Four more years: l'America sceglie ancora Barack Obama

la foto su twitter che ha annunciato la vittoria di Barack Obama

Sono le 5.15 del mattino in Italia, quando arrivano i dati che confermano la vittoria in Ohio.

Barack Obama ha vinto le elezioni presidenziali degli Stati Uniti, ottenendo così un secondo mandato di quattro anni.

Obama ha sconfitto Mitt Romney, ex governatore del Massachusetts e candidato del partito repubblicano, che ha atteso oltre un'ora per chiamare Obama e rinoscere la propria sconfitta; poi ha preso la parola a Boston e si è congratulato con Obama, augurandogli buon lavoro.

Tra gli Stati considerati stati in bilico, Obama ha vinto in Pennsylvania, Virginia, Iowa, Colorado, Wisconsin, Nevada e Ohio, garantendosi 303 grandi elettori, ben oltre i 270 necessari per vincere, ed è in vantaggio anche in Florida, così da portare a 332 il numero di grandi elettori a suo sostegno. Gli unici stati persi da Obama rispetto al 2008 sono stati Indiana e North Carolina. E, contrariamente a quello che si temeva inizialmente, Obama è in vantaggio anche nel voto totale degli elettori americani.

Qui una chiara sintesi, dal sito di Repubblica.

Obama ha festeggiato la rielezione con un tweet che è diventato in pochi minuti il più ritwittato della storia di Twitter, pubblicando la foto che abbiamo pubblicato all'inzio di questo post.

Poi è salito sul palco a Chicago e ha rivolto a migliaia di sostenitori un discorso molto intenso e solenne, da molti giudicato uno dei più belli della sua intera carriera politica.

dal sito di Barack Obama

«Stanotte, da più di 200 anni da quando una colonia ha deciso di prendere in mano il proprio destino, il compito di rendere sempre più perfetta la nostra unione continua. Ognuno segue il proprio sogno, ma noi siamo un'unica famiglia americana che resta unita» queste le prime parole di Barack Obama dopo la rielezione.

«Ci avete ricordato stanotte che il nostro è un compito duro. Ma il meglio per gli Stati Uniti deve ancora venire. Vorrei ringraziare ogni americano che ha votato. Vi invito anche ad applaudire l'impegno della famiglia Romney. Cercherò di incontrare Romney per vedere come cercare di migliorare questo nostro Paese» ha aggiunto Obama.

Che poi, dopo aver ringraziato il vicepresidente Biden, ha avuto anche un momento dedicato alla famiglia, con parole bellissime dedicate alla moglie e alle figlie: «Non sarei l'uomo che sono oggi senza la donna che ha accettato di sposarmi 20 anni fa. Michelle, ti amo ora più di prima. Ho visto l'America innamorarsi di te. Sacha e Malia, state crescendo e diventando forti, belle e intelligenti come vostra madre».

«Vogliamo un Paese in cui tutti possano avere accesso alle migliori scuole, che sia leader nella tecnologia, che l'America non sia sopraffatta dal debito e dalla diseguaglianza e non sopraffatto da un ambiente danneggiato. Vogliamo una nazione difesa dalle migliori truppe militari del mondo. Crediamo in un'America generosa, compassionevole e tollerante. Vogliamo dare ai nostri figli un'America sicura» ha spiegato ancora Obama.

«Anche se non mi avete votato, vi ho ascoltato, ho imparato da voi, mi avete reso un presidente migliore. E con i vostri consigli, tornerò alla Casa Bianca più ispirato e determinato che mai», ha detto ancora Obama.

«Ci siamo rialzati, abbiamo lottato in un periodo di crisi economica ma il meglio deve ancora venire. Sono orgoglioso di essere il presidente di questa America. Non sono mai stato così ottimista sul futuro dell'America, ma non parlo di cieco ottimismo o idealismo. Qualcosa di migliore ci aspetta se abbiamo la forza di volerlo cercare. Possiamo costruire sul lavoro che abbiamo fatto sin qui»

«Non importa se siete bianchi o neri, ispanici o asiatici, gay o no, possiamo costruire tutti insieme l'America. L'America non è cosa possiamo fare per noi, ma cosa puó essere fatto da noi»

«Siete tutti parte della famiglia, abbiamo fatto la storia insieme. Grazie per averci creduto fino in fondo, ve ne sarò sempre grato» dice Obama al pubblico, che poi ha chiamato sul palco la sua famiglia per la festa ed il saluto finale.

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