I nuovi dati sulla disoccupazione in Italia
E' una vigilia di Primo Maggio, festa del Lavoro, molto amara.
Dentro questi dati, già di per sè preoccupanti, ce ne sono due che generano ulteriore preoccupazione.
Il primo è che la diminuzione del lavoro del mese di marzo riguarda infatti la sola componente femminile, ed è dunque evidente che la permanenza a lavoro delle donne over-50, che aveva finora permesso di arginare il calo, non basta più a garantire la stabilità e, tanto meno, la crescita dell’occupazione.
Il secondo dato negativo è che non si ferma la crescita del tasso di disoccupazione giovanile, che a marzo ha raggiunto una quota pari al 38,4%.
Qui tutti i numeri in dettaglio del rapporto dell'Istat.