Manuele Braj, 30 anni


Manuele Braj, 30 anni di Galatina (provincia di Lecce), sposato e padre di un bambino di soli 8 mesi, effettivo al 13° Reggimento Friuli-Venezia Giulia, è la cinquantunesima vittima della missione Isaf in Afghanistan, dal 2004 ad oggi.

Qui il triste elenco delle vittime italiane.

Tutto è accaduto intorno alle 8.50 locali (le 6.20 in Italia) in un campo di addestramento della polizia afghana, ad Adraskan, a ovest di Kabul, quando un razzo è esploso in in prossimità di una garitta di osservazione installata a ridosso della linea di tiro del poligono.

L'esplosione ha ucciso sul colpo Manuele Braj, alla sua quinta missione di pace (qui il ricordo del suo paese), mentre il maresciallo capo Dario Cristinelli, 37 anni, di Lovere (Bergamo) e il carabiniere scelto Emilano Asta, 29, di Alcamo (Trapani) sono rimasti feriti gravemente alle gambe e e sono stati trasportati in elicottero all'ospedale militare Usa (Role 2) di Shindand, dove sono ricoverati, ma per fortuna non sono in pericolo di vita.

Tutti i militari italiani coinvolti nell'esplosione appartengono a un team che cura l'addestramento della polizia afghana e lavorano per formarli e garantire la sicurezza.

In Afghanistan attualmente ci sono 4mila militari italiani, più un piccolo nucleo che cura l'addestramento della polizia di frontiera.

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