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Visualizzazione dei post con l'etichetta Morti sul lavoro

Quelle 6«morti bianche», da Nord a Sud

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Quello appena trascorso è stato un giovedì nero per il mondo del lavoro. 6 morti sul lavoro: in poche ore: folgorato, caduto da scala, schiantato con lo scafo, travolto da vagone, schiacciati da pressa e trattore. Ce lo racconta il Corriere della Sera. Una strage, non si può definire in altro modo. L'operaio di 45 anni che resta folgorato; il conducente di un taxi acqueo, 49, che si schianta contro un molo; il contadino, anche lui di 49, schiacciato dal trattore; l'elettricista di 53 che scivola dalla scala, il manovratore, 52, travolto da un vagone; l'artigiano, 55, «imprigionato» dalla pressa.  Morti tutti in una giornata - quella drammatica di giovedì 9 maggio - il cui bilancio è da accostare, in una specie di confronto freddo, silenzioso e rispettoso, a quella cifra agghiacciante che fornisce l'Inail ogni 12 mesi.  Questa: in Italia ogni giorno perdono la vita, mentre lavorano, 3 persone . Dunque giovedì le vittime sono state il doppio della media na

Processo Thyssen: la sentenza della Corte d'Appello di Torino

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Ieri , in seguito all'infortunio mortale accorso all'Ilva di Taranto, che ha visto il decesso di  Ciro Moccia , 42 anni e il ferimento di  Antonio Liti,   dipendente della ditta in appalto Mir, siamo tornati a parlare di salute sicurezza sui luoghi di lavoro. L'abbiamo fatto anche alla luce dei  dati  resi noti dal direttore generale dell’Inail , Giuseppe Lucibello, ospite di «L’Economia Prima di Tutto» su Radio1 Rai siamo tornati a parlarvi di  infortuni sul lavoro.    Quest'oggi vogliamo aggiornarvi sul processo   Thyssen dove, come vi ricorderete,   morirono sette operai che lavoravano alla linea 5 la notte del 6 dicembre 2007. Ci aiuta Elisa Sola per il Corriere della Sera «Maledetti, vergognatevi, e adesso arrestateci». E' il caos in maxiaula uno al tribunale di Torino. I familiari gridano. Le madri gridano: «Fate schifo». Un a signora si accascia sulla sedia e implora«vogliamo il ministro della giustizia qui». Alla Thyssen  non è stato omicidio

Rimettere al centro l’idea di investire in sicurezza sui luoghi di lavoro

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Torniamo a parlare di infortuni sul lavoro.  Lo facciamo con i dati resi noti dal direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, ospite di «L’Economia Prima di Tutto» su Radio1 Rai.  Dati sui quali ha pesato la crisi economica, perchè «la diminuzione dell’attività produttiva ha pesato nel 2012 sul calo degli infortuni più di quanto sia avvenuto nel 2011». Nel 2012 sono state presentate 654 mila denunce di infortuni sul lavoro con una riduzione di circa il 9% rispetto alle 726 mila denunce del 2011 ; in calo le «morti bianche»: lo scorso anno e si sono registrati 820 casi mortali con un calo del 3% rispetto al 2011. Lo ha reso noto il direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, ospite di «L’Economia Prima di Tutto» su Radio1 Rai. Anticipando i dati che saranno resi noti ad aprile, Lucibello ha annunciato che il trend discendente per infortuni e morti sul lavoro viene confermato anche nel 2012. «Al 31 dicembre 2012 - ha spiegato - ci risulta una cifra di 654 mila

A quattro anni dalla tragedia

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Era 6 dicembre 2007, quando alla Thyssenkrupp  scoppiò un incendio che fu fatale per 7 operai. A quattro anni dalla tragedia della ThyssenKrupp , le sette vittime del rogo sono state commemorate ieri al cimitero monumentale di Torino. Il quotidiano La Repubblica  ci riassume cos'è successo da allora. - L'inchiesta giudiziaria , condotta dai pm Raffaele Guariniello, Laura Longo e Francesca Traverso, ha portato , lo scorso 15 aprile, alla condanna di Harald Espenhahn, amministratore delegato della ThyssenKrupp, a 16 anni e mezzo di reclusione per omicidio volontario con dolo eventuale e di altri cinque dirigenti a pene tra 10 anni e 10 mesi e 13 anni e mezzo per omicidio colposo con colpa cosciente . I difensori degli imputati stanno per presentare ricorso in appello. Intanto l'associazione "Legami d'acciaio" ha annunciato che i familiari e i colleghi delle vittime della Thyssen si costituiranno parte civile anche negli altri due filoni processuali l

