Dal governo solo propaganda

Il 15 e il 16 dicembre ci sarà un grande appuntamento per far partire la costruzione partecipata del progetto per l'Europa che vogliamo, mettendo al centro quelle che per noi sono le priorità e le sfide che rendono più che mai necessaria l'integrazione politica. 

Parleremo, innanzitutto, della questione sociale, che è strettamente legata a quella ambientale. Di lì partirà un percorso che vuole essere più aperto e coinvolgente possibile. Coinvolgeremo i mondi economici, il terzo settore, la società civile. Sarà una discussione aperta. Il green deal e il Next generation Eu non nascono dal nulla, ma dall’impegno dei socialisti in questa legislatura, noi vogliamo dare continuità a questi progetti a cui gli alleati di Salvini e Meloni non hanno mai creduto e che hanno sempre ostacolato. Ci sarà il tema migratorio, su cui noi continuiamo a insistere di fronte a un governo che invece si è arreso a Orbàn e a chi vuole solo costruire muri contro l’Italia. E poi si parlerà della giustizia fiscale che è un altro tema su cui i nazionalisti hanno una contraddizione enorme: noi non possiamo avere un’Europa in cui ci sono i paradisi fiscali senza palme che permettono ad alcuni gruppi multinazionali di pagare aliquote dello zero virgola mentre il lavoro e l’impresa sono tassati più del quaranta. 

La posizione del governo italiano sul Mes è una vicenda paradigmatica della propaganda ideologica di questo governo. Hanno fatto fake news per anni sul Mes e ora non sanno come uscirne. Il problema è che stanno giocando con la credibilità internazionale dell’Italia. Non è possibile per ragioni ideologiche bloccare tutto il resto d’Europa sulla ratifica di un trattato. Quando lo ratifichi non stai chiedendo l’attivazione di questo meccanismo stai semplicemente permettendo ad altri di accedervi se ne hanno bisogno. 

Non è vero che nel PD si sta rinunciando alle primarie: noi non stiamo imponendo nulla ai territori, nessuna candidatura dall’alto né metodo per sceglierla. E non c’è nessuna archiviazione delle primarie, anzi continuano a essere uno strumento importante dove lo scelgono i territori, come è successo a Lecce. 

Noi non abbiamo mai pensato di fare delle alleanze in provetta secondo uno schema fisso. Noi stiamo accompagnando e sostenendo i territori: laddove si riesce ad allargare il più possibile una coalizione attorno a un progetto coerente per quella città o quella regione noi diamo tutto il nostro supporto. Io sono convinta che con le altre forze di opposizione ci siano più punti che ci uniscono di quanti ci dividano. Ho questa convinzione e non me la toglieranno

Elly Schlein

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