Che succede in Lombardia?
Il giorno dopo l'arresto di Domenico Zambetti, è il momento degli incontri al vertice tra PdL e Lega e degli sgambetti reciproci.
Formigoni, Alfano e Maroni si sono incontrati a Roma e Formigoni, dopo avere per l'ennesima volta difeso le "eccellenze" lombarde, ha parlato chiaro: se salta la Lombardia saltano anche Veneto e Piemonte. I governatori leghisti gli hanno risposto per le rime: "Pensi a casa sua".
Alle 15.30 è previsto un nuovo incontro tra PdL e Lega, con Formigoni che parla di "gesti forti".
Ieri il vertice leghista aveva deciso di chiedere a Formigoni l'azzeramento della Giunta, una riduzione del numero degli assessori e il voto anticipato nel 2013, insieme alle politiche. Da qui la risposta piccata del Governatore lombardo, che ha poi tolto le deleghe agli assessori leghisti.
Che succedera? Lo sapremo nelle prossime ore. Intanto ieri il centrosinistra ha manifestato a Palazzo Lombardia, per chiedere che si torni al voto.
Qui altre foto dalla manifestazione di ieri.
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Aggiornamento ore 16.10
Formigoni annuncia un forte ridimensionamento della giunta regionale e l'ingresso di nomi nuovi, poi sottolinea: "Io certo che ci sarò, sono il presidente eletto". Basterà? E alla Lega questa soluzione va bene?
Nel frattempo, Formigoni è stato condannato a 990 euro di multa e 110 mila di risarcimento per aver diffamato i radicali. L’episodio risale al 2010: i radicali avevano accusato Formigoni di aver utilizzato firme false per presentare la sua lista per le elezioni regionali del 2010 e il presidente della Lombardia aveva risposto accusando i Radicali di averle manipolate per danneggiarlo.