"Siamo al limite dell'esasperazione"



Dopo un fine settimana segnato dagli attacchi di Silvio Berlusconi alla magistratura, ieri si è fatta sentire l'autorevole voce del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

In una lettera inviata al vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Napolitano ha annunciato la decisione di dedicare la celebrazione della prossima Giornata delle vittime del terrorismo e delle stragi, «in particolare ai servitori dello Stato che hanno pagato con la vita la loro lealtà alle istituzioni repubblicane. Tra loro si collocano in primo luogo i dieci magistrati che, per difendere la legalità democratica, sono caduti per mano delle Brigate Rosse e di altre formazioni terroristiche».

Napolitano afferma testualmente che la scelta è «una risposta all'ignobile provocazione del manifesto affisso nei giorni scorsi a Milano con la sigla di una cosiddetta "Associazione dalla parte della democrazia", per dichiarata iniziativa di un candidato alle imminenti elezioni comunali nel capoluogo lombardo. Quel manifesto rappresenta, infatti, innanzitutto una intollerabile offesa alla memoria di tutte le vittime delle BR, magistrati e non».

Napolitano conclude affermando che si sta toccando il limite, oltre il quale possono insorgere le più pericolose esasperazioni e degenerazioni.

Il presidente Napolitano dimostra ancora una volta di esercitare il proprio ruolo di garanzia a difesa della dignità delle istituzioni democratiche, con grande equilibrio e fermezza.

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