La strage continua

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Mercoledì 23 Novembre sono morti sei operai. Sei operai morti in un giorno. Giovedì 17 Novembre abbiamo registrato sempre in una sola giornata di ieri quattro infortuni mortali. Nella giornata di ieri altre tre persone sono decedute sul lavoro. Tre lavoratori sono morti a poche ore di distanza a Bergamo, Roma e Oristano. Venerdì mattina, intorno alle 5 una violenta esplosione ha distrutto la cartiera Ca-Ma di Lallio, alle porte di Bergamo. L'operaio addetto alla caldaia, Rosario Spampinato, 50 anni, è morto, mentre altri sette colleghi sono riusciti a salvarsi. Poco dopo Ioan Tohanean, ha perso la vita in un cantiere di costruzioni in via Fosso Centroni, zona Anagnina a Roma. A Oristano, invece, una commessa di 36 anni, Maria Cristina Allegretti, dipendente di un negozio di detersivi alla spina, è morta dopo essere rimasta schiacciata da un distributore automatico che era stato appena scaricato da un camion nel cortile del negozio. Ci uniamo alle parole del Capo

Sei operai morti in un giorno

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Sei operai morti in un giorno È questo il tragico bilancio dell'ennesima giornata nera per gli incidenti sul lavoro. A Piacenza un operaio è precipitato da un tetto mentre a Pesaro un antennista è stato travolto da un'auto. Nel Lazio due infortunii mortali in poche ore, mentre a Trieste un uomo è stato schiacciato da un masso in una cava. Nel Comasco, infine, un muratore è morto durante le operazioni di scavo in un cantiere. Piacenza, cade dal tetto e muore Un operaio di 37 anni è caduto da un tetto ed è morto a Rottofreno, a pochi chilometri da Piacenza. La vittima si chiamava Gheorghe Barbuta, di origini romene, abitava da anni a Piacenza. Lascia la moglie e due figli piccoli. Per cause da chiarire l'operaio ha perduto l'equilibrio ed è precipitato da circa 3 metri e mezzo di altezza. Cadendo sembra abbia battuto la testa contro alcune assi. Sono stati subito chiamati i soccorsi, ma ogni tentativo di rianimare il lavoratore da parte dei sanitari del 118 e' s

"Morti sul lavoro inaccettabili"

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Gli infortuni sul lavoro e gli incidenti mortali costituiscono un "fenomeno sempre inaccettabile" . La loro riduzione deve essere considerata "una tappa" del percorso volto ad assicurare "la piena osservanza di tutte le norme a garanzia della salute e dell'integrità dei lavoratori" . Pur nella crisi economica "non può abbassarsi la guardia" riducendo gli investimenti nel campo della prevenzione e sicurezza sul lavoro. "E' perciò necessario continuare a contrastare con determinazion e la piaga del lavoro nero al quale si accompagnano fenomeni di sfruttamento" . Queste le parole di oggi del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano , in occasione della celebrazione della 61ª Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro . Ogni giorno tre persone muoiono sul lavoro. Nel 2010 gli incidenti complessivamente sono stati 775.374, di cui 980 mortali. Numeri ai quali si aggiungono quelli relativi alle malat

Esplode fabbrica di fuochi d'artificio: 6 lavoratori morti

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Potrebbero essere sette le persone decedute nelle esplosioni avvenute all'interno dell'azienda di fuochi d'artificio Pirotecnica Arpinate della famiglia Cancelli, di Carnello nel comune di Arpino (Frosinone). L'incidente, dal quale è scaturito un violento incendio, avrebbe reso i corpi difficilmente riconoscibili. Intervenuti sul posto quattro squadre dei vigili del fuoco, un elicottero del 118 e quattro ambulanze. Tra le vittime il titolare della fabbrica e i suoi due figli a dimostrazione che le crude statistiche non sbagliano; gli infortuni mortali ormai colpiscono anche i datori di lavoro. Al momento restano sconosciute le cause dell'incidente, anche se si sospetta fortemente lo scoppio dello stesso materiale stoccato all'interno dell'azienda a conduzione familiare. La zona, raccontano i giornalisti accorsi sul posto, ha l'aspetto di un campo di battaglia con centinaia di poliziotti, volontari della protezione civile e vigili del fuoco.

