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L'ultimo bilancio della Giunta Formigoni

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Il Consiglio regionale ha approvato nei giorni scorsi il bilancio per il 2013, l'ultimo presentato dalla Giunta Formigoni. E il voto sul bilancio è stato anche l'ultimo atto della legislatura, che si è chiusa con due anni di anticipo a causa della crisi che ha travolto il centrodestra lombardo, anche a causa delle inchieste giudiziarie. Il bilancio lombardo ammonta a 22,7 miliardi di euro, dei quali 17,4 destinati alla spesa sanitaria . Queste in sintesi le maggiori voci di spesa : sostegno alle imprese (35,7 milioni di cui 8,3 per nuove imprese), cultura e istruzione (79,8 milioni, a cui si aggiungono 43,7 milioni per la dote buono scuola, 8,9 milioni per le scuole dell’infanzia e 26 milioni per l’occupazione disabili), sostegno agli affitti (13 milioni), programma di edilizia residenziale pubblica (35,5 milioni), interventi sulla rete stradale regionale (oltre 30 milioni) e sulla rete ferroviaria regionale (12,3 milioni), sviluppo metropolitane e metro tramvie (

Regione Lombardia: cala il sipario sulla legislatura. Si torna al voto

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Approvata la nuova legge elettorale. E ora le dimissioni. La legislatura regionale lombarda si chiude oggi, a metà del mandato. Troppi scandali e una crisi politica tra PdL e Lega hanno portato allo scioglimento anticipato della legislatura, come abbiamo raccontato qui stamattina. Come ultimo atto, il Consiglio regionale lombardo ha varato la nuova legge elettorale , abolendo il listino bloccato, stabilendo la rappresentanza territoriale della province, il numero massimo di 80 consiglieri, il limite dei due mandati per il presidente della Regione e il premio di maggioranza. L'ostruzionismo della Lega , che ha continuato ad intervenire nel dibattito con l'obiettivo dichiarato di far perdere tempo, è stato battuto quando è stato chiaro che comunque sarebbero arrivate le dimissioni. «Ho parlato anche stamattina col ministro Cancellieri che mi ha confermato, alla luce dello scioglimento del Consiglio oggi, che il Governo fisserà la data delle elezioni in una domenic

Lombardia: ultimo atto?

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Oggi è una giornata decisiva per il futuro della Lombardia. In Consiglio Regionale , convocato ad oltranza fino ai prossimi giorni, dovrebbe essere approvata la legge elettorale, ultimo atto della legislatura , dopo la crisi causata dall'arresto dell'assessore Zambetti, le liti tra Lega, Pdl e Formigoni e la nascita della nuova giunta tecnica. La seduta avrebbe dovuto già svolgersi ieri, ma l'attività del Consiglio è stata ostacolata dalla Lega Nord . I leghisti hanno infatti boicottato la legge elettorale per tentare di tirare in lungo. L’accordo sulla nuova legge elettorale sembra ad un passo : via il listino, massimo due mandati per il presidente, premio di maggioranza; manca invece la condivisione sulla proposta del Pd per esprimere, in sede di voto, la doppia preferenza uomo-donna. Tuttavia la partita tra Lega e Formigoni, sempre più ai ferri corti, lascia aperte molte incognite. La posizione del Pd in ogni caso non cambia: bene se si riesce ad uscire venerdì

La Lega salva Formigoni

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L’azzeramento della giunta e la nascita, nel giro di qualche settimana, di un governo “light” con l’obiettivo di arrivare entro dicembre ad un nuova legge elettorale senza più il listino del presidente. Roberto Formigoni è tornato ieri da Roma con in tasca questo accordo che porta la firma decisiva, oltre a quelle di Silvio Berlusconi ed Angelino Alfano, di Roberto Maroni. E oggi ha detto che "dopo l'accordo di ieri, riprendiamo la prospettiva del 2015", scadenza naturale della legislatura in Regione Lombardia. Riferendosi poi a Zambetti, ancora una volta Formigoni ha scaricato una persona che non gli serve più, e lo ha fatto con il solito metodo, quello di fingere di non conoscerlo : "Nel 2010 non avrei riconfermato Zambetti, perché col tempo si conoscono meglio le persone" ma la decisione di tenerlo in giunta è stata presa su pressioni dei partiti della maggioranza che la sostengono. Chi ne esce peggio, da questa conclusione, è la Lega. Come racc

Che succede in Lombardia?

