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L'ultimo viaggio di Barbara

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Barbara De Anna non ce l'ha fatta. La funzionaria dell’Oim, l’Organizzazione internazionale delle migrazioni, ferita a fine maggio in un attacco dei talebani a Kabul, è purtroppo morta all’ospedale di Ramstein, in Germania, dove era stata trasferita a seguito dell’attacco. Fiorentina, 40 anni e una lunga esperienza all'Onu, la De Anna era in Afghanistan dal 2010, prima ad Herat e dal 2011 a Kabul. Investita dall'esplosione di una granata, la donna aveva riportato ustioni di secondo grado sul 90% del corpo. Barbara De Anna era una dei tanti funzionari e cooperanti che rischiano ogni giorno la vita in Afghanistan per vincere la battaglia più importante, quella degli aiuti umanitari. Inizialmente curata nell'ospedale di Emergency, De Anna è stata poi ricoverata nell'ospedale militare di Baghram e da lì trasferita in volo presso la struttura sanitaria della base militare americana di Ramstein, in Germania. Con l'attacco alla sede dell'Oim, i taleban

Giuseppe La Rosa, 31 anni

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La triste contabilità dei giovani italiani morti nella missione italiana in Afghanistan si aggiorna nuovamente, purtroppo. Oggi, a perdere la vita, è stato il capitano Giuseppe La Rosa, messinese di 31 anni. Altri tre militari sono feriti, e due di loro sono gravi. Come scrive il quotidiano La Stampa, gli uomini del nostro contingente sono caduti in quella che viene definita “un’imboscata”. Nel mirino un convoglio di mezzi del Transition Support Unit South, che viaggiavano incolonnati nell’area calda di Farah dove, si legge in un comunicato dello Stato Maggiore della Difesa, avevano “svolto attività di sostegno alle unità dell’esercito afghano”. Rallentando, in prossimità di un incrocio nei pressi dell’abitato della città, i Lince si sono quasi fermati. E’ a quel punto che è scattato l’agguato. Secondo le primissime ricostruzioni dei fatti, spuntando fuori dal nulla, un uomo che indossava abiti civili sarebbe riuscito ad avvicinarsi al primo dei veicoli blindati, lanciandovi de

Tiziano Chierotti, 24 anni

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foto dalla pagina facebook, ripresa ieri da molte testate online Uno scontro a fuoco, nella provincia di Farah in Afghanistan, durante un'operazione congiunta con l'esercito afgano. E' morto così, ieri, Tiziano Chierotti, 24 anni, soldato del secondo reggimento alpini, di stanza nella caserma di San Rocco Castagnaretta, nel cuneese . Il militare, ha spiegato ieri una nota dello Stato Maggiore della Difesa, aveva riportato gravi ferite all'addome ed era stato trasferito dall'ospedale da campo di Farah alla struttura sanitaria di livello superiore di Camp Bastion per le cure del caso, ma si è spento per l'aggravarsi delle condizioni cliniche nonostante i tentativi di rianimazione. Non sono invece in pericolo di vita gli altri tre militari coinvolti nell'attacco. Lo scontro è avvenuto nel distretto di Bakwa, a sud di Herat, nel corso di un'operazione della Task Force South East insieme all'unità del 207esimo Corpo dell'esercito afgano .

Manuele Braj, 30 anni

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foto da http://www.repubblica.it/ Manuele Braj, 30 anni di Galatina (provincia di Lecce), sposato e padre di un bambino di soli 8 mesi, effettivo al 13° Reggimento Friuli-Venezia Giulia, è la cinquantunesima vittima della missione Isaf in Afghanistan, dal 2004 ad oggi. Qui il triste elenco delle vittime italiane. Tutto è accaduto intorno alle 8.50 locali (le 6.20 in Italia) in un campo di addestramento della polizia afghana, ad Adraskan, a ovest di Kabul , quando un razzo è esploso in in prossimità di una garitta di osservazione installata a ridosso della linea di tiro del poligono. L'esplosione ha ucciso sul colpo Manuele Braj , alla sua quinta missione di pace ( qui il ricordo del suo paese), mentre il maresciallo capo Dario Cristinelli, 37 anni, di Lovere (Bergamo) e il carabiniere scelto Emilano Asta, 29, di Alcamo (Trapani) sono rimasti feriti gravemente alle gambe e e sono stati trasportati in elicottero all'ospedale militare Usa (Role 2) di Shindand, dove son

Michele Silvestri, 33 anni

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Michele Silvestri, 33 anni, napoletano , sposato, con un figlio di 8 anni, è la cinquantesima vittima della missione Isaf in Afghanistan , dal 2004 ad oggi. Altri cinque soldati sono rimasti feriti, due sono in gravi condizioni. L'attacco dei talebani è avvenuto ieri, in un'avamposto "Ice" della missione Isaf presidiato dai bersaglieri della Brigata Garibaldi nella zona del Gulistan. Nell'avamposto sono presenti uomini della Brigata Garibaldi appartenenti al 1mo Reggimento Bersaglieri di Cosenza e al 21mo Reggimento Genio di Caserta, oltre ad unità di altri reparti.

