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Visualizzazione dei post con l'etichetta RAI

La più bella del mondo

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"I dodici principi sono bellissimi. La prima parte è tutta bella; sulla seconda sono una trentina d'anni che si discute su come cambiarla". Con queste parole, ieri, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha accolto al Quirinale Roberto Benigni e la predidente della Rai, Anna Maria Tarantola. L'occasione è stata la presentazione del programma che lunedì sera, su Rai1, vedrà il ritorno del comico toscano: due ore di spettacolo dedicate alla Costituzione, ed in particolare ai primi articoli. Il titolo dello spettacolo? "La più bella del mondo", parole proprio dedicate alla Costituzione italiana. Il testo della nostra Costituzione non lo ricordiamo in molti . Lo abbiamo studiato a scuola, ne recitiamo qualche stralcio a memoria, ma se dovessimo davvero provare a a spiegare a qualcuno, a raccontare ai nostri amici, parenti, vicini, cosa c'è nella Costituzione, cosa dice esattamente la carta fondativa della nostra Repubblica, forse n

La Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

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Oggi si celebra la Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, nel 21° anniversario della approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza , il trattato sui diritti umani più ratificato nella storia della comunità internazionale e il più importante strumento giuridico di enunciazione e tutela dei diritti di ogni bambino e bambina, ragazzo e ragazza. Il post  dedica un approfondimento: - la Giornata mondiale dell’infanzia è festeggiata oggi da Google con un doodle . Al posto del classico logo della società, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un disegno che mostra alcuni ragazzini intrattenuti da un adulto, per ricordare i 23 anni della approvazione della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Il 20 novembre del 1989 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York approvò il primo trattato giuridicamente vincolante che afferma i diritti di tutti i bambini. In Italia il provvedim

La RAI e i nomi scelti dal Partito Democratico

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Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi. Sono i candidati che il PD proporrà per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione della RAI. Sono stati scelti dalle associazioni che hanno accolto l'appello dei giorni scorsi del segretario del Pd Pierluigi Bersani (vedi qui ) che, rompendo il rito della lottizzazione, aveva proposto ad alcune associazioni di indicare dei nominativi, che poi il Pd avrebbe sostenuto . Questo il commento di Bersani: "Voglio innanzitutto ringraziare le associazioni che hanno risposto al mio appello. Siamo orgogliosi di sostenere personalità come Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo, di cui ovviamente rispetteremo l'assoluta indipendenza . Mi auguro che questa vicenda segni un punto di partenza perché la politica e l'impegno civico, nella loro autonomia, migliorino nel profondo il nostro Paese". Naturalmente in questi giorni ci sono state reazioni diverse. Da destra a sinistra, sui giornali e tra gli "addetti ai lavori", 

"RAI: voteremo candidati della società civile"

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"Qualora le Vostre Associazioni ritenessero di indicare due candidature per il CdA noi siamo pronti a sostenerle per garantire comunque, nella transizione ad una nuova governance dell’Azienda, la voce di liberi protagonisti della società civile” Con queste parole il Segretario nazionale del Partito democratico, Pier Luigi Bersani si rivolge in una lettera inviata a quattro associazioni: Se non ora quando, Libertà e Giustizia, Libera e Comitato per la libertà e il diritto all'informazione che comprende diverse organizzazioni del settore. La Rai vive il momento più drammatico della sua storia : umiliata da chi l'ha asservita ai capricci della destra, incapace di competere, priva di un chiaro indirizzo industriale. Non è solo un problema di autonomia dell'informazione o di scarso pluralismo, oggi il male è ben più profondo . Le decisioni che dovrebbero essere guidate da valutazioni esclusivamente aziendali vengono prese sempre più fuori dall'Azienda. Anni di lo

Giustizia e Rai: se Alfano finge di non capire...

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Da un certo punto di vista, Angelino Alfano va capito. Si è trovato da un giorno all'altro a fare il segretario del PdL, una carica che fino ad un minuto prima della sua proclamazione non esisteva neanche nello statuto del partito, ora è chiamato a governare un partito che soffre per la caduta dell'ex premier e per la fine dell'alleanza con la Lega , che rischia di avere ripercussioni profonde sul prossimo voto. Per questo, ogni tanto, deve alzare la voce. Ecco allora che in questi giorni ha lanciato messaggi al Governo: guai a Monti se decide di occuparsi di Rai e di giustizia. Già, perchè il Governo aveva giustamente deciso di occuparsi della riforma della tv di Stato , ancora troppo in mano ai partiti, e aveva anche deciso di rendere molto più pesante il disegno di legge anticorruzione , presentato proprio dall'ex ministro Alfano, che non aveva nessun serio provvedimento per abbattere questa gravissima piaga. E' chiaro che al PdL non interessa perdere tu

