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Polemiche sull'applicazione della Legge Fornero ai Donatori. Primi sviluppi

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Qualche settimana fa, a partire da una segnalazione del Sole 24 Ore , ripresa poi dal Blog di Beppe Grillo , si era diffusa la notizia di una penalizzazione ai fini pensionistici per i donatori di sangue. Un effetto della legge Fornero richiedeva che gli iscritti all'Avis, in procinto di andare in pensione, fossero costretti a recuperare i giorni in cui, con regolare permesso, sono rimasti a casa. Un allarme lanciato dall'associazione di Cremona, secondo la quale un iscritto che doni il sangue regolarmente quattro volte all'anno, a partire dai 18 anni, avrebbe dovuto recuperare 160 giornate di astensione dal lavoro. Al di là dei toni sensazionalistici con cui la notizia veniva fornita, e la consapevolezza che la scelta di donare il sangue sia una scelta personale, che si può comunque effettuare nei giorni festivi per non incidere sulle casse dell'Inps,  la notizia richiedeva un chiarimento. Il tam tam si è mosso fino al Parlamento dove il chiarimento

Siete in maternità? Licenziate!

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Dieci donne licenziate perché sono in maternità. È successo nei giorni scorsi a Corbetta, nei magazzini Serlog di via Alberto da Giussano, dove una società del consorzio Rondine ha appaltato ad alcune cooperative i lavori per lo smistamento di libri e riviste. La storia, raccontata nei giorni scorsi da Repubblica, comincia il 27 settembre, quando i sindacati, insieme ai rappresentanti del consorzio e delle cooperative, firmano un accordo per "travasare" tutti i dipendenti da una società all’altra. L’intesa prevede che le due coop esistenti (Systema e Metropoli) lascino il posto alla subentrante Vamaco, mantenendo tutti i posti di lavoro (162 dipendenti di cui 120 donne). Uno dei termini, inoltre, regolamenta proprio la situazione in cui si trovano le dieci lavoratrici in maternità, alcune delle quali ancora in attesa del bambino, altre che hanno già partorito. Al punto 4 si legge infatti che «il personale assente, al momento del cambio di appalto per evento sospens

Sabato nero per il lavoro

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Anche quella di ieri è stata una giornata nera per il lavoro. Leggiamo dal sito de Il Corriere della Sera . Sabato nero per il mondo del lavoro, con due incidenti mortali a Torino e a Milano. Tre operai impegnati nella costruzione del nuovo inceneritore torinese, a Grugliasco, sono precipitati sabato mattina dall'altezza di 40 metri dopo che il ponteggio sul quale stavano lavorando ha improvvisamente ceduto . Uno di loro, Cosimo Di Muro, 47 anni, originario Canosa di Puglia, è morto sul colpo mentre gli altri due sono stati trasportati con l'elisoccorso in condizioni gravi all'ospedale Cto del capoluogo piemontese. A cadere dal ponteggio che ha ceduto, oltre a Di Muro, anche suo fratello di 39 anni, e un giovane romeno di 24 anni residente a Ravenna. I tre erano dipendenti di una ditta di Ravenna, pare la stessa per cui lavorava il caposquadra Antonio Carpini, morto nello stesso cantiere e in circostanze simili lo scorso 3 di marzo. I feriti si trovano in osservazio

L'orribile dramma della violenza sulle donne

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locandina preparata dai giovani dell'Incontragiovani di Brugherio Come promesso, torniamo sull'episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi a Brugherio ( qui il racconto di quello che è successo). Un episodio che ha animato anche il nostro blog, in termini di commenti e di opinioni su questa vicenda. Noi vogliamo sottolineare due aspetti diversi, entrambi evidenziati anche nei commenti dei nostri lettori. Il primo aspetto : come anche nell'episodio del sequestro di 4 kg di eroina, importantissima è stata la collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine . Polizia locale e Carabinieri devono essere messi in grado di affrontare le sfide della sicurezza delle città in termini di uomini, mezzi e risorse a disposizione; ma non si può in ogni caso essere contemporaneamente dappertutto. Ecco perchè la collaborazione dei cittadini diventa un'arma in più a disposizione delle forze di sicurezza. Il secondo aspetto : la violenza alle donne, gli episodi che v

Lavoro, Bersani: senza accordo non scontato il sì del Pd

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Il Ministro Elsa Fornero manifesta ottimismo sul cammino della riforma del welfare. L'agenda degli incontri è tracciata: giovedì alle 18 ci sarà una nuova riunione con le parti sociali (la quinta dall'inizio dell'apertura del dossier) che affronterà il tema dei contratti d'ingresso e degli ammortizzatori. Il tema della flessibilità in uscita sarà invece sul tavolo nell'incontro che si terrà il 1 marzo. La volontà del governo di procedere, ribadita dallo stesso Mario Monti Vi proponiamo l'intervista al Tg3 delle 19.00 di ieri, in cui Pierluigi Bersani affronta, oltre al tema della riforma del mercato del lavoro, anche lo scenario del dopo Monti. Dice il segretario del Pd Bersani: «Non condivido la tesi di andare avanti anche senza accordo. Se non ci sarà accordo, il Pd valuterà in Parlamento quel che viene fuori sulla base delle nostre proposte» Pier Luigi Bersani, al Tg3, spiega che il sì del Pd alla riforma del lavoro non sarà scontato in assenza di ac