Francesco Currò, Francesco Paolo Messineo, Luca Valente

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Francesco Currò, 33 anni, messinese. Francesco Paolo Messineo, 29 anni, di Termini Imerese. Luca Valente, 28 anni, di Gagliano del Capo (Lecce). Sono i tre militari morti questa mattina in Afghanistan , in un incidente stradale avvenuto nell'area di Shindad, nella parte occidentale del paese. Un quarto soldato è rimasto ferito, è ricoverato nell'ospedale militare e non sarebbe in pericolo di vita. I militari appartenevano al 66esimo Reggimento fanteria Trieste che ha sede a Forlì. Questa mattina il «Lince» del contingente italiano era impegnato a recuperare una unità bloccata dalle condizioni meteo particolarmente avverse, quando nell'attraversare un corso d'acqua si è ribaltato intrappolando al suo interno i tre dei militari dell'equipaggio poi deceduti . L'Italia paga un nuovo pesante tributo di giovani vite per la pacificazione e la ricostruzione dell'Afghanistan: sale infatti a 49 il numero dei militari italiani uccisi dal 2004, data d'inizio

Riccardo Bucci, Mario Frasca, Massimo Di Legge

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Sono tre i militari italiani morti per un incidente stradale questa mattina in Afghanistan. Si stavano spostando su un mezzo Lince, nella zona di Herat, vicino alla base. Uno dei soldati è morto sul colpo. Altri due, in gravissime condizioni, dopo l'arrivo dei soccorsi. Le vittime sono il tenente Riccardo Bucci , lagunare della Serenissima di Venezia; il caporal maggiore scelto Mario Frasca , in servizio presso il Quartier Generale del Comando delle Forze operative terrestri di Verona; il caporal maggiore Massimo Di Legge , del Raggruppamento Logistico Centrale di Roma. In un incidente separato, a Bala Murghab, in uno scontro a fuoco è rimasto ferito un altro militare italiani. Con quest'incidente, sale a 44 il numero degli italiani morti dall'inizio della missione Isaf.

David Tobini, 28 anni

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Aveva compiuto proprio pochi giorni fa, sabato, 28 anni. David Tobini, romano, era in forza al 183 reggimento paracadutisti "Nembo" di Pistoia. E' stato ucciso nel corso di uno scontro a fuoco a Bala Murghab, in Afghanistan . Altri due militari della nostra missione sono rimasti feriti, uno è in gravi condizioni. L'attacco è avvenuto durante un'operazione congiunta tra militari italiani e forze afgane nella zona a nord ovest della valle di Bala Murghab. L'attacco è avvenuto durante una fase di ripiegamento al termine di un'attività di controllo e ricerche nella valle del Murghab. Sale così a 41 il numero dei militari italiani caduti in Afghanistan. La morte di un soldato italiano in missione in Afghanistan avviene il giorno prima dell'esame del Senato del decreto di rifinanziamento delle missioni internazionali , rinviato la scorsa settimana in assenza di un accordo della maggioranza sul rifinanziamento per il no della Lega.

Roberto Marchini, 28 anni

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A pochi giorni di distanza dalla morte di Gaetano Tuccillo , il contingente italiano in servizio in Afghanistan piange la morte del caporal maggiore Roberto Marchini , in seguito all'esplosione di un ordigno . Marchini aveva 28 anni e risiedeva a Caprarola, in provincia di Viterbo . Era un geniere-paracadutista e aveva il compito di bonificare le strade dai micidiali Ied, gli ordigni esplosivi fatti in casa. Con la morte di Marchini, sale a 40 il bilancio complessivo delle vittime italiane nel corso della missione Isaf.

Gaetano Tuccillo, 29 anni

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Nuova vittima, ieri, nel contingente italiano in Afghanistan. Si tratta del caporalmaggiore scelto Gaetano Tuccillo di Palma Campania (Napoli). Il militare era impegnato nella missione Isaf ed è rimasto ucciso in un attentato nei pressi del villaggio di Caghaz a 16 chilometri ad Ovest di Bakwa, a Est del distretto di Farah, nel Gulistan. La morte di Tuccillo porta a 38  le vittime militari in Afghanistan dal 2004. Oggi, a Camp Arena, il quartier generale dei militari italiani a Herat , dopo la messa, celebrata dal cappellano, arà aperta la camera ardente e, quindi, la salma verrà rimpatriata. L'arrivo all'aeroporto di Ciampino è previsto per domani mattina: anche in questo caso, dopo l'autopsia, sarà allestita la camera ardente all'ospedale militare del Celio. Previsti per martedì mattina i funerali solenni, nella basilica romana di Santa Maria degli Angeli, e nel pomeriggio quelli in forma privata nella chiesa di Maria Santissima del Rosario, a Nola, la ste

