Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta ricostruzione

L'Aquila in festa per la ricostruzione che non c'è

Immagine
foto via twitter L'Aquila ha festeggiato ieri la “non ricostruzione” . E’ questa la provocazione di un cartello di diciannove associazioni e comitati cittadini, organizzatori di una giornata ricca di eventi organizzati sulla piazza che fu delle carriole tre anni fa e soprattutto per evidenziare chiaramente che la ricostruzione è tutt’altro che partita. «Aspettando la ricostruzione vera, una festa per esorcizzare la mancata ricostruzione, siamo tornati a Piazza Palazzo per festeggiare la non ricostruzione» , spiegano i manifestanti. Concerti, esposizioni, mini tour della zona rossa: tutto questo e molto altro per raccontare tutto quello che non ha funzionato sino ad ora. Nel racconto ci facciamo aiutare da Repubblica.it "Si parte a primavera, il 21 marzo”. Il 19 gennaio, con queste parole il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, aveva indicato ai cittadini aquilani una data precisa per l’avvio della ricostruzione del centro storico dell

Il terremoto a L'Aquila, le finte lacrime e la verità negata per pura propaganda

Immagine
L'Aquila di nuovo al centro dell'attenzione. Purtroppo non per notizie positive sulla ricostruzione, ma per vicende terribili da sopportare, per chi da quasi quattro anni attende segnali di speranza. Tutto è iniziato nei giorni scorsi , quando sono spuntate delle intercettazioni che riguardano l'ex Prefetto della città, Giovanna Iurato , ora interdetta dai pubblici uffici per decisione del gip del tribunale campano. Era il 26 maggio del 2010 quando il Prefetto, appena nominata, volle rendere omaggio alle giovani vittime della Casa dello Studente , deponendo un cuscino di fiori che lei stessa volle sistemare con le proprie mani davanti alla struttura distrutta; le lacrime non mancarono , e furono interpretate come una grande partecipazione al dolore degli aquilani. Ora si scopre che quelle lacrime erano finte, a giudicare dalle intercettazioni disposte dalla Procura di Napoli. Una vicenda che ha generato rabbia e sbigottimento, ma anche «pena e disprezzo»,

Da Nord. Per la ricostruzione nazionale

Immagine
E' in corso di svolgimento a Milano il Forum delle Assemblee regionali del Partito Democratico di Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Liguria. I lavori del Forum saranno conclusi da Pierluigi Bersani, nel tardo pomeriggio. Nei giorni scorsi, nel presentare il Forum, il segretario regionale lombardo, Maurizio Martina, ha ricordato che " La ricostruzione nazionale ha bisogno di un nuovo punto di vista sul nord, sulle sue aspettative e suoi bisogni. Lega e Pdl hanno fallito la prova di questi anni. Oggi si è aperto un vuoto di rappresentanza che il PD e il centrosinistra devono saper colmare con concretezza e credibilità. Dal patto fiscale, alle politiche per il lavoro e l'impresa, dalla semplificazione burocratica alla riforma delle reti di protezione sociale: ci sono alcuni nodi ineludibili che vogliamo affrontare e che chiediamo siano tratti essenziali del nostro progetto per l'Italia". Qui il programma e le informazioni sul Forum, con gli appro

L'Aquila in attesa di risposte... dopo mille giorni

Immagine
Migliaia di persone hanno partecipato alla fiaccolata in piazza Duomo per ricordare le 309 vittime del sisma che a L'Aquila il 6 aprile del 2009, ha distrutto il capoluogo abruzzese e altri 56 paesi vicini. Il corteo è stato caratterizzato dal silenzio infranto solo alle 3:32 dai 309 rintocchi della campana della chiesa delle Anime Sante, accompagnati dalla lettura dei nomi delle vittime. Dopo il terremoto la città, le 64 frazioni e i borghi del circondario furono evacuati e le abitazioni dichiarate inagibili. In tre anni si sono stati fatti solo puntellamenti costati solo all'Aquila 250 milioni di euro. E 33.000 persone sono ancora fuori dalle case che abitavano all'inizio di aprile del 2009. Qui e qui lo speciale del quotidiano Il Centro.  Qui le foto a confronto di Repubblica; qui il video del Corriere che vi abbiamo anticipato ieri. Come scrive qui Francesco Erbani, sempre del quotidiano Il Centro, a L’Aquila si vive con la stessa domanda che scivola di bo

