Una settimana decisiva
Si è aperta oggi una settimana decisiva per le sorti del governo.
Alle strette con la riforma dell'Università, con la sfiducia al ministro Bondi e con la copertura di 100 miliardi per le Regioni nella riforma federalista, l'esecutivo potrebbe non reggere, nonostante gli ultimi colpi di coda del Premier.
Domani sarà il giorno del voto sul progetto di legge Gelmini per la riforma dell'Università. Se da un lato la riforma è necessaria, dall'altro la privatizzazione che la Gelmini propone va nella direzione opposta al miglioramento dell'Università. Il PD aveva messo sul piatto delle proposte concrete, ma non siamo stati ascoltati. Sarebbe molto più ragionevole sospendere l’esame della legge e tornare a discutere per averne una migliore.
La discussione sull’università ha fatto slittare la mozione di sfiducia presentata dal PD al ministro Bondi. Il dibattito riprenderà proprio questa settimana e verrà al nodo l'attuale gestione della cultura, dai continui tagli ai disservizi, passando per lo stato di abbandono e per i favori clientelari che hanno portato ad assunzioni “familiari” nel ministero.
Saranno giornate della verità anche per il federalismo. Occorrerà decidere come garantire alle Regioni la copertura dei circa 100 miliardi di spese necessarie per erogare i servizi regionali. Anche per i comuni dovrà essere presa una decisione senza la quale il federalismo è solo sulla carta.
Sarà una settimana decisiva anche perché sarà tutto gestito da un premier “fisicamente e politicamente debole, incapace, vanitoso e inefficace come leader europeo moderno”.