Massimo Ranzani, 36 anni

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foto da www.lastampa.it Massimo Ranzani, nato a Ferrara il 24 marzo del 1974, appartenente al quinto reggimento alpini di stanza a Vipiteno, è morto oggi in Afghanistan , a causa dell'esplosione di un ordigno improvvisato, che ha colpito un veicolo blindato Lince nei pressi di Shindand. Altri quattro soldati sono rimasti feriti gravemente, ma fortunatamente non sono in pericolo di vita; i militari a bordo, tutti alpini, rientravano da un'operazione umanitaria di assistenza sanitaria alla popolazione locale. Massimo Ranzani è il trentasettesimo militare italiano ucciso in Afghanistan I lutti non devono mai essere occasione di polemica , anche perché il Parlamento si è da poco pronunciato sul proseguimento della missione, ma è evidente che, mentre va fatto tutto il possibile per garantire il supporto necessario ai nostri militari e il massimo della sicurezza consentita , si devono al tempo stesso approfondire le strategie politiche e diplomatiche che rendano più incisivo e

Luca Sanna, 32 anni

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Un militare italiano, il caporalmaggiore Luca Sanna, 32 anni di Oristano, un alpino, è morto , mentre un altro militare è rimasto ferito ad una spalla e non è in pericolo di vita, nel corso di uno scontro a fuoco all'interno di un avamposto nei pressi della base italiana a Bala Murghab, in Afghanistan . Sanna risiedeva in Friuli Venezia Giulia, a Lusevera in provincia di Udine, ma è originario di Samugheo, nel cuore della Sardegna. Lo stesso paese in cui Sanna si era sposato quattro mesi fa, e che è in lutto dopo aver appreso la notizia. La sparatoria è avvenuta in un avamposto nella cintura di sicurezza intorno alla base di Bala Murghab. Riguardo l'agguanto, la dinamica dei fatti è stata spiegata dal generale Massimo Fogari, capo ufficio stampa della Difesa: i militari si trovavano in uno degli avamposti, denominato Highlander, che è stato oggetto di colpi di arma da fuoco. Salgono così a 36 i soldati italiani morti in Afghanistan.

"Vogliamo capire"

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È legittimo chiedere come è morto un figlio. Ieri mi hanno chiamato i suoi comandanti dall'Afghanistan dicendo che era stato colpito ad una spalla, poi adesso si parla di un colpo che l'avrebbe raggiunto al fianco. I dubbi, come si vede, non li ho avanzati io, ci sono delle versioni che non sono concordanti. Non voglio alzare polemiche e posso capire che nei momenti concitati di un fatto come questo ci siano delle versioni discordanti. Ma noi famigliari vogliamo capire cosa è successo. Parole del papà di Matteo Miotto , il militare italiano morto in Afghanistan il 31 dicembre . Parole pronunciate il giorno dell'arrivo del rientro in Italia della salma del figlio. Parole che valgono a maggior ragione oggi, dopo le ultime dichiarazioni del Ministro della Difesa . La famiglia prima di tutto, e poi il paese intero, ha il diritto di capire cosa è successo. Non si può giocare con le parole, su situazioni del genere. O dire le cose un po' alla volta. Sono atteggiamenti che

Matteo Miotto, 24 anni

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Quel poco che abbiamo con noi lo lasciamo qui. Ognuno prima di uscire per una pattuglia sa che deve riempire bene le proprie tasche e il mezzo con acqua e viveri: non serviranno certo a noi... L'essenza del popolo afgano è viva, le loro tradizioni si ripetono immutate, possiamo ritenerle sbagliate, arcaiche, ma da migliaia di anni sono rimaste immutate. Gente che nasce, vive e muore per amore delle proprie radici, della propria terra e di essa si nutre. Allora riesci a capire che questo strano popolo dalle usanze a volte anche stravaganti ha qualcosa da insegnare anche a noi. Parole di Matteo Miotto , militare italiano di 24 anni, morto in Afghanistan il 31 dicembre . La salma del caporal maggiore del Settimo Reggimento alpini di Belluno è arrivata oggi , intorno alle 10.15, all'aeroporto di Ciampino. Domani alle 11 le esequie solenni nella basilica di Santa Maria degli Angeli; al termine della cerimonia funebre, la salma sarà trasferita a Thiene, città di origine del milita

