La RAI e i nomi scelti dal Partito Democratico


Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi.

Sono i candidati che il PD proporrà per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione della RAI. Sono stati scelti dalle associazioni che hanno accolto l'appello dei giorni scorsi del segretario del Pd Pierluigi Bersani (vedi qui) che, rompendo il rito della lottizzazione, aveva proposto ad alcune associazioni di indicare dei nominativi, che poi il Pd avrebbe sostenuto.

Questo il commento di Bersani: "Voglio innanzitutto ringraziare le associazioni che hanno risposto al mio appello. Siamo orgogliosi di sostenere personalità come Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo, di cui ovviamente rispetteremo l'assoluta indipendenza. Mi auguro che questa vicenda segni un punto di partenza perché la politica e l'impegno civico, nella loro autonomia, migliorino nel profondo il nostro Paese".

Naturalmente in questi giorni ci sono state reazioni diverse.

Da destra a sinistra, sui giornali e tra gli "addetti ai lavori", molti, pur di attaccare il Pd, si sono scatenati alcuni contro il fatto che il Pd abbia delegato le associazioni, altri rispetto alle competenze dei due proposti, altri ancora (come il leader dell'IdV) con mille giravolte hanno prima apprezzato la proposta di Bersani, poi chiesto alle associazioni di non fare proposte e poi contestato il metodo scelto dal Pd stesso.

Insomma, ognuno può pensare ciò che vuole, di questa vicenda. Un fatto è certo: il Pd, unico partito, sceglie un metodo innovativo per il futuro governo della RAI.

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