Riduzione dei ticket dei lombardi: PdL e Lega dicono NO


Abbiamo scritto qui, l'altro giorno, dell'approvazione del rendiconto 2011 da parte del Consiglio regionale della Lombardia.

Ma si votava anche l'assestamento al bilancio 2012, che "regola" la situazione del bilancio dell'anno in corso agli eventi accaduti in questi mesi.

Il gruppo del Partito Democratico, in occasione del voto sull'assestamento, ha presentato un ordine del giorno (qui il testo), per impegnare la Giunta Formigoni a rendere più equi i ticket sanitari, esentando i cittadini con redditi familiari sotto i 30mila euro e prevedendo sopra quella soglia la modulazione progressiva.

Un ordine del giorno concreto, che individuava anche da dove recuperare i soldi: quelli che la Regione ha contabilizzato dal recupero dell'evasione fiscale su Irap, bollo auto e addizionale regionale Irpef.

Per effetto non della spending review di Monti, ma ancora della manovra finanziaria di Bossi e Berlusconi, sulla sanità di tutte le Regioni caleranno nei prossimi due anni tagli per otto miliardi, di cui più di due miliardi dovranno essere recuperati attraverso i ticket.

E, all'inizio della settimana, anche la Lega, con il suo nuovo segretario lombardo Matteo Salvini, aveva legato la prosecuzione del sostegno a Formigoni anche all'abbassamento dei ticket sanitari.

Com'è finita?

Al solito modo: ordine del giorno bocciato. Anche dalla Lega, che alza la voce nei comizi, ma in aula vota a testa bassa.

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