Afghanistan, ieri
Due militari italiani sono morti ieri pomeriggio in Afghanistan, a otto chilometri a sud di Herat, in seguito all'esplosione di un ordigno rudimentale.
Le vittime sono il primo maresciallo Mauro Gigli e il caporalmaggiore capo Pierdavide De Cillis. Appartenevano al XXXII Reggimento Genio. Lievemente ferita anche una soldatessa, il capitano Federica Luciani.
Al momento della deflagrazione i due militari erano in strada, a piedi, avevano già neutralizzato un ordigno e stavano effettuando altri interventi di bonifica nella zona.
Facevano parte di un team specializzato nella rimozione di apparecchiature esplosive improvvisate, e intorno alle 20 locali erano intervenuti per disinnescare una bomba rudimentale segnalata dalla polizia afgana.
Come rende noto il comando italiano, Gigli e De Cillis avevano al loro attivo numerose missioni all'estero durante le quali avevano effettuato un elevato numero di interventi di disinnesco di ordigni esplosivi.
Le vittime sono il primo maresciallo Mauro Gigli e il caporalmaggiore capo Pierdavide De Cillis. Appartenevano al XXXII Reggimento Genio. Lievemente ferita anche una soldatessa, il capitano Federica Luciani.
Al momento della deflagrazione i due militari erano in strada, a piedi, avevano già neutralizzato un ordigno e stavano effettuando altri interventi di bonifica nella zona.
Facevano parte di un team specializzato nella rimozione di apparecchiature esplosive improvvisate, e intorno alle 20 locali erano intervenuti per disinnescare una bomba rudimentale segnalata dalla polizia afgana.
Come rende noto il comando italiano, Gigli e De Cillis avevano al loro attivo numerose missioni all'estero durante le quali avevano effettuato un elevato numero di interventi di disinnesco di ordigni esplosivi.