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Visualizzazione dei post con l'etichetta democrazia

Fare proclami e fare: orgogliosi di essere del PD

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Pubblichiamo volentieri la lettera aperta a Beppe Grillo del Senatore Francesco Russo, che bene dimostra la differenza tra fare proclami e basta rispetto al fare sul serio il cambiamento. Caro Beppe,... Se credi davvero che l’onestà debba tornare di moda e il Parlamento riconquistare la centralità decisionale perduta, allora comincia a dare il buon esempio. IN Caro Beppe, io mi sono  tagliato lo stipendio , vengo in Aula in metropolitana, porto i miei figli a scuola in autobus, ho il  96% di presenze in Parlamento , non rubo, non ho conflitti d’interesse, non sono in Parlamento da 20 anni, mantengo la parola data, ho vinto la battaglia per  abolire i fax dalla Pubblica Amministrazione , non voglio tornare a votare con il Porcellum. Eppure sono un senatore del PD e non del M5S. E ne vado fiero, sono orgoglioso di appartenere a un Partito in cui: il pluralismo è un valore e non un virus da debellare, i processi decisionali sono

La primavera araba non diventi un autunno

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Prima li abbiamo temuti, barattando la stabilità delle loro autocrazie con la protezione dalle nostre paure del radicalismo e dell’immigrazione. Poi li abbiamo applauditi quando facevano la rivoluzione non violenta con facebook e i colori della bandiera sulle guance. Nel frattempo cancellavamo le vacanze in Tunisia e sul Mar Rosso, perché fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Poi ci siamo concentrati su di noi , sul panico europeo e sulle montagne russe dell’euro e abbiamo dimenticato che le transizioni alla democrazie sono lente e difficili. E più dure ancora, se la liberazione dai tiranni è stata lunga e violenta. Oggi, i media illuminano ancora il mondo arabo, dopo il tragico attentato di Bengasi e gli assalti scomposti ad alcune ambasciate americane. I realisti dicono “ve l’avevamo detto”: in fondo le élites arabe sono sempre state più filo-occidentali delle masse arabe, pronte invece ad infiammarsi dopo ogni stupida provocazione. Io credo, invece, che l’assalto vigliacc

"Partiti, apritevi a giovani e Europa”

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E' forse stato  discorso politico più forte di tutto il settennato, quello che ha tenuto Giorgio Napolitano all'incontro con alcuni giovani alla Fondazione Pellicani a Mestre. Con un discorso di 40 minuti il Presidente della Repubblica denuncia la crisi in cui sono sprofondate le forze politiche. Napolitano fa proposte precise. In Italia, «i partiti devono europeizzarsi». In Europa, già per le elezioni del 2014, occorre «una procedura elettorale uniforme, con scambio di candidature e capilista unici tra Paese e Paese da parte dei grandi partiti europei». Una vera Schengen della politica che abbatta i confini all’interno delle grandi famiglie politiche transnazionali. E poi anche, in prospettiva, l’elezione diretta di un Mister Europa, quando ci sarà «l’identificazione tra il presidente del Consiglio europeo e quello della Commissione». Leggiamo dal sito internet del quotidiano  La Stampa Non nasce nel deserto, la democrazia. Non può funzionare senza politica, e dunq

9 maggio 1978

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Il 9 maggio 1978 , dopo 55 giorni di prigionia, in una Renault 4 rossa parcheggiata in via Caetani, veniva ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro , presidente della Democrazia Cristiana, ucciso dalle Brigate Rosse. Nello stesso giorno, a Cinisi, veniva ucciso Peppino Impastato . Dai microfoni di Radio Aut denunciava quotidianamente gli affari dei mafiosi. E fu proprio il tritolo di Cosa Nostra a dilaniarne il corpo, sui binari della ferrovia di Cinisi, dopo averlo ucciso. Oggi, in occasione della "marcia dei 100 passi", che ricorda Peppino Impastato, Agnese Moro ha scritto al fratello di Impastato che "Mi piacerebbe tanto che un giorno potessimo ricordare i nostri cari non nel giorno della loro morte, ma nel giorno nel quale festeggiamo la nascita della nostra Repubblica, il 2 giugno. Allora avrebbero davvero il loro posto, che non è quello di vittime, ma quello di costruttori coraggiosi di un Paese in cui ci sia posto posto per tutti, con uguale dignità e ri