Valorizzare le donne conviene

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Ieri sono state tantissime le critiche alla Rai , dopo la scoperta di quella che è stata chiamata la "clausola gravidanza". Una voce contenuta al punto 10 del contratto di consulenza che la Rai offre ai collaboratori esterni a partita Iva, con cui l'azienda si riserva di terminare il contratto se una lavoratrice dovesse rimanere incinta e la sua condizione, assimilata a "malattia, infortunio, causa di forza maggiore o altre cause di impedimento", dovesse incidere, compromettendola, sulla sua produttività. Un tema che ha riproposto la questione del precariato e della vergognosa vicenda delle dimissioni in bianco cui sono costrette le donne nel mondo del lavoro (noi ne abbiamo parlato più volte su questo blog). Sempre ieri sono stati forniti altri dati, passati inosservati, che completano il ragionamento sul ruolo delle donne nel mondo del lavoro. Prendendo spunto dai dati della Banca d'italia, che dicono che se l'obiettivo di Lisbona del 60 per cento di

PdL e Lega litigano su tutto. Ma non sulle poltrone da spartirsi

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"Mi assumo tutta la responsabilità di quello che dico e spero di essere smentito subito dalla RAI e dalle persone coinvolte: è stata raggiunta questa notte un'intesa tra la Lega e il Pdl, che poi qui fanno finta di litigare , per procedere nella prossima seduta del CdA, costi quel che costi, a nominare per un anno ulteriormente l'attuale direttore del Tg1 Maccari, già in pensione, e a nominare un direttore della Lega che si chiama Casarin alla Tgr, con due condirettori del centro destra....". Così, qualche giorno fa, Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, aveva anticipato l'accordo tra PdL e Lega per spartirsi le nomine Rai. Quell'anticipazione non solo non è stata smentita, ma è diventata certezza , perchè così intende procedere il direttore generale della RAI, Lorenza Lei (a sua volta fortemente voluta da Berlusconi). Buttati fuori dal governo e dai vertici europei per manifesta incapacità, i partiti della vecchia maggioranza continuano dunque

L'agenda dell'Italia di questi giorni

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Sono giorni importanti per il nostro Paese: i temi da affrontare e le questioni importanti sono tanti, e meritano di essere riassunti. Ci proviamo... MONTI A BERLINO DALLA MERKEL Il presidente del consiglio, Mario Monti, ha incontrato oggi a Berlino il cancelliere tedesco, Angela Merkel. In vista di questo confronto Monti ha rilasciato al quotidiano Die Welt una lunga intervista. Il messaggio è chiaro: noi italiani abbiamo fatto (e faremo ancora con liberalizzazioni e rilancio della crescita, riforma del mercato del lavoro) uno sforzo pesantissimo. Adesso dobbiamo vedere l’impegno dell’Europa . E anche la Germania deve fare la sua parte per affrontare una crisi che non dipende dall’Europa, ma nasce negli Usa. Durante la conferenza stampa, a chiusura dell’incontro, la Merkel ha riconosciuto gli sforzi dell’Italia : “L'Italia ha fatto molto sul fronte delle riforme. Le misure adottate sono molto importanti. E a questo punto ognuno dei principali Paesi dell'Eurozona dovrà

E' pronto il bavaglio del PDL

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Nei giorni in cui il premier e i suoi difensori d'ufficio occupano la televisione pubblica con videomessaggi, interviste compiacenti e programmazione schierata, il centrodestra presenta un atto di indirizzo sul pluralismo, che dovrà essere votato la prossima settimana. Cosa succederà con questo provvedimento lo ha spiegato ieri Repubblica . Il centrodestra si prepara a un'operazione più semplice e immediata: ripetere l'esperienza delle elezioni regionali. Allora, un regolamento della Vigilanza bloccò tutti i talk show un mese prima del voto. Adesso che un altro voto si avvicina, va bissata la censura. Cancellare le voci dell'informazione televisiva, sterilizzarle, ridurre i loro spazi e la loro libertà. Secondo Pierluigi Bersani , se i contenuti fossero poi approvati, ci troveremmo di fronte a una direttiva sul bavaglio.

Faccia di bronzo

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"Minzolini ha sempre rispettato le regole e non emergono violazioni",dichiara il direttore generale della Rai Masi L’oggetto del contendere sono le spese per 86.680 euro addebitati sulla carta di credito della Rai in uso a Minzolini nel periodo agosto 2009-settembre 2010. Rizzo Nervo consigliere Rai rileva anche la "stranezza" dei numerosi viaggi di Minzolini: Vediamo insieme dove sono stati spesi questi 86.680 (per fare un po di qualunquismo “soldi nostri”) 129 giorni lavorati fuori sede in un anno. Nel foglio trasferte, solo per un numero esiguo si specifica il motivo del viaggio. Quale è la ragione di queste "lacune"? Quali sono le mete "segrete"di Minzolini pagate dall'azienda, ovvero da noi? Tra le altre compaiono Marrakech (2 volte), Cannes (2 volte), Ischia, Capri, Positano, Cortina, Taormina, Praga, Istanbul, Dubai, Madonna di Campiglio. Località turistiche di grande prestigio raggiunte nel 90 per cento dei