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Visualizzazione dei post con l'etichetta Matteo Salvini

Vergogna che fa male a tutta l'Italia

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Altro che scuse. La Lega torna all'attacco e il giorno dopo le offese di Roberto Calderoli al ministro Cecile Kyenge, altri esponenti del Carroccio rincarano la dose. Due giorni dopo l'esplosione del caso Calderoli - con le offese del leghista, vicepresidente del Senato, al ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge - il clima si fa ancora più rovente. Leggiamo dal sito Repubblica.it Le parole più dure arrivano dal presidente del Consiglio,Enrico Letta. Un vero e proprio un ultimatum rivolto al segretario leghista Roberto Maroni: "Chiuda subito il caso o è scontro totale". Oltre alle parole di Calderoli a far infuriare il presidente del Consiglio è l'intervento di Matteo Salvini, contro il presidente della Repubblica. "Taci che è meglio" - il post del leghista su facebook contro Napolitano, dopo il suo intervento in difesa della Kyenge. Parole alle quali Letta replica duramente: "L'aver chiamato in causa il presidente Napolitano, che

Ticket: proclami sui giornali e obbedienza in Giunta

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Abbaia, ma non morde. Pochi giorni fa la Lega era tornata al solito refrain su ticket sanitari. Una delle richieste, già avanzate più volte da Salvini, consisteva infatti nell’abbassamento dei ticket. «Quando Formigoni dice che non ci sono soldi per abbassare i ticket che i lombardi pagano sui farmaci, dice una cavolata – aveva detto il capo della Lega in Lombardia – I soldi ci sono e la Lega dimostrerà anche dove». Ma la Lega in poche ore non ha saputo evidentemente dimostrarlo e tenere fede alle solite promesse. Venerdì 26 ottobre, l’approvazione di una delibera di Giunta sulla compartecipazione alla spesa sanitaria è andata esattamente nella direzione opposta rispetto alle promesse di Salvini. Se sino ad oggi infatti i disoccupati, i cittadini in cassa integrazione straordinaria, i cittadini in trattamento di cassa integrazione in deroga e i cittadini in contratto di solidarietà, avevano diritto all’esenzione dei ticket per la diagnostica e la farmaceutica. Dal prim

La Lega salva Formigoni

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L’azzeramento della giunta e la nascita, nel giro di qualche settimana, di un governo “light” con l’obiettivo di arrivare entro dicembre ad un nuova legge elettorale senza più il listino del presidente. Roberto Formigoni è tornato ieri da Roma con in tasca questo accordo che porta la firma decisiva, oltre a quelle di Silvio Berlusconi ed Angelino Alfano, di Roberto Maroni. E oggi ha detto che "dopo l'accordo di ieri, riprendiamo la prospettiva del 2015", scadenza naturale della legislatura in Regione Lombardia. Riferendosi poi a Zambetti, ancora una volta Formigoni ha scaricato una persona che non gli serve più, e lo ha fatto con il solito metodo, quello di fingere di non conoscerlo : "Nel 2010 non avrei riconfermato Zambetti, perché col tempo si conoscono meglio le persone" ma la decisione di tenerlo in giunta è stata presa su pressioni dei partiti della maggioranza che la sostengono. Chi ne esce peggio, da questa conclusione, è la Lega. Come racc

Riduzione dei ticket dei lombardi: PdL e Lega dicono NO

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Abbiamo scritto qui , l'altro giorno, dell'approvazione del rendiconto 2011 da parte del Consiglio regionale della Lombardia. Ma si votava anche l'assestamento al bilancio 2012, che "regola" la situazione del bilancio dell'anno in corso agli eventi accaduti in questi mesi. Il gruppo del Partito Democratico, in occasione del voto sull'assestamento, ha presentato un ordine del giorno ( qui il testo), per impegnare la Giunta Formigoni a rendere più equi i ticket sanitari , esentando i cittadini con redditi familiari sotto i 30mila euro e prevedendo sopra quella soglia la modulazione progressiva. Un ordine del giorno concreto, che individuava anche da dove recuperare i soldi : quelli che la Regione ha contabilizzato dal recupero dell'evasione fiscale su Irap, bollo auto e addizionale regionale Irpef. Per effetto non della spending review di Monti, ma ancora della manovra finanziaria di Bossi e Berlusconi, sulla sanità di tutte le Regioni calera

La frase della settimana

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 è stata pronunciata nel week end...a Pontida. Roberto Maroni, ministro degli Interni della Repubblica italiana ha dichiarato: «Noi abbiamo un grande sogno: una Padania libera e indipendente». Oltre al Ministro Maroni, degna di nota è anche l'esibizione di Matteo Salvini che, come da tradizione, si è esercitato nella sua professione preferita: il canto con insulti . Qualche anno fa era toccato ai napoletani, ieri il prescento è stato il neo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Per finire, facciamoci una risata con il generatore automatico di ultimatum della Lega a cura come sempre di "Metilparaben". Del tipo: vogliamo il ministero degli Interni a Vigevano, la Corte dei Conti a Schio, la riforma dell'albo dei parrucchieri prima dell'alba e una grigliata di scampi e mazzancolle. Vogliamo il ministero delle Infrastrutture a Sesto San Giovanni, la Banca d'Italia a Jesolo, la riforma delle imposte sugli ovini prima che Renzo Bossi conti fino a cento

Tra il dire e il fare...

... c'è di mezzo la realtà, ovvero, molto spesso, l'incapacità dei nostri governanti di affrontare le situazioni in termini non solo elettorali. Due dimostrazioni da due video di ieri. Il primo coinvolge il Ministro della Difesa , che ieri a Ballarò non si è accorto del rientro in studio ed è stato beccato dalle telecamere mentre chiedeva informazioni a un suo collaboratore sul dittatore bielorusso Lukashenko , tirato in ballo poco prima dal leader Udc Casini in quanto "amico" di Berlusconi . Il secondo video è tratto da un fuori onda pubblicato dal Corriere della Sera . L'indice è puntato contro la Lega Nord , che attua la linea dura contro i campi nomadi, e ne fa uno spot in vista delle prossime elezioni. Una campagna elettorale all'insegna del «foeura di ball». Ma, quando si tratta di rispondere a un proprio iscritto, in via confidenziale, convinti di non essere né visti né sentiti, allora le cose cambiano e diventano l'opposto. Insomma si pre