"No Tav i nuovi partigiani? Non sanno di cosa parlano"

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«Io vorrei che si smettesse una volta per tutte di abusare della parola "partigiano". I partigiani sono stati coloro che, anche a costo della loro vita, si sono battuti perché tutti avessero la libertà. Anche la libertà di esprimere le proprie idee e magari di criticare». E' netto e fermo nelle parole, Carlo Smuraglia. 89 anni, presidente dell'ANPI, l'associazione di partigiani. Uno che ha combattuto davvero per la libertà e la democrazia del nostro paese . Contro la dittatura fascista. E che ieri ha subito l'affronto di vedere il movimento No Tav tentare di impedire, con l'occupazione della Sala Alessi a Milano, un convegno per la presentazione del libro di Caselli " Attacco alla Giustizia". Una ventina di militanti del movimento, legati al centro sociale «Il Cantiere», ha fatto irruzione nella sala e, prima ancora, ha esposto nel cortile interno del municipio uno striscione contro l'Anpi stessa. L'occupazione è durata un paio d&

La comunicazione del Pd brugherese

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Sabato 22 ottobre, come raccontato qui  ,  abbiamo incontrato iscritti, simpatizzanti, cittadini, interessati a chiacchierare con noi delle vicende di questi ultimi mesi a Brugherio, dell'Italia e delle proposte del PD. Per quell'occasione il Segretario Marco Troiano mi chiese un'intervento che provasse a ragionare sui canali informativi adottati dal Pd brugherese. Vorrei tornare sull'argomento per ragionarci insieme a voi. L'analisi su come e cosa comunicare è nata dopo che il Sindaco Maurizio Ronchi ha piegato alle sue necessità il notiziario comunale, snaturando il servizio di qust'ultimo: essere il notiziario di e per tutta la città, di e tutte le forze politiche . Di fronte al "nuovo" notiziario comunale avevamo due possibilità : 1) rincorrere il sindaco sul quel terreno; 2) inventarci nuove forme di comunicazione. Abbiamo scelto di reinventaci, di metterci in gioco . Come? Attivando e potenziando i seguenti canali di informativ

Persone, lavoro, democrazia

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Mentre il centrodestra cerca di capire cosa vuol fare, noi torniamo a problemi e temi che non abbiamo mai smesso di approfondire. Oggi e domani, a Genova, il Partito Democratico lancia la Conferenza nazionale per il Lavoro , che ha l'obiettivo di approfondire la discussione sul tema del lavoro , sulla sua centralità nella società e per il futuro del paese , rafforzando la presenza del partito nel mondo del lavoro e estendendone la presenza organizzata nei luoghi di lavoro. Alla conferenza parteciperanno numerosi rappresentanti delle imprese, dei sindacati e delle amministrazioni.  Il dibattito verrà aperto da una relazione di Stefano Fassina , responsabile Economia e Lavoro della segreteria PD, mentre i lavori si concluderanno sabato pomeriggio con l’intervento del segretario nazionale, Pier Luigi Bersani . Il "testimonial" involontario della conferenza , nello spot che il PD ha preparato, è il ministro Brunetta, dopo la sua sparata contro i precari . C'è

Referendum: siamo tutti indispensabili!

La democrazia ha bisogno di tutti. Il 12 e 13 giugno vieni a votare i referendum  su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento.

