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Il progetto P.A.N.E.: un nuovo ruolo per l'agricoltura

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In queste ultime settimane abbiamo parlato molto di agricoltura. Qui   e  qui  vi abbiamo raccontato una nuova rinascita per il comparto;  qui  delle ultime follie meteoreologiche che stanno mettendo a dura prova il settore. Quest'oggi torniamo sul tema per segnalarvi l' intervista dell'ottimo Pino Timpani per la rivista Vorrei a Christian Novak, docente del Politecnico di Milano impegnato nel progetto Parco Agricolo Nord Est (P.A.N.E.) del Vimercatese,  cioè l'idea di innestare un processo di territorio centrato sullo sviluppo dell'agricoltura. Dopo il convegno di novembre , nel Vimercatese è avviato il percorso per la costruzione del progetto di territorio presentato a Vimercate. Christian Novak ci spiega come procede il lavoro. Gli abbiamo anche chiesto di chiarirci alcuni concetti che stanno alla base di questa idea e delle sue implicazioni con il Ptcp provinciale, ormai in fase di approvazione definitiva. Christian Novak, insieme al

Agricoltura lombarda in difficoltà causa maltempo

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Il consigliere Regionale del partito Democratico Fabio Pizzul, "che quando bisogna dare una mano ai circoli sparsi sul territorio non manca mai" , sul suo blog ci racconta dell'allarme per l'agricoltura in Lombardia. Se qui e qui abbiamo raccontato una nuova rinascita per il comparto le ultime follie meteoreologiche di questa primavera 2013 stanno mettendo a dura prova il settore. Leggiamo dal blog di Fabio. Le follie meteoreologiche di questa primavera 2013 stanno mettendo a dura prova la nostra voglia di sole e il nostro umore, ma danni ben più gravi stanno colpendo il mondo dell’agricoltura. Il periodo della semina è stato via via spostato ed ora, per alcune colture, potrebbe essere addirittura impossibile.  Grandi problemi si sono manifestati anche per altre lavorazioni agricole. Su questi temi ci sono stati finora grande silenzio e grande distrazione. Un’interrogazione parlamentare urgente dell’on. Cova lancia l’allarme. L’on. Paolo Cova, parla

I giovani e l'agricoltura

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Grazie alla rivista Vorrei avevamo iniziato a parlarne qui Ivan Commisso si chiedeva se per l'agricoltura fosse vero boom occupazionale.  L'agricoltura, la promozione, la ricerca, lo sviluppo, il trasferimento delle innovazioni, la fornitura di servizi di supporto per i settori agricoli sono temi che ci stanno a cuore. La pubblicazione del dato sul tasso di disoccupazione giovanile che nell'ultimo anno in Italia ha toccato il record assoluto del 35,3%, il livello più alto dal lontano 1977 è stata una scossa per il mondo politico che finalmente ha preso atto del fatto che non è più il caso di temporeggiare, ma di adattarsi ai nuovi cambiamenti imposti dalla nostra società. Per questo torniamo a parlarne, sempre grazie agli approfondimenti della rivista Vorrei. Come annunciato anche dal presidente del Consiglio Enrico Letta in conferenza stampa subito dopo l’ultimo vertice straordinario del Consiglio Ue, il tema della disoccupazione giovanile è una «questione cru

Il progetto “Aule Verdi”

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La rivista Vorrei nel suo speciale di Maggio ci racconta il progetto “Aule Verdi” ovvero un’esperienza educativa che ha portato cambiamenti significativi nel modo di insegnare e di apprendere l’appartenenza e l’assunzione di responsabilità nei confronti del patrimonio verde. Leggiamo dal sito Vorrei.org Aule verdi all’aperto è un progetto di educazione ambientale che nasce nel 2005 nella scuola primaria Don Gnocchi di Concorezzo. Grazie al sostegno dell’amministrazione comunale e dello studio dell’architetto Sabbadini s i è dato vita ad un’esperienza educativa sull’ambiente partendo dal giardino di scuola, che è diventato luogo centrale della vita scolastica. Ai bambini è stato chiesto di immaginare come avrebbero voluto il proprio giardino, e sulla base dei vissuti, dei desideri e dei loro sogni, si è arrivati ad una rielaborazione creativa del verde.  Con l’aiuto di alcuni esperti si è dato vita ad una serie di laboratori pratici in cui i bambini si sono dovuti sporcare le ma

Braccia ridate all'agricoltura

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Braccia ridate all'agricoltura è il titolo del dossier di questa settimana della rivista Vorrei. Ivan Commisso si chiede se per l'agricoltura sia vero boom occupazionale . L'agricoltura, la promozione, la ricerca, lo sviluppo, il trasferimento delle innovazioni, la fornitura di servizi di supporto per i settori agricoli sono temi che ci stanno a cuore. Leggiamo dal sito Vorrei.org : Partiamo prima da un quadro di massima, necessariamente preso da fonti diverse e non sempre concordanti. Nell'Unione Europea, gli occupati nel settore agricolo sono il 5,1% del totale, tra l’altro con marcate differenze tra Ovest ed Est: 3,8% contro il 13,7% (in valori assoluti 6,8 milioni di persone contro 7,3 milioni). Non che in altre aree del mondo la situazione sia diversa, anzi. Negli USA gli addetti al settore agricolo sono appena l’1,9% [la fonte dei dati è Eurostat 2009 e Fao ]. Prima evidenza: è errato pensare all’agricoltura come ad una idrovora di potenziali nuov

