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Visualizzazione dei post con l'etichetta Unione Europea

Il consiglio dell’Internazionale Socialista a Istanbul

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Oggi ho partecipato, su invito del premier spagnolo Pedro Sanchez , al consiglio dell’ Internazionale Socialista ad Istanbul. Qui ho incontrato lo stesso Sanchez in un bilaterale dove abbiamo discusso di come rafforzare la cooperazione tra forze politiche progressiste e della situazione politica europea e internazionale.  Abbiamo poi incontrato il leader e i sindaci del partito CHP, la principale forza d’opposizione turca, insieme a Peppe Provenzano e Dario Nardella. A Ozgur Ozek ho ribadito la nostra piena solidarietà al suo partito e al sindaco Imamoglu, candidato alla presidenza dell’opposizione turca e principale avversario di Erdogan, che a marzo è stato arrestato come oltre un centinaio di oppositori politici, giornalisti e studenti e da allora si trova in carcere. Qui diversi incontri interessanti con forze e personalità socialiste di tutto il mondo, come la ex presidente del Senato cileno Isabel Allende Bussi e alcuni rappresentanti palestinesi di Fatah. Sono intervenuta c...

La grande diplomazia di Meloni

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Giorgia Meloni il 18 maggio ha provato a fare la pontiera tra USA e UE, ieri Trump ha minacciato dazi al 50% da giugno e le borse sono andate in rosso.  Un altro grande risultato di Giorgia Meloni.

Trova le differenze

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È una notizia molto importante l'approvazione in Spagna della riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario . Il governo Sanchez mostra all'Europa che si può crescere economicamente aumentando i diritti di chi lavora.  Il PD continuerà a battersi perché la settimana corta venga approvata anche in Italia. C'è un disegno di legge delle opposizioni che la destra continua a tenere fermo perché non ha mezza idea su come intervenire.  Chiediamo chiarezza.

I dazi affondano lìItalia

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I dazi di Trump sono una mazzata per le imprese e i lavoratori italiani che faranno perdere all’Italia miliardi di euro e decine di migliaia di posti di lavoro. I danni saranno enormi, sia per i Paesi colpiti (l’Italia, che con gli USA ha registrato nel 2024 un surplus commerciale di 39 miliardi, il secondo in Europa dopo la Germania) che per gli Stati Uniti. È incredibile come il governo sia rimasto fermo, senza fare niente, si sapeva da mesi che questo giorno sarebbe arrivato. Ma Giorgia Meloni ha usato il condizionale fino a ieri per non urtare l’amico Donald e fa arrivare l’Italia impreparata a questo disastro. Adesso basta, il governo deve svegliarsi e scegliere di stare dalla parte dell’Europa. Bisogna reagire uniti come U nione Europea in maniera mirata e proporzionata, e costringere Trump a negoziare con una voce unica europea e tenendo la schiena dritta per scongiurare una guerra commerciale senza limiti e evitare la delocalizzazione di produzioni manifatturiere dall’Europa...

Una maggioranza spaccata

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Sulla difesa europea, la maggioranza vota in tre modi diversi con Forza Italia a favore, la Lega contro e Fratelli d’Italia astenuti. Dunque, qual è la linea del governo? Stiamo parlando del ruolo dell’Europa, della difesa comune, di come si pone l’Italia sui principali dossier diplomatici. Abbiamo due conflitti alle porte e minacce economiche da oltre Oceano: non è tempo di equilibrismi, né incertezze. Serve un governo capace di decidere la collocazione internazionale di una delle grandi potenze mondiali. Un governo diviso fa l’Italia più debole .

Un governo in stato confusionale

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Un governo che non ha altri argomenti sulla politica estera se non attaccare l’opposizione è un governo improvvisato. Da settimane è in stato confusionale, con i litigi quotidiani tra Tajani e Salvini, senza un profilo chiaro sulle scelte di politica europea e internazionale. Non riescono a dire una parola a favore di una difesa comune europea, ma nemmeno a condividere una posizione sul piano di riarmo proposto . Sono uniti solo nell’abbassare la testa di fronte agli attacchi e ai dazi di Trump all’Ue. Con Meloni che minimizza e invita alla calma e Tajani che invita a importare di più dagli USA. Ma la cosa più assurda è che Meloni sostenga che non ci siano alternative tra essere talmente asserviti a Trump da non riuscire nemmeno a criticarlo e rompere l’alleanza uscendo pure dalla Nato. L’alternativa c’è eccome: è fare un salto in avanti nell’integrazione e nell’autonomia strategica europea , superando l’unanimità, reagendo insieme ai dazi, facendo un grande piano di investimenti comun...

