Il progetto P.A.N.E.: un nuovo ruolo per l'agricoltura






In queste ultime settimane abbiamo parlato molto di agricoltura.
Qui qui vi abbiamo raccontato una nuova rinascita per il comparto; qui delle ultime follie meteoreologiche che stanno mettendo a dura prova il settore.

Quest'oggi torniamo sul tema per segnalarvi l'intervista dell'ottimo Pino Timpani per la rivista Vorrei a Christian Novak, docente del Politecnico di Milano impegnato nel progetto Parco Agricolo Nord Est (P.A.N.E.) del Vimercatese, cioè l'idea di innestare un processo di territorio centrato sullo sviluppo dell'agricoltura.


Dopo il convegno di novembre, nel Vimercatese è avviato il percorso per la costruzione del progetto di territorio presentato a Vimercate. Christian Novak ci spiega come procede il lavoro. Gli abbiamo anche chiesto di chiarirci alcuni concetti che stanno alla base di questa idea e delle sue implicazioni con il Ptcp provinciale, ormai in fase di approvazione definitiva.

Christian Novak, insieme al gruppo del Politecnico guidato dal professor Arturo Lanzani avete tracciato le basi strategiche del Ptcp di Monza e Brianza. La giunta Allevi ha recepito in gran parte l'impianto basato sugli Ambiti Agricoli Strategici, ma questa prospettiva richiede a sostegno il rilancio dell'agricoltura in Brianza. E' davvero possibile oppure la definizione degli Ambiti è soltanto una estrema ratio per vincolare e salvare quanto rimane di non urbanizzato?

Di sicuro la definizione degli ambiti agricoli strategici è una condizio sine qua non è possibile immaginare un progetto unitario ed esteso sulle aree agricole. Senza un vincolo, seppure disegnato in base agli interessi forti che guidano la giunta provinciale nelle sue decisioni, e nonostante i molti errori ed omissioni, le aspettative di trasformazione delle aree agricole avrebbero reiterato quel progressivo disinvestimento sulle aree agricole, che è più evidente quanto sono migliori le rendite posizionali dei terreni. Le aree agricole strategiche insieme a gli ambiti di "azione paesistica" costruiscono uno scenario di lungo termine, un immagine da condividere, e forse non ancora pienamente condivisa.

Data una base normativa e vincolista, è oggi possibile, e necessario, mettersi a lavoro per costruire un nuovo ruolo dell'agricoltura, che se da un lato è presidio del territorio, dall'altro ha contribuito fino ad oggi, salvo rare eccezioni, ad un impoverimento paesaggistico (scomparsa delle piantate di gelsi, delle siepi, dei cascinotti, delle vicinali, dei boschi). 

A mente fredda e con in mano le foto degli anni '50 (impressionanti sono le foto aeree dell'IGM del '37 e del '56) è urgente capire come porre rimedio alla desertificazione della campagna, alla perdita di paesaggio e come reinventare un paesaggio agricolo contemporaneo, senza nostalgie per un passato, che non può tornare e che era fatto di agricoltura di sussistenza, povera, frammentata.

La nostra rivista ha seguito il progetto PANE del Vimercatese, cioè l'idea di innestare un processo di territorio centrato sullo sviluppo dell'agricoltura. A che punto siamo, la carta d'intenti firmata a Vimercate sta trovando attuazione?...

Continua a leggere sulla rivista Vorrei.

DoppiaM

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