Italia giusta? Si metta al centro l'agricoltura

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Tra le mille imprese italiane al giorno che hanno chiuso lo scorso anno ci sono anche quelle agricole: in tutta la Penisola se ne contano 16.791, corrispondenti al 2% in meno rispetto al 2011, in un settore che rappresenta il 14,6% del mondo imprenditoriale italiano con le sue 818.283 aziende. Enzo Lavarra , responsabile  politiche agricole per il partito Democratico, ha scritto un  articolo   per il quotidiano l ' Unità dovesi cerca di   riportare al centro l`economia reale, la produzione, il lavoro agricolo. Di fronte al circo mediatico e ai suoi effetti speciali, bisogna fare di tutto per la campagna elettorale alla condizione del Paese. Dalle proposte di Cgil e Confindustria sono arrivate indicazioni utili e importanti. Ma ora è necessario andare avanti nel confronto con le forze produttive. Ed è necessario aprire un confronto serio con tutte le principali organizzazioni del mondo agricolo, agroalimentare e della pesca, secondo lo schema proprio della concertazione. 

Le vostre idee per Brugherio: lo sviluppo delle aree agricole

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Continuano ad arrivare mail e segnalazioni dei cittadini, dopo il lancio dell'iniziativa "Ho un'idea", che stiamo raccontando qui , passo dopo passo. Una nuova mail ci parla di agricoltura. Ci scrive un cittadino: A mio avviso c'è la necessità di dare spazio all'agricoltura . In un contesto come la Brianza, dove le aree ad essa destinate si sono ridotte notevolmente a favore dell'industria, penso sia arrivato il momento di dare impulso al vecchio settore primario, investendo sulla difesa dei suoli ancora vocati a tale destinazione e contestualmente dare impulso alla formazione che indirizzi i giovani verso questo modello di sviluppo, magari con una scuola di agraria. Il tema dello sviluppo delle aree agricole incrocia, inevitabilmente, il lavoro in atto sul Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune, per il quale siamo in attesa delle controdeduzioni del commissario straordinario alle osservazioni presentate dai cittadini. Di agrico

Consumo di suolo: si muove il Governo

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In Italia ogni giorno si cementificano 100 ettari di superficie libera. Dal 1956 al 2012 il territorio nazionale edificato è aumentato del 166%. Prendete l'intera Lombardia, aggiungete la Liguria e la vasta Emilia Romagna e avrete così l'idea di quanto suolo agricolo è stato trasformato in cemento negli ultimi 40 anni in Italia. Tra gli altri effetti di questi provvedimenti, va anche notato che la perdita di superficie agricola, e la conseguente riduzione della produzione, impedisce all'Italia di soddisfare completamente il fabbisogno alimentare nazionale e aumenta la dipendenza dall’estero. Per cercare di invertire la rotta, venerdì scorso il Governo Monti ha approvato un progetto di legge contro il consumo di suolo. La proposta mira anzitutto a garantire l’equilibrio tra i terreni agricoli e le zone edificate o edificabili, ponendo un limite massimo al consumo di suolo e stimolando il riutilizzo delle zone già urbanizzate . Ha inoltre l’obiettivo di promuovere

Agricoltura (anche) in Brianza

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Abbiamo parlato spesso di consumo di suolo. Il tema offre molte chiavi di lettura. Ultima è quella che propone Dario Di Vico sul Corriere della Sera. Scrive Di Vico: "Cominciamo dall'offerta. Secondo lo studio i settori economici più promettenti per il nostro Paese saranno diversi da quelli del recente passato con in primo piano il settore energetico e la manutenzione territoriale e riqualificazione ambientale, diminuirà invece il peso dell'ingegneria civile a causa dell'assenza di investimenti pubblici nelle infrastrutture e del crollo del mercato immobiliare. «L'ingegnere si troverà nell'impossibilità di prescindere dalle questioni etiche e dovrà indirizzare il proprio ascolto verso le problematiche sociali fino al punto che diventeranno parte integrante del proprio business» si legge nella ricerca." Qui l'articolo completo per chi volesse approfondire il futuro dell'ingegneria. Quest'oggi vogliamo tornare anche noi sul tema del co

Gli italiani riscoprono la terra

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Dopo i GAS (gruppi di acquisto solidale), stanno nascendo in Italia anche i GAT (gruppi di acquisto terreni). Persone che comprano la terra con la quale produrre ortaggi, frutta e grano, e allevare animali. Persone che decidono di investire in una "fabbrica di ambiente" , una terra che produca in modo naturale, per recuperare i sapori di una volta. L'agricoltura è diventata occasione di lavoro per chi ha perso il posto di lavoro; l'agricoltura italiana sta vivendo una nuova primavera . Ieri Repubblica ha dedicato a questo argomento un interessante approfondimento, da leggere qui .