Disabilità: quando lo Stato abbandona le famiglie

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«La disabilità è ancora una questione invisibile nell'agenda istituzionale, mentre i problemi gravano drammaticamente sulle famiglie, spesso lasciate sole nei compiti di cura». Peggio: «L'assistenza rimane nella grande maggioranza dei casi un onere esclusivo della famiglia». Sono affermazioni di ieri del Censis , in occasione della presentazione di una ricerca ( qui , qui e qui ) sul vissuto delle persone con sclerosi multipla e con autismo e dei loro familiari . E sono affermazioni purtroppo confermate da alcuni numeri , presi da un'inchiesta del «Sole 24 Ore»: l'Italia spende molto più della media dell'Europa a 15 per le pensioni (16,1% contro 11,7%), come gli altri nel totale del welfare (26,5% contro 26%) ma nettamente meno per la non autosufficienza: 1,6% contro 2,1%. E ancora: dal 2008 al 2013 il Fondo per le politiche sociali precipita nelle tabelle del governo Berlusconi da 929,3 milioni di euro a 44,6. Quello per la non autosufficienza da 300 a 0:

46 contratti - la giungla del mercato del lavoro

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Governo e parti sociali hanno iniziato il confronto per la riforma del mercato del lavoro. L'incontro è stato raccontato pubblicamente dalla Cgil in live-twitting su Twitter   « Il dialogo è aperto, ma non possiamo permetterci di perdere il treno. Se andremo avanti insieme saremo contenti, in caso contrario il governo cercherà comunque di fare la riforma »   afferma il ministro Elsa Fornero aprendo l'incontro al quale hanno partecipato il ministro dello Sviluppo Corrado Passera e il vice ministro dell'Economia , Vittorio Grilli . «Saremo giudicati dagli italiani» dice ancora il ministro:«va data risposta a coloro che hanno subito esclusioni e non hanno avuto prospettive appiattendosi su precarietà e basse aspirazioni» dice il ministro del Walfere. Tante, secondo Bonanni, «sono le questioni da approfondire» . Uno degli obiettivi, ha sottolineato, «è quello di incrementare l'occupazione giovanile con il superamento della flessibilità negativa, con più formaz

Riforma del lavoro: il piano del Governo

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Lunedì si aprirà la trattativa tra Governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro. Oggi Repubblica anticipa il piano del Governo, sul quale si sarebbe trovato un terreno di comune discussione tra sindacati, ministri e imprenditori. La filosofia è quella annunciata ieri da Mario Monti: "Dovremo ridurre la frammentazione dei contratti e far andare di pari passo la riforma del mercato del lavoro con quella degli ammortizzatori sociali". Poche parole per dare il via libera al contratto unico di apprendistato e all'introduzione del reddito di disoccupazione, i due assi della riforma Fornero. Ecco le linee principali del progetto. IL CONTRATTO UNICO: accesso con tutele a tappe, poi niente licenziamenti L'idea è quella di sostituire con un unico contratto gli attuali 48 censiti dall'Istat . Avrà due fasi : una di ingresso, che potrà durare, a seconda dei tipi di lavoro, fino a tre anni. E una seconda fase di stabilità, in cui il lavoratore godrà

Il PD e l'articolo 18

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La riforma del mercato del lavoro ci vuole, ma oggi il problema dell'Italia non è buttar fuori la gente, il problema è come si entra nel mondo del lavoro , come si crea lavoro, come si rende il lavoro meno precario. Servono ammortizzatori sociali moderni, perciò bisogna partire da lì e poi fare la sintesi, non discutendo sui giornali. Questa è la posizione del PD, chiarita dal Segretario nazionale Pier Luigi Bersani. Riguardo alla discussione sull'articolo 18 , Bersani ha spiegato: "Nel PD la sintesi c'è, sta nei documenti approvati in Assemblea . Se nel PD si discute, non significa che ci si divida, questa tesi è destituita di fondamento. Il PD quando è ora c'è ed è solido". La strada maestra è dunque quella del dialogo. La querelle sull'articolo 18 è un falso problema, come dice anche il presidente del Consiglio Monti . Pier Luigi Bersani ai microfoni del Tg1. Intervista a cura di Natalia Augias “Il PD è unito sul fatto che l'articolo 18 n