Una nuova manovra lacrime e sangue per la scuola italiana


Ancora tre anni di lacrime e sangue per la scuola italiana. 

Non si è ancora concluso il piano triennale di tagli e ridimensionamenti, che l'intero sistema formativo è di nuovo sottoposto alla scure del governo Berlusconi. 

I provvedimenti inseriti nella bozza della manovra economica che sarà approvata oggi in consiglio dei ministri recano brutte notizie per la scuola italiana. 

Stop delle retribuzioni per un altro anno fino al 2014, congelamento degli organici dall'anno scolastico 2012/13, accorpamenti di scuole dell'infanzia , primarie e secondarie di primo grado in un unico istituto comprensivo e, dulcis in fundo, ridimensionamento di fatto degli insegnanti di sostegno. 

Come già accaduto in altre occasioni, alla tragedia si accompagna la farsa: nei giorni scorsi il Ministero dell'Istruzione si era affrettato a dire che non sembravano esserci tagli alla scuola. 

La Gelmini è di fatto un ministro commissariato, tenuta all'oscuro dei provvedimenti di Tremonti, e senza la possibilità di esprimere alcuna voce in capitolo in materia di scuola e università. 

Qui l'approfondimento, dal sito del PD nazionale.

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