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La Lega salva Formigoni

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L’azzeramento della giunta e la nascita, nel giro di qualche settimana, di un governo “light” con l’obiettivo di arrivare entro dicembre ad un nuova legge elettorale senza più il listino del presidente. Roberto Formigoni è tornato ieri da Roma con in tasca questo accordo che porta la firma decisiva, oltre a quelle di Silvio Berlusconi ed Angelino Alfano, di Roberto Maroni. E oggi ha detto che "dopo l'accordo di ieri, riprendiamo la prospettiva del 2015", scadenza naturale della legislatura in Regione Lombardia. Riferendosi poi a Zambetti, ancora una volta Formigoni ha scaricato una persona che non gli serve più, e lo ha fatto con il solito metodo, quello di fingere di non conoscerlo : "Nel 2010 non avrei riconfermato Zambetti, perché col tempo si conoscono meglio le persone" ma la decisione di tenerlo in giunta è stata presa su pressioni dei partiti della maggioranza che la sostengono. Chi ne esce peggio, da questa conclusione, è la Lega. Come racc

Che succede in Lombardia?

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Il giorno dopo l'arresto di Domenico Zambetti, è il momento degli incontri al vertice tra PdL e Lega e degli sgambetti reciproci. Formigoni, Alfano e Maroni si sono incontrati a Roma e Formigoni, dopo avere per l'ennesima volta difeso le "eccellenze" lombarde, ha parlato chiaro: se salta la Lombardia saltano anche Veneto e Piemonte. I governatori leghisti gli hanno risposto per le rime: "Pensi a casa sua". Alle 15.30 è previsto un nuovo incontro tra PdL e Lega, con Formigoni che parla di "gesti forti". Ieri il vertice leghista aveva deciso di chiedere a Formigoni l'azzeramento della Giunta, una riduzione del numero degli assessori e il voto anticipato nel 2013, insieme alle politiche. Da qui la risposta piccata del Governatore lombardo, che ha poi tolto le deleghe agli assessori leghisti. Che succedera? Lo sapremo nelle prossime ore. Intanto ieri il centrosinistra ha manifestato a Palazzo Lombardia, per chiedere che si torni al voto.

Lombardia, tempo scaduto!

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4.000 voti compranti dalla 'ndrangheta. Voti pagati in contanti, a 50 euro l'uno, pur di diventare consigliere regionale e vedere confemato il suo incarico di Assessore nella Giunta di Roberto Formigoni. Con questa accusa è finito oggi in manette Domenico Zambetti, 60 anni, del PdL , eletto alle regionali del 2010 con 11.217 voti di preferenza e poi nominato assessore alla Casa al Pirellone, dopo essere già stato assessore nel mandato precedente. Secondo l'inchiesta, avrebbe pagato ai clan calabresi, in varie rate, 200mila euro . Ad incassarli, secondo l'accusa, Giuseppe D'Agostino, gestore di locali notturni, già condannato negli anni scorsi per traffico di droga, che appartiene alla cosca calabrese Morabito-Bruzzaniti; l'altro, referente del clan Mancuso, è l'imprenditore Eugenio Costantino. In tutto sono venti le persone destinate al carcere, ma quello che emerge ancora una volta, da quando Ilda Boccassini è il coordinatore della distrettuale an