Il complotto. 30 anni dopo

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Il 21 maggio 1981, esattamente 30 anni fa, il presidente del Consiglio Forlani fu costretto a consentire la pubblicazione delle liste degli affiliati alla Loggia P2 di Licio Gelli. Un potente intreccio di militari, politici, giornalisti, magistrati e finanzieri pronti ad appoggiare il passaggio, anche traumatico, se necessario, dalla Costituzione del 1948 ad un'Italia dove, come diceva Gelli, «governare non vuol dire perdere tempo ma risparmiarlo». Da qui i tentativi di colpi di Stato, il controllo e la conquista dall'interno delle istituzioni, e ancora il controllo della comunicazione, della magistratura e delle forze politiche. In quel momento ci fu un periodo di dignità della politica e del Parlamento, decisi ad impedire questo piano . Un momento nel quale emersero tre personaggi straordinari e diversissimi per storia e radici: Sandro Pertini, presidente della Repubblica, Nilde Jotti , presidente della Camera dei deputati e Tina Anselmi , democristiana e partigiana,

"Siamo al limite dell'esasperazione"

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Dopo un fine settimana segnato dagli attacchi di Silvio Berlusconi alla magistratura, ieri si è fatta sentire l'autorevole voce del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano . In una lettera inviata al vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Napolitano ha annunciato la decisione di dedicare la celebrazione della prossima Giornata delle vittime del terrorismo e delle stragi , «in particolare ai servitori dello Stato che hanno pagato con la vita la loro lealtà alle istituzioni repubblicane. Tra loro si collocano in primo luogo i dieci magistrati che, per difendere la legalità democratica, sono caduti per mano delle Brigate Rosse e di altre formazioni terroristiche». Napolitano afferma testualmente che la scelta è « una risposta all'ignobile provocazione del manifesto affisso nei giorni scorsi a Milano con la sigla di una cosiddetta "Associazione dalla parte della democrazia", per dichiarata iniziativa di un candidato alle imminenti elezi

La piazza della democrazia

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Siamo sicuramente a un passaggio crucialissimo . Man mano che si avvicinano momenti critici per lui, Berlusconi è sempre più pericoloso . Fasi come questa, quando c'è il tramonto ma ancora non si vede l'alba, sono fasi nelle quali la nostra democrazia può subire degli strappi. Ieri Pierluigi Bersani, in un'intervista all'Unità , ha parlato della grande manifestazione in programma sabato a Roma

Oggi il congresso dell'ANPI

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Si apre proprio ora, alla Casa del Popolo, il quindicesimo congresso della sezione brugherese dell' ANPI . In vista del congresso nazionale, sarà discusso il documento "Più forza all'antifascismo, più futuro per la democrazia" e saranno rinnovate le cariche.

La politica che non sa decidere

La nostra democrazia, vivendo sui sondaggi, diventa per definizione incapace di affrontare i problemi futuri; lasciando ai successori problemi sempre più gravi ed un’eredità sempre più difficile da gestire. I responsabili del potere non sono più in grado di esercitare il loro dovere di leadership, perché sono convinti che fare le cose giuste, anche se sgradite, rischia di far perdere il proprio potere personale. Questo modo di governare obbliga di conseguenza ad aumentare il contenuto di demagogia e di manipolazione , entrambi necessari per indebolire lo spirito critico e la reazione morale, che invece dovrebbe essere spontanea, osservando questi atteggiamenti. Romano Prodi, oggi , su Il Messaggero

Il massacro della libertà

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Al Senato passa il ddl intercettazioni: un testo che tutela meglio i criminali dei cittadini e uccide il diritto ad essere informati. Nel testo attacchi e censure anche alla Rete. Una pagina davvero brutta per la democrazia italiana. Ora la battaglia passa alla Camera Il Senato ha approvato ieri il ddl intercettazioni con 164 si, 25 no. I senatori del Pd hanno abbandonato l' Aula di palazzo Madama per non partecipare a quello che il presidente Anna Finocchiaro ha definito "un voto di fiducia che manca di legittimità" . La battaglia non è ancora conclusa sebbene le intenzioni di questo governo fallimentare siano quelle di un passaggio lampo alla Camera. "Siamo ormai al trentesimo voto di fiducia, ma questo – ha dichiarato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani - è particolare perché riguarda una materia delicatissima . Il governo sta facendo un passo molto grave e serio: ha messo la fiducia in modo improprio e irrituale su un provvedimento che riguarda temi dell