Sì alla riforma del voto di scambio. Un'impegno concreto contro la mafia

 
270.000 cittadini hanno chiesto a gran voce la riforma del 416 ter e il testo definitivo è stato appena adottato all’unanimità dalla Commissione Giustizia della Camera. Dal 15 luglio si vota in Aula.
Nata da una mobilitazione popolare, portata avanti in parlamento dall'intergruppo dei Braccialetti bianchi, i parlamentari di tutti i partiti che da subito hanno sposato la causa, nel testo che sarà sottoposto alla discussione e votazione della Camera recita:
Chiunque accetta consapevolmente il procacciamento di voti con le modalità previste dal terzo comma dell art 416 bis in cambio dell’erogazione di denaro o di altra utilita è punito con la reclusione da 4 a 10 anni.La stessa pena si applica a Chi procaccia voti con le modalità indicate al comma precedente.

Un segnale importante, che dimostra una volta tanto, la volontà politica di intervenire su questa norma cruciale per la lotta alla corruzione in Italia, rispondendo all’istanza della società civile. 

Come riportato dal sito del Comitato Riparte il Futuro, la formulazione permette di tipizzare meglio il comportamento specifico del politico che scende a patti con la criminalità organizzata per ottenere voti. Inoltre con il secondo comma è aggravata la pena inflitta al mafioso che si presta a procacciare voti a favore del politico. In riferimento alla frase “Chiunque accetta consapevolmente”, il verbo “accettare”deve essere interpretato intendendo sì il ruolo passivo, ma anche l’atto volontario e attivo del politico corrotto.
Un testo insomma non ancora impeccabile ma che rappresenta un enorme passo in avanti, a cui dovranno seguirne altri.
L'approvazione all'unanimità in commissione Giustizia del nuovo art. 416-ter viene commentata da Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd come "un primo importante passo nella lotta alla corruzione e all'illegalità. Fondamentale il lavoro svolto dal Partito democratico nell’iter di approvazione del provvedimento. Oggi si aggiunge un altro tassello per una riforma complessiva del sistema giudiziario italiano".

Pina Picierno, responsabile Legalità e lotta alle mafie per il Pd, così annuncia questo passaggio:

"L’approvazione del nuovo articolo 416-ter contro il voto di scambio politico mafioso è un risultato importantissimo che va nella direzione di quanto richiesto dalle associazioni e da tutti i cittadini che hanno sottoscritto la petizione lanciata da Libera e dal gruppo Abele. Il principio che ad essere punito non è solo chi promette denaro ma anche qualunque altra utilità, permetterà di tranciare in maniera netta i legami perversi tra politica e mafia colpendo al cuore il funzionamento stesso della criminalità organizzata, che proprio grazie a questo sistema di rapporti illegali, imperversa, prospera e si rinnova". 

"Ancora più emblematico il fatto che il provvedimento sia passato all'unanimità, perché tutte le forze politiche devono essere convintamente schierate contro la mafia, la corruzione e l’illegalità. Adesso tocca all’Aula approvarlo. Ma a vincere oggi è la politica, quella da sempre al servizio del Paese, della democrazia e dei cittadini".

In attesa di un'approvazione, che speriamo quanto mai celere, sarà possibile sostenere la campagna, con una firma a questo sito.

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