L'Aquila a tre anni dal terremoto

Immagine
Qui vi avevamo raccontato che L'Aquila, a quasi tre anni dal terremoto, è una città ferma. Oggi le inchieste, di Jolanda Bufalini per l'Unità e di Luisa Pronzato per il Corriere della Sera , affrontano due aspetti particolari della vicenda. Luisa Pronzato ci racconta del fallimento delle "New town". Come in gabbia, li vedi seduti dietro le sbarre del balconcino, oppure a misurare i passi nel loro piccolo spazio, gli anziani abitanti dei Progetto C.a.s.e. Qualcuna passeggia nei vialetti polverosi e poi scompare rifugiandosi dietro la porta. Non c’è nessun altro durante il giorno, non ci sono bambini a giocare. C’è il signor Ferdinando Moretti, artigiano termo-idraulico disoccupato, che rientra in casa con una piccola sporta della spesa e il giornale: «Non lavoro perché le ditte edili si portano i loro da fuori, pago il mutuo per una casa distrutta e i contributi per la pensione con l’aiuto dei figli, si è capovolto il mondo». La solitudine afferra il cuore m

L'Aquila, a quasi tre anni dal terremoto

Immagine
È ancora tutto lì, fermo. Le gonne appese alle grucce degli armadi spalancati nelle case sventrate, i libri caduti da scaffali in bilico sul vuoto, le canottiere che, stese ad asciugare su fili rimasti miracolosamente tesi, sventolano su montagne di detriti e incartamenti burocratici. Ti avventuri per le strade immaginandoti un frastuono di martelli pneumatici e ruspe e betoniere e bracci di gru che sollevano cataste e carriole che schizzano febbrili su e giù per le tavole inclinate. Zero. O quasi zero. Tutto bloccato. Paralizzato. Morto. Come un anno fa, come due anni fa, come tre anni fa. Chiusa la fase dell'emergenza, l'Abruzzo è piombato nel dimenticatoio. Un numero solo è fisso: lo zero. Quartieri storici restaurati: zero. Palazzetti antichi restaurati: zero. Chiese restaurate: zero. Peggio: prima che fossero rimosse le macerie (zero!), è stata rimossa l'Aquila. Dalla coscienza stessa dell'Italia. Tutto da leggere, l'articolo di Gian Antonio Stella

Un Paese da ricostruire: la scuola di formazione politica del PD

Immagine
cliccare sulle immagini per ingrandire Qui Andrea Esposito,  segretario regionale dei Giovani Democratici della Lombardia, vi aveva raccontato della scuola di politica, organizzata dal Partito Democratico della Lombardia , che inizierà sabato 21 gennaio e che durerà sei mesi. Oggi siamo in grado di darvi qualche informazione in più. (testo a cura di Laura Tagliaferri Responsabile Formazione GD Lombardia e Andrea Esposito Segretario Regionale GD Lombardia) Dalla prossima settimana avrà inizio la scuola di formazione politica organizzata dal PD lombardo in collaborazione con il gruppo consiliare PD della Regione e i Giovani Democratici della Lombardia. Un Paese da ricostruire, il titolo del corso. Sì, perché c'è un'Italia da ripensare, da ricostruire, appunto, nella coscienza civile e democratica, nella coesione territoriale e sociale, nella politica : usciamo da vent'anni di berlusconismo, un'esperienza che ha fossilizzato e spesso anche impoverito il dibattit

L'hanno salvato loro

Immagine
Il voto di ieri alla Camera, che ha salvato il parlamentare del PdL Cosentino, dimostra alcune cose . La prima: la Lega Nord pura e dura è una commedia. La sostanza della Lega di Bossi e del gruppo dirigente che lo attornia ormai è il potere per il potere . A qualsiasi costo. Con qualsiasi compromesso. Per questo ieri la Lega Nord ha votato per la salvezza di Nicola Cosentino, plenipotenziario del Pdl in Campania e accusato dalla magistratura di essere il referente nazionale del Clan dei Casalesi. L’ex ministro Roberto Maroni ha votato sì all’arresto, ma è stato sconfitto. Pld e Lega Nord, più i radicali, ieri hanno dunque salvato Cosentino . Il Pd, l’Idv e il Terzo polo hanno votato a favore delle richieste della magistratura. E bisogna rivendicarlo, lottando contro l’onda dell’antipolitica che punta a coinvolge tutti. Ma c’è anche un altro dato rilevate, che non va sottovalutato e che forse l’intervento del governo di Mario Monti, l’importanza della manovra varata e di qu

"Forum" e terremoto: una vergogna!