Fratelli di Trump

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Giorgia Meloni ha scelto di difendere l’interesse nazionale, ma quello americano. Anzi, quello di Trump e Musk. Oggi è più chiaro che mai, ha scelto di indossare il cappellino MAGA, ammainando di fatto da palazzo Chigi la bandiera italiana e quella europea. Ed è un problema enorme invece per l’interesse nazionale italiano se la presidente del consiglio sceglie di dare ragione a chi, come Vance, dà dei parassiti agli europei, insultando quindi anche noi italiani, dopo giorni di imbarazzante silenzio. Ed è agli italiani che Giorgia Meloni dovrà spiegare perché ha scelto Trump come “primo alleato”, quando il prossimo 2 aprile entreranno in vigore i dazi USA del 25% sulle nostre merci , sulle nostre eccellenze, che pagheranno le imprese, gli agricoltori, i lavoratori e le famiglie italiane. Giorgia Meloni vada dire a loro “state calmi, ragazzi, ragioniamoci”. Il governo Meloni si sta trasformando giorno dopo giorno nel cavallo di Troia dell’amministrazione Trump all’interno dell’Unione Eur...

PNRR, un governo incapace

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“Il PNRR è una straordinaria opportunità di futuro per l’Italia e fa male vedere come l’incompetenza del governo di Giorgia Meloni la stia sprecando, come conferma la relazione della Corte dei Conti. I  ritardi e le maggiori criticità sono proprio lì dove il PNRR serve di più, ovvero nelle azioni di riduzione delle disuguaglianze, come il welfare, la sanità pubblica, l’istruzione ”.  Lo dichiara la Segretaria  Elly Schlein , che aggiunge:  “Sono a rischio case della salute, nidi e alloggi universitari, ma pure infrastrutture ferroviarie e idriche, così come gli aiuti alle imprese per cui il Governo ha tardato mesi e cui è complicatissimo accedere. Ma chiedo quindi a Giorgia Meloni: chi ha ragione tra il ministro Giorgetti, che sembra sia pronto a chiedere il rinvio di un anno rispetto alla scadenza del 2026, e il ministro Foti, che oggi ci vuole far credere che va tutto bene? Questa confusione, con i ministri che si smentiscono a vicenda, è la dimostrazione che anche...

Non si possono cancellare le persone

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La persecuzione di Orbán verso le persone Lgbtbqia+ sta assumendo tratti sempre più drammatici, ed è semplicemente inaccettabile che tutto ciò accada dentro i confini dell’Unione Europea.  Orbán vieta per legge i Pride in Ungheria per negare la visibilità e dunque l’esistenza stessa della comunità Lgbtqia+, una degenerazione che vede leggi omobitransfobiche sempre più violente. Quella stessa Ungheria che la destra di Meloni e Salvini in Italia hanno citato spesso come modello .  Prendano le distanze da questa legge oscurantista del loro alleato Orbán . La diversità non si può vietare per legge, non si possono cancellare le persone. Siamo e saremo al fianco della comunità Lgbtqia+ in Ungheria come in Italia e tutta Europa.  Elly Schlein

Meloni oltraggia la memoria europea

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Giorgia Meloni non solo non ha il coraggio di difendere i valori su cui l’Unione è fondata dagli attacchi di Trump e di Musk, ma ha deciso in Aula di nascondere le divisioni del suo governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo tentativi di riscrivere la storia. Meloni ha oltraggiato la memoria del Manifesto di Ventotene , riconosciuto da tutti come la base su cui si è fondata l’Unione Europea, perché l’hanno scritto giovani mandati al confino dai fascisti che non risposero all’odio e alla privazione di libertà con altro odio e altra privazione di libertà ma con una visione che nell’Europa federale superasse i nazionalismi che nel nostro continente hanno prodotto soltanto guerre, anche oggi. Non si permetta mai più di oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli , Ursula Hirschmann , Ernesto e Ada Rossi , Eugenio Colorni , se siamo qui a discutere in un Parlamento democratico è grazie a persone come loro. Dice che quell’Europa non è la sua. E allora le chiedo se la sua Ital...

