intervento statale in campo sanitario. La riforma sanitaria era un traguardo inseguito da tanti altri presidenti democratici prima di lui, ultimo Bill Clinton, ma nessuno era riuscito a raggiungerlo. Una trenti

Rosa Parks 1955 - Barack Obama 2012

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In questa foto, pubblicata ieri sull'account twitter di un responsabile della Casa Bianca, c'è tutto il senso di un percorso. Barack Obama siede sull'autobus che ogni giorno portava Rosa Parks a lavoro, e dal lavoro a casa . Siede nell'esatta posizione dalla quale Rosa prese una decisione, istantanea, magari istintiva. Dettata dalla stanchezza di una pesante giornata lavorativa, o dalla stessa stanchezza di cedere a qualcosa che non riusciva più ad accettare, si rifiutò di cedere il posto ad una donna bianca, come era d'uso ai tempi della segregazione razziale, in Alabama. Per quella decisione fu arrestata e portata in carcere. Era il 1955, e quell'evento mise in moto la battaglia per i diritti civili degli Afroamericani che avrebbe portato, quasi sessant'anni dopo all'elezione di Barack Obama. Chi cominciò quella battaglia non sapeva dove avrebbe portato e, ne sono sicuro, si trovava a ribattere ogni giorno contro chi diceva che nulla s

“La strada che abbiamo fatto”.

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Questa settimana lo staff elettorale di Barack Obama ha diffuso un trailer del documentario che racconta i quattro anni dell’amministrazione e che mi gasa tantissimo . Il documentario, che dura 17 minuti e sarà diffuso nei prossimi giorni, ti fa venir voglia di passare in sezione, recuperare due bandiere e organizzare un volantinaggio al mercato. Il regista è Davis Guggenheim, premio Oscar con “Una scomoda verità”, e la voce narrante è quella di Tom Hanks. Si intitola “The Road We’ve Traveled”, “La strada che abbiamo fatto” . Caso vuole che sempre questa settimana sia stato pubblicato un video finora inedito di Barack Obama, girato da una televisione locale a Boston nel 1990. Nel filmato, quello che sarebbe diventato il 44esimo presidente degli Stati Uniti parla nel corso di una protesta ad Harvard per dare ai docenti universitari di sesso femminile o appartenenti alle minoranze maggiori opportunità per avere posti fissi nell’ateneo. E' proprio il caso di dirlo... “The Road

Il viale del tramonto

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Repubblica : Fango sul paese . La Stampa : Occasione persa . Il Sole 24 ore : Bizzarro siparietto . I titoli dei commentatori dei giornali di oggi sono chiarissimi. C'è un primo ministro , nel vertice del G8 a Deauville, che utilizza il palcoscenico internazionale per danneggiare il suo Paese , vilipenderlo con i leader delle grandi democrazie mondiali, e presentarlo come uno Stato che è fuori dalle regole dell'Occidente, anzi in pericolo di dittatura. Un premier che ha evidentemente perso la testa, sommerso dall'affanno per il suo destino . Un premier che, a differenza dei suoi colleghi di Russia, Canada, Giappone e Francia, non è stato invitato a nessun incontro bilaterale durante il G8 , segno evidente della sua nulla capacità di contare, sulla scena del mondo . Un premier vistosamente fuori posto e fuori luogo nel vertice dei Grandi. Un premier che come capo del potere esecutivo attacca il potere giudiziario e definisce dittatura la nostra democrazia istituz

Comici

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"L’ennesima formidabile performance comica di Barack Obama serve a insegnare a Berlusconi e a tutti noi che il problema non è avere un presidente che fa le battute e fa il buffone: il problema è averne uno che le fa scadenti e volgari, non ha bravi autori, e non fa ridere. E forse anche imparare tempi e mimica: il nostro lasci fare ai professionisti." Così Luca Sofri sul suo blog. Il Direttore de "Il Post" si riferisce alla tradizionale cena dei corrispondenti della Casa Bianca, che si è tenuta a Washington il 1 maggio, quindi il giorno prima dell'operazione che ha portato all'uccisione di Bin Laden. - Partecipano il presidente, il vicepresidente, i giornalisti inviati alla Casa Bianca e un sacco di altri ospiti e celebrità: la serata deve la sua notorietà soprattutto al rituale discorso del presidente, che è chiamato a esibirsi in un monologo comico. La cosa a Obama riesce da sempre molto bene. Ieri, complice la presenza in sala di Donald Trump, il

"Giustizia è fatta"

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Questa notte posso riferire alla gente d’America e al mondo che gli Stati Uniti hanno portato a termine un’operazione in cui è stato ucciso Osama Bin Laden , il leader di Al Qaida, un terrorista che è responsabile dell’omicidio di migliaia di uomini, donne e bambini innocenti. Sono passati quasi dieci anni da quel giorno luminoso di settembre oscurato dal peggiore attacco della nostra storia contro americani. Le immagini dell’11 settembre sono scolpite nella nostra memoria nazionale. Oggi, sotto la mia direzione, gli Stati Uniti hanno lanciato un’operazione mirata contro quel rifugio ad Abbottabad, in Pakistan. Una piccola squadra di americani ha portato a termine l’operazione con coraggio e capacità straordinarie. La morte di Bin Laden segna il risultato significativo nell’impegno della nostra nazione di sconfiggere Al Qaida. Dobbiamo anche riaffermare anche che gli Stati Uniti non sono in guerra con l’Islam e non lo saranno mai. Così ieri, il Presidente Barak Obama, nel suo

Così conquisteremo il futuro

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Questa notte Barack Obama ha tenuto davanti al Congresso il suo secondo discorso sullo Stato dell’Unione. Sul Post di questa mattina potrete leggere alcuni stralci, i più significati, dell'intervento. Sotto ho riportato i passaggi più toccanti. Mentre leggete pensate alla situazione attuale in Italia ed alle telefonate/video di Berlusconi. «Dipende da noi» Quello che verrà da adesso in poi non sarà determinato dal fatto che siamo seduti vicini stasera ma dal fatto che potremo lavorare insieme domani. Io credo che possiamo. Io credo che dobbiamo. «Il mondo è cambiato» Non ci sono lavoratori più produttivi dei nostri. Non c’è un paese che abbia più aziende di successo o che registri più brevetti a inventori e imprenditori. Siamo la casa dei migliori college e delle migliori università del mondo: gli studenti vogliono venire a studiare qui più che in qualsiasi altra parte della Terra. «Innovazione» La prima cosa da fare per conquistare il futuro è incoraggiare l’innov

La Politica con la P maiuscola.

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Dopo la giornata di oggi impegnativa dal punto di vista politico che ha visto ,in ordine, - l'assemblea nazionale del Pd con strappo dell'asse Veltroni, Gentiloni, Fioroni; - la parziale bocciatura del legittimo impedimento ; - il referendum sulla FIAT , vogliamo tornare alla politica. Ci aiuta "il Post" raccontando la partecipazione di ieri sera, in Arizona, di Barack Obama alla cerimonia di commemorazione delle vittime della strage di Tucson. Il presidente ha ricordato i sei morti e i quattordici feriti, evitando di soffermarsi sulle polemiche degli ultimi giorni sull’opportunità di rivedere le leggi sulle armi negli Stati Uniti. Un discorso commovente dove si percepisce la bellezza della politica. [...] Sono venuto qui questa sera come un americano che, come tutti gli americani, vuole inginocchiarsi per pregare con voi oggi e per stare accanto a voi domani. Non c’è nulla che io possa dire per riempire il vuoto che d’improvviso si è formato nei vos