Immagine
L'Aquila, l'Abruzzo e l'Italia indignati e offesi da quello che hanno visto e sentito , a 10 giorni dal secondo anniversario del terremoto del 6 aprile 2009. Venerdì 25 marzo su Canale 5 «Forum» affronta una causa tra moglie e marito, abruzzesi separati che si presentano come Marina e Gualtiero. La donna ha dovuto chiudere l'attività di abiti da sposa e chiede al coniuge 25 mila euro per rilanciarla. Lui rifiuta, dice che L'Aquila è distrutta e l'investimento fallirebbe. Marina però insiste, sostiene che «tutte la attività hanno riaperto» e per due volte loda Berlusconi: «Vorrei ringraziare, non lo so se posso, il presidente... Non ci ha fatto mancare niente». E la Dalla Chiesa: «Il governo, certo». Riprende Marina: «Questi hanno la casa coi giardini, coi garage...». Il marito si oppone, per lui «L'Aquila è tutta una maceria». E lei: «Non è vero, sta tornando come prima». La conduttrice ringrazia Guido Bertolaso e pazienza, dice, se si attirer

L'Aquila, 22 mesi dopo

Immagine
A 22 mesi dal terremoto, tanta gente è ancora senza un tetto e non riesce a tornare nella casa originaria. Alcune imprese sono lente coi lavori; il ritardo lo pagano i cittadini , che perdono l'alloggio provvisorio. Quella di ieri è stata una giornata caratterizzata da una doppia protesta : un cittadino si è incatenato per sollevare il caso dello sfratto dall'albergo e dell'impossibilità di rientrare nella sua abitazione originaria; un'altra famiglia, rimasta intrappolata nelle maglie della burocrazia, ha riconsegnato le chiavi al sindaco con tanto di polemica. Sul fronte della ricostruzione , nei giorni scorsi c'era stata una proposta del commissario dell'Azienda per il diritto allo studio degli universitari di realizzare una piazza commemorativa dove sorgeva la Casa dello Studente , crollata durante il terremoto del 6 aprile 2009, in ricordo delle otto vittime del crollo. Il progetto prevedeva anche un parcheggio sotterraneo, ma la proposta aveva incontrato

Dovrebbe chiedere scusa...

Immagine
Questa parte del Paese non cambia mai, l'Abruzzo è un peso morto per noi come tutto il Sud. C'è bisogno di uno scatto di dignità degli abruzzesi. Il comportamento di molte parti delle zone terremotate dell'Abruzzo è stato singolare, abbiamo assistito per mesi a lamentele e sceneggiate. Queste le vergognose parole di ieri di Mario Borghezio , durante il programma televisivo in onda su You Tube KlausCondicio . Oggi «l'Abruzzo è un peso morto», eppure appena sei mesi fa era terra di conquista leghista . Lo scorso 5 giugno, alla festa del Carroccio abruzzese, Borghezio lanciava infatti l'annessione della terra di D'Annunzio: "Questa gente, che si sente comunità e popolo, è pronta ad abbracciare i sani valori leghisti"... Il Sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha duramente replicato a Borghezio: "All'interno del suo partito ha la licenza di spararle sempre più grosse e a volte disgustose. In realtà l'unica cosa che dovrebbe fare è tac

L'Aquila, un segno di rinascita

Immagine
La fontana delle 99 Cannelle è il primo monumento che torna a splendere nel centro storico dell'Aquila, dopo il consolidamento e il restauro finanziato dal Fondo Ambiente Italiano (Fai). La riconsegna alla città è avvenuta ieri mattina. "Simbolo e vanto della città dell'Aquila e degli aquilani, umiliata e ferita dal sisma del 6 aprile del 2009", recita la targa scoperta da un commosso sindaco, Massimo Cialente, che ha tagliato il nastro inaugurale assieme al presidente del Fai, Ilaria Borletti Buitoni. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha inviato un telegramma per esprimere la sua felicità per la restituzione alla comunità aquilana di questo monumento "quale segno concreto di rinascita culturale e civile del suo territorio". Qui le foto del monumento

L'Aquila dimenticata

Immagine
Da lunedì 25 ottobre a venerdì 29 ottobre: ogni giorno on line su Corriere.it una puntata del videoreportage su L'Aquila realizzato dal giornalista Ruben H.Oliva. Un viaggio per capire a che punto siamo con la ricostruzione da quel 6 aprile del 2009 che portò morte e distruzione. Un viaggio per cogliere umori, sensazioni, speranze e delusioni. Rilanciamo anche noi questo reportage; lo trovate qui

L'Aquila, la città che muore

Il silenzio non mi fa paura. Mi fa paura la città che muore. I bambini dell'Aquila cresceranno senza sapere com'era fatta la loro città Raffaele Colapietra, 80 anni, è il simbolo di una città che dopo il terremoto ha difeso la propria identità e cercato un futuro. Ha scritto un libro , che parte dal giorno del terremoto e arriva fino ai giorni nostri. Diciassette mesi dopo il sisma, il quadro dei conti dell'emergenza è ancora molto complesso e pesante , e all'appello mancano ben 170 milioni di euro.