Gianmarco, Francesco, Sebastiano, Marco

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Quattro militari italiani sono morti e due sono rimasti feriti nella zona di Farah, in Afghanistan. I militari, che erano tutti alpini, sono stati vittime di un'imboscata alle 9.45 ora locale (le 7.15 in Italia) al ritorno da una missione, mentre si trovavano nella valle del Gulistan, nella provincia di Farah. Il mezzo su cui viaggiavano è stato prima colpito da un ordigno e poi attaccato con colpi di arma da fuoco. Nello scoppio hanno perso la vita il primo caporal maggiore Gianmarco Manca (nato ad Alghero il 24 settembre 1978), il primo caporal maggiore Francesco Vannozzi (nato a Pisa il 27 marzo 1984), il primo caporal maggiore Sebastiano Ville (nato a Lentini, provincia di Siracusa, il 17 settembre 1983) e il caporal maggiore Marco Pedone (nato a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, il 14 aprile 1987). Con le quattro vittime di oggi, sale a 34 il numero dei militari italiani morti in Afghanistan dall'inizio della missione Isaf, nel 2004.

La trentesima vittima italiana

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Due incursori italiani della Task Force 45 sono stati colpiti oggi nella zona di Bakwah, nell'area a est di Farah, nella provincia di Herat, in Afghanistan. I due militari, entrambi colpiti alla spalla, sono stati trasportati all'ospedale da campo americano di Farah, ma uno non ce l'ha fatta ed è morto qualche ora dopo. La vittima, il tenente Alessandro Romani , era nato a Roma il 18 luglio del 1974. Alle spalle aveva numerose missioni internazionali. L'altro soldato ferito è il primo caporal maggiore Elio Domenico Rapisarda . Alessando Romani è il trentesimo militare italiano morto in Afghanistan.

Afghanistan, ieri

Due militari italiani sono morti ieri pomeriggio in Afghanistan , a otto chilometri a sud di Herat, in seguito all'esplosione di un ordigno rudimentale. Le vittime sono il primo maresciallo Mauro Gigli e il caporalmaggiore capo Pierdavide De Cillis. Appartenevano al XXXII Reggimento Genio. Lievemente ferita anche una soldatessa, il capitano Federica Luciani . Al momento della deflagrazione i due militari erano in strada, a piedi, avevano già neutralizzato un ordigno e stavano effettuando altri interventi di bonifica nella zona. Facevano parte di un team specializzato nella rimozione di apparecchiature esplosive improvvisate, e intorno alle 20 locali erano intervenuti per disinnescare una bomba rudimentale segnalata dalla polizia afgana. Come rende noto il comando italiano, Gigli e De Cillis avevano al loro attivo numerose missioni all'estero durante le quali avevano effettuato un elevato numero di interventi di disinnesco di ordigni esplosivi.

In lutto per i militari? No, il ministro parla di calcio!

Nel giorno della morte di due militari italiani, il ministro della difesa pensava al calcio... Leggete qui una sintesi di un articolo di Guglielmo Buccheri, pubblicato su “La Stampa” di oggi. Parla di calcio nel giorno del lutto: è polemica sul ministro La Russa Prima una breve premessa sui fatti tragici in Afghanistan, poi una lunga riflessione sul pallone, il Siena, lo scudetto all’Inter e i favori alla Roma. È una nota del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ad accendere una nuova, dura, polemica mentre l’Italia si commuove davanti al dolore delle famiglie dei nostri due militari. La Russa, domenica sera, era finito nel corto circuito dei veleni del campionato per aver bacchettato l’atteggiamento della squadra, il Siena, che stava facendo soffrire oltremodo la «sua» Inter. Così, nel pomeriggio di ieri la precisazione: «...nel rispetto dei tragici avvenimenti che hanno coinvolto i nostri militari in Afghanistan, il ministro per una maggiore completezza di informazione tiene a pr

Afghanistan, oggi

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Due soldati italiani del contingente Isaf impegnato in Afghanistan sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti nell'esplosione di un ordigno. L'attacco è avvenuto nella zona di Herat, nel nord-est del Paese. Le vittime sono il sergente Massimiliano Ramadù , 33 anni, di Velletri, in provincia di Roma, e il caporalmaggiore Luigi Pascazio , 25 anni, della provincia di Bari. I feriti sono Gianfranco Scirè , che ha 28 anni e viene da un paesino vicino a Palermo, e Cristina Buonacucina , caporale, 27 anni, originaria di Foligno. Il primo ha una frattura tibio-tarsica, la soldatessa una doppia frattura alla vertebra lombare e alla caviglia. I militari italiani coinvolti nell'attentato erano tutti inquadrati nel 32esimo reggimento genio guastatori della brigata alpina Taurinense e nel contingente italiano in Afghanistan erano inseriti nella task-force genio, unità tra i cui compiti c'è quello di controllare e bonificare gli itinerari percorsi dalle pattuglie e dai convogl