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Visualizzazione dei post con l'etichetta Umberto Bossi

Un partito può buttare i suoi soldi dalla finestra?

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Sul blog  abbiamo parlato delle difficoltà che ha vissuto il Partito Democratico nell'affrontare le vicende Penati e Lusi. Ci siamo occupati poco degli scandali che hanno colpito la Lega Nord. Ci interessa di più cosa succede in casa nostra e comunque dobbiamo dare atto alla Lega di aver al suo interno (come peraltro i democratici) gli anticorpi per reagire a queste situazioni. Fatta una debita premessa però vorrei analizzare il commento di Umberto Bossi sulle ultime vicende che stanno sconvolgendo la Lega: quella del presunto dossier interno confezionato per screditare Maroni e quella dell'affitto della casa di Calderoli che sarebbe stato pagato con i soldi del partito . Nonostante non sia più il leader indiscusso del Carroccio, l'opinione di Bossi sul terremoto nel partito è sempre comunque la più attesa. Il Senatur, ad Alessandria per un comizio, incalzato dai cronisti, ha parlato del presunto pagamento dell'affitto di Calderoli con i soldi del Carroccio:

Finanziamenti ai partiti; cosa fa il Pd

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Sono giorni molto difficili per la Lega Nord.  Tutti gli organi di informazioni raccontano le gravissime accuse rivolte all’ex tesoriere Francesco Belsito; nel frattempo il segretario della Lega Nord Umberto Bossi ha dato le proprie dimissioni irrevocabili davanti al Consiglio federale del partito. Bossi ora dovrà anche fare chiarezza con i propri familiari che, stando agli elementi emersi fino a ora delle inchieste giudiziarie (indagano tre procure), avrebbero beneficiato di notevoli somme di denaro provenienti dai fondi della Lega e messe a disposizione da Belsito, al punto da costringere il figlio Renzo alle dimissioni da consigliere regionale della Lombardia. Sul blog non abbiamo dato molto spazio a questa notizia. I dettagli, peraltro in continuo aggiornamento, potrete trovarli su qualsiasi quotidiano, sito internet, telegiornale. Prendiamo spunto da questa vicenda e da quella che ha visto coinvolto il tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, per raccontarvi cosa sta facendo i

A Brugherio comanda Bossi?

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"BOSSI DÀ LA SUA BENEDIZIONE: IL DECATHLON È PIÙ VICINO" E' questo il titolo che oggi compare sul Giornale di Monza . Come abbiamo già scritto ieri ( qui ), il Sindaco Ronchi ha annunciato l'intenzione di proseguire nella sua personalissima battaglia per ottenere l'insediamento del centro commerciale Decathlon a Brugherio. A quanto dice lui, pare che Umberto Bossi abbia dato il via libera alla realizzazione della Decathlon, e quindi al leader della Lega toccherebbe il compito di neutralizzare i veti, motivati e anche di carattere tecnico, espressi finora dalla Provincia. Fatemi capire: in base a quali poteri una persona,  si presume senza conoscenze approfondite dell'argomento (dimostratemi il contrario) decide il destino di un'area di una città e dei Comuni limitrofi? Può un politico, seppure con un ruolo di rilievo in un partito, contrastare il parere di un organo (la Provincia) deputato a prendere questo tipo di decisioni? A tal proposito ques

La decisioni del Governo e i vuoti di memoria della Lega

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Con 495 voti favorevoli, 88 contrari e quattro astenuti, la Camera ha votato la fiducia alla manovra economica che il governo di Mario Monti ha presentato per togliere l’Italia dal “fronte più esposto” della crisi che imperversa in Europa e nel mondo, cioè dall’orlo del baratro dove l’avevano condotta l’incapacità di governare e le idee sbagliate di Bossi e di Berlusconi. L’intervento messo a punto da Monti e dai suoi ministri presenta diversi punti dolenti ; non pochi sono stati corretti grazie all’intervento parlamentare del Pd, che ha detto sì alla manovra per salvare il paese, ma non smette di indicare i punti sui quali continua la sua battaglia , a cominciare dal trattamento da riservare ai lavoratori precoci (“agli operai entrati in fabbrica a 15 anni l’Italia deve pur dire grazie”, ha detto Bersani) e dalle liberalizzazioni. In questi giorni è emersa in tutta la sua evidenza la pochezza di un partito come la Lega , che ora cerca di speculare sulle difficoltà di approvare

