Terremoto in Emilia: l'Italia volontaria torna a rimboccarsi le maniche


Questa foto è certamente una delle immagini "simbolo"
del terremoto che ieri ha colpito l'Emilia Romagna.

La torre dell'orologio, crollata poi definitivamente a Finale Emilia, è oggi sulle prime pagine di tutti i giornali. Giornali che poi raccontano la storia delle persone uccise dal terremoto, della bimba che si è salvata con una telefonata partita per sbaglio a New York, e dei tanti che si sono messi al riparo, dei danni al nostro immenso patrimonio culturale...

Noi vogliamo solo ricordare un altro aspetto, di questo come di mille altri eventi che hanno segnato, purtroppo, la storia del nostro Paese: il ruolo dei volontari.

Sono già oltre 200 i volontari delle organizzazioni nazionali impegnati nei luoghi del sisma; a loro si aggiungono i circa 200 volontari della Croce rossa italiana e le centinaia di volontari delle associazioni locali che stanno arrivando da ogni regione d'Italia.

Per ora, anche grazie al lavoro dei volontari, è stata data accoglienza a quasi 5.000 persone.

Scrive qui, su Repubblica, Carlo Ciavoni: "E' un altro bel film, proiettato già tante volte, questo della solidarietà spontanea e organizzata che si realizza nel nostro Paese non appena c'è bisogno di di tirarsi su le maniche e aiutare il prossimo colpito da tragedie improvvise e devastanti. Da tutta Italia la risposta è stata ancora una volta immediata, puntuale, efficace, autenticamente solidale".

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