Vittime sul lavoro

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Un argomento che ci sta a cuore, e di cui abbiamo parlato diffusamente sul nostro blog, sono gli incidenti e gli infortuni sul lavoro. Finalmente possiamo dare spazio ad una notizia positiva: diminuiscono gli incidenti sul lavoro . L’aggiornamento sugli infortuni arriva con l’ultimo rapporto Inail . Nel dossier si evidenzia come per la prima volta dalla seconda Guerra le vittime del lavoro siano meno di mille: 980, 73 in meno rispetto al 2009. Naturalmente è un dato incoraggiante , che denota una maggiore "cultura della sicurezza", ma come si evince anche dai freddi numeri c'è ancora tantissima strada da fare . Solo martedì infatti vi sono state quattro vittime sul lavoro : - Claudio Bedin operaio di 54 anni. Il lavoratore stava effettuando lavori di manutenzione sul tetto di una palazzina della Nuova Pansac nel veneziano e per cause da accertare e' caduto da un'altezza di 10 metri. - Massimo Meneghetti un operaio di 59 anni. L'operaio lavorav

Giornata nera sul lavoro: 5 morti

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Ennesima giornata nera per il lavoro. A sera il bilancio è tragico è conta cinque morti, quattro operai e un pescatore. di oggi, che archivia ben 5 morti: quattro operai - uno a Borgo Isonzo, in provincia di Latina, due a Vipiteno, un altro in provincia dell'Aquila - e un pescatore a Chioggia. E' uno stillicidio continuo nell'indifferenza generale. Dall'inizio dell'anno siamo già a 270 morti solo sui luoghi di lavoro, oltre 500 con i lavoratori morti sulle strade e in itinere. Rispetto al 6 giugno dell'anno scorso siamo a + 23,5%. (fonte osservatorio di Bologna). DoppiaM

Thyssen: il giorno del verdetto

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Antonio Schiavone , 36 anni. Roberto Scola , 32 anni. Angelo Laurino , 43 anni. Bruno Santino , 26 anni. Rocco Marzo , 54 anni. Rosario Rodinò , 26 anni. Giuseppe Demasi, 26 anni. È la notte del 6 dicembre 2007 . Gli operai della "linea 5" della Thyssen di Torino stanno facendo quello che fanno sempre: temprare e pulire l'acciaio, per poi poterlo lavorare. Il nastro scorre a velocità bassa, poi all'improvviso s'intraversa, va contro la carpenteria, si mette a lanciare scintille che diventano il detonatore di un'immensa bomba. Gli estintori sono scarichi. E un flessibile pieno d'olio scoppia passando sul fuoco: così, tutta l'aria esplode. Sono passati tre anni e mezzo , e oggi la parola va ai giudici per il primo verdetto . Mai, in un processo di morte sul lavoro, l'amministratore delegato dell'azienda sotto accusa aveva dovuto rispondere di "omicidio volontario con dolo eventuale". Significa che la morte non arrivò come una

La dama bianca

La dama bianca Tre infortuni " sul lavoro in poco tempo registrati nella nostra città. Caduta dall'alto, movimentazione merci con carrello elevatore e utilizzo attrezzature; questi semplificando le cause o meglio le mansioni dove sono accorsi i tre infortuni. La nostra città ha visto quest'anno già due infortuni mortali; Massimo ", morto sotto una pressa e Roberto ", molto probabilmente deceduto causa schiacciamento di una lastra di vetro. Non dobbiamo abbassare la guardia. Le aziende devono rispettare le norme ma bisogna anche creare una nuova cultura sul tema, la cultura della prevenzione. Si devono coinvolgere tutte le professionalità a tutti i livelli per sensibilizzare verso questa che è una vera e propria piaga sociale. La lotta agli infortuni e alle malattie professionali deve essere condotta puntando sulla prevenzione, sulla formazione, la contrattazione aziendale sui carichi di lavoro e l’organizzazione del lavoro. Doppia M