I gesti stonati della politica

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Forse pensando di essere in sintonia con l’esplosione di gioia che verso sera ha attraversato tutto il Paese, il presidente del Consiglio ha calorosamente abbracciato il ministro Francesco Saverio Romano . Che cosa era successo? Il lettore scelga: a) Romano era sfuggito a un attentato. b) era stato finalmente liberato dopo essere stato ostaggio di guerriglieri libici. c) aveva portato a casa un accordo vantaggioso per la nostra agricoltura. d) imputato per mafia, aveva appena ottenuto la solidarietà del Parlamento. Anche Bossi ieri si è espresso a gesti. Ha mostrato il dito medio , cosa che non faceva più da almeno un paio di giorni. Qua è addirittura superfluo chiedere di scegliere tra un’opzione a (Bossi stava scherzando con degli amici) e un’opzione b (stava parlando di un argomento terribilmente serio come la manovra economica). Purtroppo tutto questo è cronaca, e non Bagaglino. Il Paese rischia il fallimento , gli imprenditori non ce la fanno a tirare avanti (ieri hanno

Il Governo soffoca i Comuni: ecco tutti i tagli a Brugherio

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Umberto Bossi ha deciso di salvare ancora una volta il "premier a tempo perso", obbligando la Lega a votare NO all'arresto di Marco Milanese. Lo ha fatto ieri sera, assicurando la sua volontà di proseguire nell'azione di Governo. Una scelta che certamente mette in estrema difficoltà i vertici della Lega con la loro base, che soffre per la mancanza di risultati e per la copertura che continuano a fornire sostegno al "sultano di Arcore" . E intanto le promesse della Lega sul federalismo e sui soldi che arriveranno ai Comuni sono ormai lettera morta, anche a causa delle manovre economiche votate dal Governo. Ieri ANCI Lombardia , l'associazione che riunisce tutti i Comuni lombardi, ha diffuso i dati dei tagli ai Comuni lombardi ( qui la tabella) previsti dalle diverse manovre economiche . Tra tagli ai trasferimenti e soldi che non potranno essere spesi per il patto di stabilità si parla di cifre molto alte per i Comuni lombardi, che incideran

Manovra, il giorno della protesa. Ma la Lega impone il silenzio ai suoi

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La manovra economica è legge. La Camera l'ha approvata ieri sera in via definitiva , con uno scrutinio finale che ha visto 314 voti favorevoli e 300 contrari. La manovra che mette le mani nelle tasche degli italiani onesti , che ammazza i Comuni e penalizza il futuro dei giovani, lasciando tranquilli gli evasori e chi fa il furbo, è ora pienamente operativa, mentre da giorni ormai si teme che presto il Governo ne dovrà preparare un'altra . Contro la manovra, oggi scendono in piazza i Sindaci e le Regioni.  Di tutta Italia, di tutti i colori politici. I Sindaci per un giorno non saranno rappresentanti dello Stato , restituendo la delega in tema di anagrafe. Hanno preparato una serie di documentazione ( qui il sito di Anci nazionale e qui quello dell'Anci Lombardia), per spiegare ai cittadini il senso di questa protesa. Sempre oggi, gli assessori regionali ai trasporti consegneranno al Governo i contratti del trasporto pubblico locale , perchè i tagli non consen

Il più clamoroso cortocircuito della storia della politica italiana

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Il Governo Berlusconi ha la più alta concentrazione di ministri del Lombardo-Veneto che si sia mai registrata . Abitano tutti qui, molti nella provincia lombarda, da Gemonio a Calolziocorte, da Monza a Varese. Eppure i sindaci del Nord nel loro piccolo si incazzano , e per bocca del sindaco di Varese, il legista Fontana, ribadiscono tramite il quotidiano  "La Stampa" , la volontà di promuovere uno sciopero contro il Governo per avere l'agognato e pluri-proclamato  federalismo. Giovedì gli amministratori manifesteranno contro la terza manovra «ammazza autonomie». "Per un po’ gli enti locali hanno tamponato, usando il 75% degli oneri di urbanizzazione per coprire la spesa corrente. Al prezzo di consumare suolo, barattano soldi facili  con licenze a costruire." Ma oggi? Sul piatto restano i tagli dell’ultimo biennio, pari al 40% delle risorse trasferite nel 2010 , quelli indiretti dalle Regioni, e un patto di stabilità che blocca 43 miliardi di resid

La calda estate della Lega Nord

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«Non è per domani, ma per dopodomani l'arrivo, della Padania: l'Italia, l'han capito tutti, che va giù» .  Così il Ministro (?) Umberto Bossi durante un comizio a Schio, nel vicentino. In questa frase del leader del Carroccio sono riassunti i vent'anni anni di Lega Nord , di un federalismo sempre urlato ma mai veramente attuato. Se anche il governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni non crede più al Carroccio, proclamando che «Il federalismo fiscale non esiste più» , si può dire che la Lega Nord ha fallito la propria missione. Umberto Bossi ha vissuto un'estate, diciamo, intensa. Nel comizio di Ferragosto a Ponte di Legno addirittura il leader della Lega Nord è arrivato ad apostrofare il collega - assente - Brunetta esclamando a proposito dell'impegno della Lega per evitare un ritocco delle pensioni nella manovra anticrisi appena approvata dal governo: "Non romperci i coglioni, nano di Venezia." Alle intemperanze di Bossi fa da c