Una piazza per l'Europa

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Che mobilitazione straordinaria.  Una piazza che tiene insieme chi crede nell'Europa federale, e noi siamo qui per costruirla, contro ogni nazionalismo e contro ogni veto.  Una piazza che è anche una risposta: nella società italiana è ancora fortissima la spinta verso un'Europa più unita.  Grazie!  Elly Schlein

Difesa, non corsa al riarmo: la linea resta questa

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All’Europa serve la difesa comune , non la corsa al riarmo dei singoli Stati. È e resta questa la posizione del PD.  Al Parlamento si votava una risoluzione sulla difesa comune, con molti punti che condividiamo, ma la risoluzione dava anche appoggio al piano RearmEU proposto da Ursula Von der Leyen cui abbiamo avanzato e confermiamo molte critiche proprio perché agevola il riarmo dei singoli Stati facendo debito nazionale, ma non contribuisce alla difesa comune e anzi rischia di ritardarla . Quel piano va cambiato.  All’Unione europea serve una svolta di integrazione politica e di investimenti comuni – per un piano industriale, sociale, ambientale, digitale e per la difesa comune, ma non solo e non a scapito del sociale e della coesione – serve aumentare capacità industriale e coordinamento, con l’orizzonte federalista di un esercito comune al servizio di una politica estera comune e di un progetto di pace . Obiettivi per cui continueremo a impegnarci ogni giorno.  Ell...

La Lombardia per l'Europa

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Dopo le sconcertanti immagini arrivate da oltreoceano che ci hanno lasciato attoniti e sconcertati, ieri il PD ha partecipato in delegazione, anche in tutto il territorio lombardo,  alle piazze di chi non si rassegna all’idea di una guerra infinita, che chiedono un'Europa più forte, che ribadiscono il sostegno al popolo ucraino.  Tre anni dopo l’invasione russa dell’Ucraina, la richiesta di pace non può trasformarsi in indifferenza verso chi subisce un’aggressione. Una pace autentica richiede giustizia e difesa dei valori democratici.  È il momento per l’Europa di compiere uno scatto politico, diventando davvero quello che padri e madri fondatori hanno sognato, come ha ribadito la nostra Segretaria Elly Schlein.  Per un’Europa non spettatrice m protagonista, forte e sociale, davvero al fianco delle persone saremo in piazza il 15 marzo. A breve tutte le indicazioni.  Silvia Roggiani

Una grande piazza per l'Europa

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Una grande piazza per l’Europa. Noi ci saremo.  Elly Schlein

O con Trump o con l'Europa

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Trump ha scelto di stare con Putin, ha umiliato con violenza inaudita un popolo aggredito da un dittatore e l’ha fatto in un’imboscata che è puro bullismo istituzionale contro il Presidente Zelensky.  Il governo italiano esprima solidarietà e sostegno al popolo ucraino e al suo presidente. Giorgia Meloni non può più procrastinare la scelta: o con Trump, i suoi miliardi e i suoi interessi economici o con la democrazia e l’Europa.  Elly Schlein

Ok a investimenti sulla Difesa, no a tagli sul sociale

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Mi sembra che anche Giorgia Meloni abbia smesso di presentare quello dell’Albania come un modello . L’ultima volta che eravamo qua ricorderete che faceva i bilaterali per spiegare le magnifiche sorti e progressive di questo modello. Oggi invece è chiaro che è un disastro , è un fallimento, è inumano dal punto di vista del rispetto dei diritti delle persone ed è uno spreco ingente di risorse degli italiani.  Lo citavo l’altro giorno quando c’è stato un ennesimo caso di cronaca molto preoccupante. È stato ucciso un ragazzo molto giovane, 19 anni, davanti alla stazione di Tortona per un monopattino. Allora magari invece che mandare centinaia di esponenti delle forze dell’ordine a badare ad una prigione vuota in Albania, si mandino dove manca organico .   Gli investimenti sulla sicurezza non devono togliere alcunché alla spesa sociale. Quello che noi chiediamo è che il Next Generation EU e non sia una parentesi, ma sia strutturalmente una risposta rafforzata e anticipata preventiv...