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Il giorno dopo l'arresto di Domenico Zambetti, è il momento degli incontri al vertice tra PdL e Lega e degli sgambetti reciproci. Formigoni, Alfano e Maroni si sono incontrati a Roma e Formigoni, dopo avere per l'ennesima volta difeso le "eccellenze" lombarde, ha parlato chiaro: se salta la Lombardia saltano anche Veneto e Piemonte. I governatori leghisti gli hanno risposto per le rime: "Pensi a casa sua". Alle 15.30 è previsto un nuovo incontro tra PdL e Lega, con Formigoni che parla di "gesti forti". Ieri il vertice leghista aveva deciso di chiedere a Formigoni l'azzeramento della Giunta, una riduzione del numero degli assessori e il voto anticipato nel 2013, insieme alle politiche. Da qui la risposta piccata del Governatore lombardo, che ha poi tolto le deleghe agli assessori leghisti. Che succedera? Lo sapremo nelle prossime ore. Intanto ieri il centrosinistra ha manifestato a Palazzo Lombardia, per chiedere che si torni al voto.

Lombardia, tempo scaduto!

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4.000 voti compranti dalla 'ndrangheta. Voti pagati in contanti, a 50 euro l'uno, pur di diventare consigliere regionale e vedere confemato il suo incarico di Assessore nella Giunta di Roberto Formigoni. Con questa accusa è finito oggi in manette Domenico Zambetti, 60 anni, del PdL , eletto alle regionali del 2010 con 11.217 voti di preferenza e poi nominato assessore alla Casa al Pirellone, dopo essere già stato assessore nel mandato precedente. Secondo l'inchiesta, avrebbe pagato ai clan calabresi, in varie rate, 200mila euro . Ad incassarli, secondo l'accusa, Giuseppe D'Agostino, gestore di locali notturni, già condannato negli anni scorsi per traffico di droga, che appartiene alla cosca calabrese Morabito-Bruzzaniti; l'altro, referente del clan Mancuso, è l'imprenditore Eugenio Costantino. In tutto sono venti le persone destinate al carcere, ma quello che emerge ancora una volta, da quando Ilda Boccassini è il coordinatore della distrettuale an

Riduzione dei ticket dei lombardi: PdL e Lega dicono NO

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Abbiamo scritto qui , l'altro giorno, dell'approvazione del rendiconto 2011 da parte del Consiglio regionale della Lombardia. Ma si votava anche l'assestamento al bilancio 2012, che "regola" la situazione del bilancio dell'anno in corso agli eventi accaduti in questi mesi. Il gruppo del Partito Democratico, in occasione del voto sull'assestamento, ha presentato un ordine del giorno ( qui il testo), per impegnare la Giunta Formigoni a rendere più equi i ticket sanitari , esentando i cittadini con redditi familiari sotto i 30mila euro e prevedendo sopra quella soglia la modulazione progressiva. Un ordine del giorno concreto, che individuava anche da dove recuperare i soldi : quelli che la Regione ha contabilizzato dal recupero dell'evasione fiscale su Irap, bollo auto e addizionale regionale Irpef. Per effetto non della spending review di Monti, ma ancora della manovra finanziaria di Bossi e Berlusconi, sulla sanità di tutte le Regioni calera

Dal 1 giugno novità nella sanità lombarda

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Nuove regole nella sanità lombarda a partire dal prossimo 1 giugno. La prima novità riguarda il pronto soccorso : i 25 euro di ticket previsti per i casi meno gravi (i codici bianchi) non verranno più sborsati sulla base delle valutazioni cliniche fatte dal medico all'ingresso, ma sul referto finale all'uscita dall'ospedale. La conseguenza pratica del provvedimento , approvato mercoledì dalla Giunta Formigoni, è quella di allargare la percentuale di cittadini paganti: un paziente che prudenzialmente era stato inserito in codice verde, infatti, può rivelarsi alla fine dei controlli clinici meno serio di quanto ipotizzato e trasformarsi in codice bianco, con il pagamento del relativo ticket da 25 euro. Seconda novità : l'introduzione nei pronto soccorso di monitor che permettano a chi è in sala d'attesa di seguire passo dopo passo la situazione del loro familiare entrato nel circuito dei controlli medici e degli esami. Terza novità : entro il 15 giugno negli