Meloni scenda dal ring

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Presidente Meloni faccio una premessa: scenda dal ring, perché questo è un ruolo serio. Capisco che deve cercare un nemico al giorno per coprire i suoi fallimenti, ma lei è premier di tutti italiani. Se avesse messo un euro sulla sanità per tutte le volte che ci attacca già avrebbe dimezzato le liste d’attesa.  In Siria gruppi di ribelli e terroristi hanno abbattuto il sanguinoso regime di Assad, ma davanti a tutto questo è inaccettabile che l’unica preoccupazione degli Stati europei, tra cui l’Italia, sia di bloccare le richieste d’asilo dalla Siria.  È dovuto intervenire anche il segretario generale dell’Agenzia ONU per i Rifugiati per ribadire che in questo momento non ci sono le condizioni per dei rimpatri sicuri, volontari e dignitosi in Siria. Questa vostra ossessione sui migranti vi impedisce di avere una politica estera che sia all’altezza della tradizione diplomatica di questo Paese.  Serve una iniziativa europea di pace per ottenere un immediato cessate il fuoco...

My voice my choice

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Rendiamo l'Unione Europea uno spazio in cui tutte possano avere accesso a un aborto sicuro. Nel nostro Paese la destra al governo ha spalancato le porte dei consultori agli antiabortisti e non applica le linee guida sull’aborto farmacologico che consentono si possa fare senza ricovero. Dobbiamo trovare gli strumenti per garantire una percentuale di medici non obiettori e consentire in tutto il nostro territorio l’accesso all’aborto sicuro. In Italia, come in tutto il resto d’Europa. Per questo il PD sostiene l’iniziativa delle cittadine e dei cittadini europei My voice My Choice , promossa da oltre 200 organizzazioni in tutta Europa, per garantire un accesso diffuso ai servizi di interruzione volontaria di gravidanza e di salute riproduttiva: manca davvero poco per raggiungere il milione di firme. Firma qui

Una pessima notizia per l’Europa e per l’Italia

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“L’elezione di Trump negli Stati Uniti è una brutta notizia per l’Europa e una brutta notizia per l’Italia. Non solo perché anche in questi ultimi giorni ha dichiarato di nuovo la sua ostilità verso l’Unione europea, ma anche per quello che ne conseguirà in termini di politiche economiche. Chi oggi lo festeggia per ragioni di bandiera smetterà presto quando gli effetti di una nuova politica protezionistica colpiranno le imprese e i lavoratori in Europa e anche qui nel nostro Paese”.  Commenta così la Segretaria Elly Schlein il risultato delle presidenziali statunitensi e aggiunge : “Noi speravamo che andasse in un altro modo perché non ci riconosciamo né mai ci riconosceremo in una idea di società dove  i miliardari, che ieri festeggiavano chiusi in una stanza con Trump, si ergono a paladini del ceto medio  che si è impoverito quando sono loro stessi quelli che si sono arricchiti, sfruttando il lavoro in un modello economico sbagliato e da cambiare. E hanno usato il ...

Meloni riferisca sul “fallimento Albania”

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Chiediamo un’informativa urgente della presidente Meloni dopo il Cdm che ha approvato il decreto Albania.  Un decreto fantasma che nemmeno i membri del governo hanno potuto visionare .  Pensavamo di poter conoscere il decreto nella conferenza stampa convocata e invece no, perché la conferenza stampa non c’è stata. Forse perché c’è imbarazzo a rispondere alle domande su questo decreto.  C hiediamo alla presidente di venire in aula dirci in cosa consiste non il modello Albania ma il fallimento Albania . Cosa può aggiungere al diritto europeo? Vorremmo sapere cosa contiene quel dl e perché il governo sta sprecando 800 milioni di euro per due centri che sono e resteranno chiusi al posto di destinarli alla sanità.  Venga a dirci cosa c’è scritto e a rendere conto di questo spettacolo indecoroso e ridicolo in cui sta trascinando il Paese mentre alimenta uno scontro senza precedenti verso la magistratura.  La  Presidente Meloni venga in aula e  renda con...